Mario Draghi ha perso l’11,1% dei consensi in due mesi di governo. Mentre, lontano da Palazzo Chigi, il suo predecessore Giuseppe Conte ha visto aumentare l’indice della fiducia nei suoi confronti al 44,5 (+1,6). L’appoggio dell’operazione che ha portato l’ex numero uno della Bce alla guida dell’esecutivo sta costando caro anche a Matteo Salvini, che ha visto calare il suo apprezzamento di 2,5%: ora è al 29,5.

A calare, in generale, è il gradimento di tutto il governo: se Draghi resta comunque su ottime percentuali (52,7), l’operato della sua squadra è ora apprezzato dal 40,8 per cento degli italiani, con oltre uno su due (il 51,6%) che giudica il suo modo di gestire la pandemia ‘identico’ a quello del governo Conte. L’altra metà, invece, si divide in maniera sostanzialmente pari tra coloro che reputano la strategia di Draghi migliore (21,1) o peggiore (19,8).

È quanto emerge dall’ultima rilevazione di Euromedia Research di Alessandra Ghisleri, pubblicata da La Stampa. La fiducia nel presidente del Consiglio in due mesi, secondo l’istituto di sondaggi, è passata dal 63,8% al 52,7%, mentre tra gli elettorati gli arretramenti più importanti sono ascrivibili a quello della Lega e del M5s. Importante anche la perdita di consenso dell’esecutivo, passato dal 56,9% del 10 febbraio al 40,8%: oltre 16 punti di meno, anche se il gradimento resta comunque alto.

Tra i leader, segnala Euromedia Research, Salvini è quello in maggiore difficoltà con una discesa lenta ma costante. L’arrivo alla segreteria del Pd ha invece ‘rigenerato’ la figura di Enrico Letta, che vede la sua fiducia aumentare del 3% in una settimana balzando al 27,6%. Stabili Silvio Berlusconi (21-22%) e Carlo Calenda (18-19%), mentre Matteo Renzi, segnala Ghisleri, è precipitato al 7,7%.

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