La conferenza stampa di Draghi? Meno male che c’è lui, così nessuno polemizzerà sui ritardi e sugli orari. E neppure sul Mes, che abbiamo scoperto essere superfluo anche per Draghi. Meno male, ci saremmo risparmiati un anno di rotture di scatole su questo famoso Mes che nessuno ha preso e che giustamente non prendiamo neanche noi”. E’ il commento a caldo pronunciato a “Otto e mezzo” (La7) dal direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, alla conferenza stampa tenuta ieri sera con tre ore di ritardo dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

Travaglio aggiunge: “E’ stata una brutta settimana per questo governo. La sua prima conferenza stampa coincide con il ritorno sulla terraferma. Dopo un mese a volare nell’Empireo, arrivano i problemi. E’ stata una settimana nera per via di quella scelta tutt’altro che felice sulla sospensione del vaccino AstraZeneca per 72 ore, per poi sentirsi dire dall’Ema le stesse cose che diceva 72 ore prima. E’ stata una settimana negativa anche per il calo nei sondaggi e la gaffe clamorosa di togliere il rappresentante dell’Inail dal Cts per metterci uno che ha ideato un modello predittivo che non azzecca nessuna previsione”.

E chiosa: “Adesso c’è stata questa conferenza stampa per annunciare quello che Draghi stesso molto onestamente chiama ‘un condono’. Ha spiegato che si tratta di cartelle non pagate 10 anni fa. E cosa c’entrano coi ristori per il covid? Chi non ha pagato 2 o 3 o 10 anni fa non aveva problemi di covid. E chi ha pagato, come al solito, fa la figura del fesso. In più, tutto questo ritardo della conferenza stampa di Draghi deriva dal fatto che la Lega voleva almeno 5mila euro, se non 10mila, come tetto massimo di quelle cartelle. Draghi – conclude – ha provato a ridurre a 3mila ma alla fine, dopo un bilaterale con la Lega, si è tornati al tetto di 5mila. Questo dimostra chi comanda veramente nel governo. Probabilmente, se avesse potuto scegliere, Draghi per il suo debutto in conferenza stampa avrebbe optato per un momento migliore e soprattutto per qualcosa di migliore da annunciare, perché, per il resto, il decreto Sostegni è praticamente la fotocopia del decreto Ristori“.

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