“Il lavoro di sintesi del Parlamento che confluisce nelle relazioni e nelle risoluzioni contribuirà decisamente alla fase finale di definizione del piano di qui alla fine del mese”. Così il ministro dell’Economia, Daniele Franco, intervenendo in Aula alla Camera sul Recovery Plan. Si tratta di “un lavoro ricognitivo approfondito che va assolutamente pienamente utilizzato” e, ha assicurato, c’è “l’impegno del governo di avvalersi della relazione e di coinvolgere il Parlamento prima della trasmissione alla Commissione europea“. Un impegno che “riguarda anche la successiva fase attuativa” del piano.

“I progetti che non sono inclusi nel piani – ha aggiunto il ministro – non sono necessariamente accantonati. Stiamo valutando se costituire una linea di finanziamento ad hoc per quei progetti che sono meritevoli di essere inclusi per spirito e finalità, ne siano esclusi perché non soddisfano alcuni criteri più stringenti”. Poi il capitolo della governance: “La definizione di una governance snella e ben definita è un nodo cruciale: la proposta finale di piano conterrà la descrizione di un modello organizzativo basata su una struttura di coordinamento centrale collegata a specifici presidi settoriali presso tutte le amministrazioni coinvolte unitamente a strutture di valutazione, sorveglianza e attuazione degli interventi”.

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