“Un’epidemia”, “una fonte d’imbarazzo per il nostro Paese nel mondo”. Joe Biden ha citato la strage nel corso della quale un ex giocatore di Nfl ha aperto il fuoco uccidendo cinque persone, tra cui due bambini di 5 e 9 anni, per chiedere al Senato di approvare due proposte di legge che introducono norme più restrittive sulla circolazione delle armi negli Stati Uniti, dove tornano a salire le sparatorie mortali dopo il calo dovuto alle restrizioni per la pandemia: “Basta preghiere, è il tempo dell’azione per fermare una volta per tutte la violenza delle armi”, ha detto aggiungendo che l’obiettivo principale deve essere quello di limitare la vendita ai privati dei fucili d’assalto in stile militare.

L’obiettivo, difficilmente raggiungibile visto che necessita del sostegno di 60 senatori (i democratici possono contare solo su 50), è quello di far approvare le due leggi che hanno già ottenuto il via libera della Camera e che inaspriscono i cosiddetti background check, i controlli su chi acquista armi. Il presidente americano ha nuovamente lanciato l’appello al bando dei ‘super caricatori’, che permettono di far fuoco con un elevato numero di proiettili prima di ricaricare l’arma, e ha chiesto agli Stati americani di approvare le cosiddette red flags laws, le leggi che permettono ai cittadini di rivolgersi a una corte per chiedere di togliere le armi dalle mani di persone che rappresentano un rischio per gli altri o per se stessi.

Una sfida difficile da vincere, visto che in America è ancora molto diffusa l’idea che i cittadini abbiano diritto alla difesa personale anche con l’uso di armi da fuoco, come previsto dal secondo emendamento: “Nessuno vuole promuovere qualcosa che violi il secondo emendamento della Costituzione americana – ha infatti precisato nel corso del suo discorso – Ma nessun emendamento è permanente. Chi parla di violazione del secondo emendamento porta avanti argomentazioni ipocrite. Dobbiamo salvare vite umane e risparmiare centinaia di miliardi di dollari riducendo questa violenza”.

Difficile, però, che l’appello venga accolto da dieci repubblicani necessari per far approvare le proposte, visto che all’interno del partito conservatore è forte la posizione della Nra, la lobby delle armi americana, totalmente contraria a nuove restrizioni. “La Nra è pronta a combattere”, hanno infatti prontamente dichiarato dalla National Rifle Association. Queste “misure estreme – si legge in un tweet – potrebbero richiedere a cittadini rispettosi della legge di consegnare le armi di loro proprietà e potrebbero spingere gli Stati a estendere i provvedimenti di confisca delle armi”.

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