Notte di tensione a San Didero in Val di Susa, dove le forze dell’ordine hanno sgomberato il presidio No Tav. Un terreno dove dovrebbe sorgere il nuovo autoporto, ma che gli attivisti contro il treno a grande velocità avevano occupato da mesi. E così intorno all’una, polizia e carabinieri hanno raggiunto l’area occupata per aprirsi un varco e iniziare a mettere le reti. Ma di fronte hanno trovato le barricate costruite dai No Tav che sono state date alle fiamme. Per riuscire ad avanzare è iniziato un fitto lancio di lacrimogeni. “Anche ad altezza uomo” denunciano gli attivisti. Un caterpillar e un mezzo con l’idrante hanno permesso poi ai camion e alle ruspe di raggiungere i terreni. “Ci sembra di rivivere la lotta del 2005 – racconta Nicoletta Dosio, una delle storiche attiviste No Tav – da allora abbiamo visto partiti sorgere e tramontare, ma noi giovani e vecchi No Tav continuiamo a resistere, e lo faremo per noi e per tutti”

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Scontri in Val Susa, la denuncia dell’attivista No Tav: “Sparati lacrimogeni ad altezza d’uomo”

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