Per un soffio non è entrata nella cinquina dei documentari candidati all’Oscar. Ma visto l’elenco di premi e partecipazione ai Festival di mezzo mondo. Napoli Eden, anche senza statuetta, rimane il vincitore morale degli Academy Awards 2021. Tanto si sa che spesso i vincitori sono frutto di scambi di favori, di logiche da star system inafferrabili al comune mortale. E Annalaura di Luggo alla sua opera prima diretta da Bruno Colella è entrata con un delicato oggetto di cristallo in una stanza di colossi. Si sarebbe frantumato al primo ostacolo, invece il Big Stanley Isaacs, un mammasantissimo di Hollywood, l’ha presa per mano con Greg Ferris, former Senior Vice-President, Marketing at Paramount Pictures e l’hanno accompagnata nell’Olimpo dove entrano sooi i migliori.

Annalaura, di formazione imprenditoriale, erede della famiglia proprietaria dei cantieri nautici Fiart, ha sempre avuto il pallino, anzi, la vocazione artistica. Ha esposto un’opera all’ultima Biennale di Venezia, ed il suo “Blind Vision” è diventato un viaggio di luce, un’ installazione sensoriale che da Art Basel ha portato in giro per il mondo. Con Olindo Preziosi, marito tutt’altro che inutile, è scoppiata l’ultima scintilla creativa. Celebri le sue arringhe da avvocato penalista e adesso anche scrittore di un libro sul disastro ambientale, “La terra di fuochi: il nesso di causalità tra mito e realtà”.

Insieme hanno anche aperto una galleria d’arte la Jus Museum Gallery nel palazzo settecentesco di via Calabritto, il più bello del reame.
Con Napoli Eden Annalaura ha delegato all’alluminio il compito di raccontare la rinascita di Napoli. Per le sue caratteristiche di leggerezza, lucentezza e riciclabilità l’alluminio rappresenta un simbolo efficace dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare.
Nel documentario i ragazzini dei quartieri, abituati a rubare l’albero di Natale installato ogni anno in Galleria Umberto, si trovano a diventare costruttori di un albero alternativo, pronti a tutto per difendere questo simbolo di un cambiamento.

Il messaggio di Annalaura tra mille difficoltà tecniche e burocratiche, va oltre e realizza quattro monumentali sculture in alluminio riciclato da installare nei luoghi più significativi della città.

Sottofondo musicale di Eugenio Bennato e una Napoli da cartolina, splendente più che mai, si riconferma”Città del Sole“: una definizione che non è più un‘utopia ma un progetto di una nuova modernità eco/sostenibile.

Napoli Eden è nato anche con il supporto di Luca de Magistris, Private Banker Fideuram ( e anche cugino del sindaco, ma con lui non c’entra niente) e della CIAL – Consorzio Ministeriale Imballaggi Alluminio, attraverso il linguaggio dell’arte, sensibilizza sull’importanza dell’inclusione sociale. Rapporto non sempre idilliaco con i turbolenti scugnizzi dei Quartieri Spagnoli, uno di loro, il più violento del gruppo, la minaccia. Lei lo guarda dritto negli occhi: “Puoi farmi e dire tutto quello che vuoi, tanto io ti ho già perdonato”. Già, la forza del perdono, gesto difficile da fare quando c’è la fatica di seppellire una ferita.

E in un momento di rinascita del Sud post covid nasce Annydi Productions come centro di produzione per la cinematografia di ricerca, documentari e video sperimentali.

Partecipazione straordinaria di Patrizio Rispo che si conferma l’erede della grande tradizione eduardiana, e di Olindo, sì, fratello di Alessandro Preziosi, anche qui la recitazione scorre nel dna. Ma Olindo recita se stesso, marito che sostiene e supporta ogni follia creativa della moglie.

Ad averne di mariti così!.

Tutto questo è successo davvero!

Il docufilm Napoli Eden è stato qualificato film d’essai ed è stato selezionato dal MAECI (Ministero degli affari Esteri) nell’ambito del “Progetto Promozione Paese Italia nel mondo”, attraverso il Cinema di settore relativo all’arte. Napoli Eden sarò proiettato negli Istituti Italiani di Cultura all’estero. NAPOLI EDEN è entrato in consideration per le nominations agli Oscar 2021 come miglior “Feature Documentary”.

Premi Napoli Eden

Impact DOCS Awards California 2020
Miglior Documentario
Miglior impatto motivante/ispiratore

Hollywood Gold Awards 2020
Miglior documentario

L’Age d’or International Arthouse Flm Festival 2020
Miglior documentario
Migliore attrice
Miglior regista

Venice Film Awards 2020
Miglior documentario

Social World Film Festival (Vico Equense) 2020
Menzione Speciale della Giuria Critica ad Annalaura di Luggo

Cinema Verde Environmental Film & Arts Festival (Florida)
Super Best Heroine Award ad Annalaura di Luggo

È nella selezione ufficiale dei festivals:
· On Art Film Festival (Varsavia – Polonia);
· The New Fest -True Stories (Los Angeles);
· The Scene Festival (Washington);
· International Art Festival (London).
· Dunedin International Film Festival (Florida)
· Lifeart Festival (Los Angeles)

Articolo Precedente

Pasqua, nessuna gita fuoriporta. Non ci resta che sognare bellezze, misteri e fascino teatrale di Tangeri

next
Articolo Successivo

Te lo do io il Made in Italy

next