“L’analisi dello studio effettuato dall’Iss con il ministero della Salute e in collaborazione con le Regioni, mostra come in Italia sia presente in circa l’87% dei campioni esaminati la variante inglese, che è caratterizzata da un aumento del 35-36% della trasmissibilità“. Così il direttore generale della prevenzione presso il ministero della Salute, Gianni Rezza. “È inoltre stata identificata la variante brasiliana in alcune Regioni dell’Italia centrale – ha aggiunto -. La presenza di queste varianti caratterizzate da un aumento della velocità di circolazione rende necessario mantenere comportamenti prudenti ed essere aderenti alle regole stabilite dalle autorità sanitarie”.

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