Un “nuovo Pd”, che non sia più il “partito del potere e delle Ztl“, diviso da correnti “incomprensibili”, ma che apra “il più possibile” le sue porte a periferie, sindacati e imprese. Un partito che ponga in cima alla sua agenda le donne, il voto ai 16enni e lo ius soli, il Sud, l’ambiente, la lotta ai paradisi fiscali in Ue. E che punti a vincere le elezioni del 2023 in coalizione, dialogando “con rispetto e ambizione” anche con il “Movimento 5 stelle guidato da Giuseppe Conte, perché “quando siamo andati per conto nostro abbiamo perso”. È questa la nuova era del Partito democratico secondo Enrico Letta, eletto segretario dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti. L’Assemblea nazionale lo ha incoronato praticamente all’unanimità con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti. L’ex premier ha aperto il suo intervento con un ringraziamento rivolto al suo predecessore, assicurando che in futuro si potranno fare “tante cose insieme“. Poi ha ricordato i drammi che la pandemia ha portato con sé. Sappiamo “che fino all’estate ci saranno nuovi lutti e nuove sofferenze. La salute resta quindi la sfida principale. Ma siamo di fronte a uno sforzo finale” e l’auspicio è che “la liberazione avverrà grazie al vaccino e alla cooperazione tra Paesi“. Nella stagione di rilancio il Pd dovrà quindi essere al centro, ma con un atteggiamento nuovo: i democratici, spiega Letta, dovranno essere “progressisti nei valori, riformisti nel metodo, radicali nei comportamenti. L’apertura sarà il mio motto: spalanchiamo le porte del partito”. Il punto di arrivo deve essere un “nuovo centrosinistra“, un campo largo che guardi anche ai 5s. A raccogliere la sfida è direttamente Conte, che su Twitter scrive: “Auguri di buon lavoro al nuovo segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Nel suo intervento ha indicato tanti obiettivi sui quali è assolutamente necessario il confronto e il comune impegno per il bene del Paese“.

Letta ai dem: “Non vi serve un nuovo segretario, ma un nuovo Pd” – In più di un’ora di discorso, Letta ha parlato di temi, di alleanze e di cose da fare con il governo Draghi una volta usciti dalla pandemia. Ma prima di tutto si è rivolto ai quasi mille delegati dem collegati in diretta streaming, chiarendo quali sono le ragioni del suo ritorno in campo: “A voi non serve un nuovo segretario, ma un nuovo Pd. Io arrivo da persona libera” che crede nella politica, senza “l’esaltazione” di chi in queste ore “mi sta osannando”. “Sono stato un uomo di corrente per tutta la mia vita, però un partito che lavora per correnti come qui da noi, non funziona”, scandisce, toccando uno dei nervi scoperti del partito. “Non appena sono tornato ho studiato le correnti attuali, ora mi candido a fare il segretario ebbene: ancora non ho capito qual è la geografia delle correnti. Dobbiamo superare insieme questa sclerotizzazione”. L’ex premier annuncia quindi di voler lanciare le “Agorà democratiche” per allargare il più possibile il campo del Pd, non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno. E assicura che il percorso della sua segreteria sarà il più possibile condiviso: “Andrò nei gruppi parlamentari e chiederò di fare una verifica al loro interno sulle cose dette qua. E vorrò che queste verifiche siano chiare e nette e sul rispetto della parola“.

Le coalizioni e il dialogo con il M5s di Conte – L’obiettivo non è solo quello di raccogliere i cocci di un partito sempre più frammentato, ma anche quello di “fare da motore” del governo Draghi, sulla cui partecipazione “è la Lega a dover dare delle risposte, non noi”. Con l’orizzonte puntato al 2023, quando si tornerà alle urne. Il modello da seguire, dice Letta, è quello delle coalizioni, in una “logica espansiva” e ambiziosa. “Abbiamo vinto solo quando abbiamo fatto coalizioni, nel 1996 e nel 2006, entrambe guidate da Romano Prodi“. E’ per questo che bisognerà parlare con tutti coloro che sono interessati a un dialogo per costruire un “nuovo centrosinistra”: “Parlerò con Speranza, con Bonino, con Calenda, con Renzi, con Bonelli, Fratoianni, con tutti gli altri possibili interlocutori anche nella società”. Poi mette in chiaro che l’alleanza giallorossa costruita da Zingaretti non si tocca. Il Pd andrà “con rispetto e attenzione” all’incontro “con il Movimento 5 stelle, che sarà guidato da Giuseppe Conte, al quale va il mio saluto affettuoso”. Il primo test, chiarisce, saranno le amministrative dell’autunno, ma “l’obiettivo sono le politiche del 2023 per essere alternativi alla destra di Meloni e Salvini”.

I temi: donne, voto ai 16enni, Ius soli, ambiente – L’ambizione di Letta, richiamato dalla Francia per guidare in una situazione delicata e complessa lo stesso partito che nel 2014 si liberò di lui senza troppi convenevoli, è quella di “vincere” la sfida elettorale, a patto che il Pd recuperi i suoi temi storici. Al centro del lavoro dell’ex presidente del Consiglio ci saranno innanzitutto le donne. “Ieri sera mi è arrivata la notizia assurda che la candidatura di Cecilia Malmstrom a capo dell’Ocse è saltata. Lo stesso fatto che sia qui io e non una segretaria donna dimostra che esiste un problema sulla parità di genere”. Spazio anche ai giovani, con un pensiero a prof e studenti alle prese con la dad e l’obiettivo di rilanciare una delle battaglie storiche del Pd: il voto ai 16enni. “So che è una battaglia divisiva, complicata, ma dobbiamo allargare il peso dei giovani nella società”. Letta punta a coinvolgerli lanciando una “Università dem” e mette poi in agenda lo ius soli come “norma di civiltà”, la riforma della giustizia, la transizione digitale ed ecologica. In sede europea deve partire anche una battaglia contro i “paradisi fiscali“, anche tra gli Stati membri. Un fenomeno che Letta definisce “insopportabile. L’ex premier propone inoltre che “Patrick Zaki diventi cittadino europeo ed italiano”. Su questo, assicura, il Pd farà una battaglia fino in fondo” perché sarebbe un segnale “importante verso l’Egitto”, che “ha portato alla morte di Giulio Regeni“.

Le reazioni – Finito l’intervento, i quasi 900 delegati del partito hanno votato in via telematica per eleggerlo segretario. L’Assemblea nazionale del Pd si è chiusa così, con 860 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti, dopo oltre 4 ore di lavori. Subito dopo sono cominciate ad arrivare le reazioni degli altri leader. Il segretario uscente, Nicola Zingaretti, ha auspicato che d’ora in poi dentro il partito ci siano “lealtà e passione per il bene dell’Italia”. Positivo il giudizio del ministro Lorenzo Guerini, che guida la corrente Base riformista, così come il commento di Andrea Orlando e di Graziano Delrio: “Con Enrico Letta una grande sfida per rigenerare il partito rinnovando le sue radici nella società”. Nel campo dei 5 stelle, oltre al tweet di Conte, è arrivato un post – sibillino come sempre – di Beppe Grillo. Sul Twitter ha pubblicato una foto con i simboli dei principali partiti italiani, modificati con la scritta “2050”, e la frase: “Differenti sì, ma con lo stesso futuro“. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sostiene che “insieme possiamo raggiungere obiettivi importanti per l’Italia”. Della stessa idea il presidente della Camera Roberto Fico, secondo cui nelle parole di Letta “ci sono dei punti in comune importanti con il Movimento 5 Stelle, a riprova di un percorso comune che può proseguire, sempre nel rispetto della reciproca autonomia“. Aprono al dialogo anche i renziani – con Ettore Rosato che si dice disponibile a fare “molte cose insieme” – e Carlo Calenda, il quale però rimarca le differenze con gli altri partiti che facevano parte della maggioranza giallorossa: “5S, LeU e Azione non hanno la stessa idea di società”. Sul fronte delle opposizioni, invece, arriva il duro commento di Matteo Salvini: “Letta e il PD vogliono rilanciare lo Ius soli, la cittadinanza facile per gli immigrati? Se il nuovo segretario torna da Parigi e parte così, parte male”.

Il racconto della giornata – I lavori dell’Assemblea dem si sono aperti alle 9.45 e si sono svolti integralmente via web a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Letta ha lavorato fino all’ultimo al suo discorso, affidando in mattinata a un tweet le sue sensazioni: “Lo ammetto. L’emozione non manca a salire di nuovo al Nazareno, più di sette anni dopo“, ha scritto. L’ultima volta in cui ha messo piede nella sede del partito risale infatti al 2014, quando partecipò a una riunione della direzione prima che l’allora segretario, Matteo Renzi, decidesse di sostituirlo a Palazzo Chigi. I lavori sono cominciati con l’intervento della presidente dem Valentina Cuppi: “Le dimissioni di Zingaretti sono state un atto politico molto forte che ci spinge a un’analisi profonda del partito, che ci interroga sullo stare insieme, sul pluralismo. Era evidente che volesse dare una scossa al partito“, ha dichiarato. “Ora sta a noi cogliere l’opportunità. Dobbiamo affrontare le dinamiche di battaglie intestine tra aree che invece di arricchire il pluralismo rischiano di cristallizzarsi in lotta tra correnti“. La presidente ha anche citato il congedo parentale, sollecitando il Pd a dire che “il 50% di retribuzione è poco, perché penalizza le donne“.

Al Nazareno, insieme a lei e a Letta, erano presenti di persona anche le vice presidenti Debora Serracchiani e Anna Ascani. E poi il ministro Andrea Orlando, Peppe Provenzano, Walter Verini, Cecilia D’Elia, Brando Benifei, Chiara Braga, Nicola Oddati, Caterina Bini, Luigi Zanda, Stefano Vaccari. Dopo l’intervento introduttivo della presidente, è partita la raccolta firme per ratificare la candidatura alla segreteria dell’ex presidente del Consiglio. Che è arrivato all’appuntamento già con l’appoggio di un documento informale a cui avevano aderito le aree che fanno riferimento a Zingaretti, Franceschini, Orlando, Ascani e Delrio. La corrente di Base Riformista – quella che più ha osteggiato la linea Zingaretti negli scorsi mesi insieme ai Giovani turchi di Matteo Orfini – non lo ha sottoscritto, ma in mattinata il ministro Lorenzo Guerini aveva confermato di aver aderito alla sua candidatura “come prevedono le nostre regole“. Alle 11.45 c’è stato l’intervento di Letta e poi, intorno alle 13, la proclamazione. L’ex presidente del Consiglio è quindi il nono segretario (compreso l’unico bis firmato da Matteo Renzi) nella storia del Pd.

CRONACA ORA PER ORA

15.52 – Il presidente Fico: “Punti in comune con M5s, percorso può proseguire”
“Congratulazioni a Enrico Letta, che questa mattina è stato eletto segretario del Partito democratico. Nelle sue parole sulla transizione ecologica, sui diritti, sui giovani, sulle riforme e sull’Europa ci sono dei punti in comune importanti con il Movimento 5 Stelle, a riprova di un percorso comune che può proseguire, sempre nel rispetto della reciproca autonomia. È stato significativo anche che abbia voluto fare un passaggio sul rispetto dei diritti umani in Egitto. Il neo segretario del Pd mi ha chiesto pubblicamente un incontro e sarò lieto di vederlo nei prossimi giorni”.

15.38 – Letta su Twitter: “Idee da discutere insieme, poi nuova Assemblea”
“Saluto tutte le democratiche e i democratici, le idee che ho esposto all’assemblea del Pd le posterò a breve qui in una serie di tweet e soprattutto le discuteremo insieme nelle prossime 2 settimane. Domani pubblicheremo un vademecum su come farlo e poi ci rivedremo in Assemblea!”. Lo scrive il segretario del Pd, Enrico Letta, su Twitter.

15.01 – Bonaccini: “In bocca al lupo a Letta, rimettiamoci in cammino”
“In bocca al lupo ad Enrico Letta e a tutta la nostra comunità democratica. Rimettiamoci in cammino per costruire un Pd più grande ed accogliente, capace di sostenere il governo davanti alle sfide enormi che aspettano l’Italia. Parlare al Paese e non a noi stessi”. Così, sulla sua pagina Facebook il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ha salutato l’elezione a segretario del Pd, dell’ex presidente del Consiglio.

14.46 – Conte: “Su tanti obiettivi confronto e impegno comune per il bene del Paese”
“Auguri di buon lavoro al nuovo segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Nel suo intervento ha indicato tanti obiettivi sui quali è assolutamente necessario il confronto e il comune impegno per il bene del Paese”, ha commentato su Twitter l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

14.24 – Il ministro Orlando: “Relazione Letta consente di rialzare la testa”
“Da Enrico Letta una relazione alta, bella, condivisibile, che consente di rialzare la testa, di guardare avanti, di affrontare una fase tutt’altro che semplice per il Paese”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. “Ora tutti quanti dovremo dare il nostro contributo a far sì che la riflessione fatta oggi si possa sviluppare e possa determinare un’iniziativa politica conseguente. In questo senso, mi sembra molto giusta l’indicazione di tornare a una discussione all’interno dei circoli, di coinvolgere i nostri militanti ed elettori”.

14.21 – De Petris (Leu): “Letta lavori a ricostruire il campo della sinistra”
“Faccio i migliori auguri al nuovo segretario del Pd Enrico Letta, nel cui discorso ci sono molti spunti importanti e interessanti a partire dalla necessità di assumere come priorità la riconversione ecologica intesa come rivoluzione radicale nelle abitudini e nei modelli di consumo e dalla possibilità di rendere stabile e non episodico il Next Generation Eu”. Lo afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. “Riteniamo comunque che la priorità essenziale sia oggi ricostruire su basi nuove l’intero campo della sinistra e mi auguro che il nuovo segretario del Pd sappia lavorare con coraggio e immaginazione in questa direzione, perché questa è oggi la necessità della sinistra e del Paese”, conclude la presidente De Petris.

14.14 – La reazione del renziano Rosato: “Bene Letta, per noi Pd interlocutore naturale”
“Mi sembra che Enrico Letta dica cose normali, bene. Anche per noi è un interlocutore naturale, lo è il Pd e lo è Enrico Letta a maggior ragione. Poi ci misureremo come sempre sulle cose”. Così il presidente di Iv, Ettore Rosato, all’Adnkronos sull’intervento del neosegretario Pd, Enrico Letta, che ha detto di voler sentire nelle prossime settimane tutti i potenziali interlocutori dem, Italia Viva di Matteo Renzi compresa.

14.00 – Il tweet di Grillo rivolto a tutti i partiti: “Differenti sì, ma con lo stesso futuro”
“Transizione politica” ovvero “Differenti sì ma con lo stesso futuro”. Così Beppe Grillo in un post in cui pubblica l’immagine dei simboli di tutti i partiti, dal Pd al M5s fino alla Lega, Fi, Iv e Leu, tutti con la stessa dizione: “2050”.

13.37 – Delrio: “Grande sfida per rigenerazione del partito”
“Un Pd che vuole tornare a vincere con un’idea forte di paese, moderno e ancorato all’Europa dei diritti, dei valori, della solidarietà e della sostenibilità. Ora con Enrico Letta una grande sfida per rigenerare il partito rinnovando le sue radici nella società”. Lo scrive su Twitter il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio.

13.24 – Paolo Gentiloni: “Nel suo discorso passione per la politica, teniamocelo stretto”
“La passione per la politica nel bel discorso di Enrico Letta. Buon lavoro anche da Bruxelles al nuovo segretario e al Pd. Teniamocelo stretto”. Così su twitter il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.

13.23 – Il ministro Guerini: “Strada giusta per la sfida che abbiamo davanti”
“Giovani, diritti, cultura e crescita. Per un Pd coraggioso nei valori progressisti e con una chiara impronta riformista. Per un nuovo Centrosinistra. Un partito che si apra il più possibile alla società e che, al contempo, sia protagonista nel sostegno pieno al Governo Draghi. Le idee del Pd e per il Pd indicate da Enrico Letta sono la strada giusta per le grandi sfide che abbiamo oggi davanti a noi. Auguri di buon lavoro al segretario”. Lo dice il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

13.21 – Calenda: “Noi per il dialogo ci siamo, ma con linea chiara”
“Complimenti Enrico Letta nuovo segretario del Pd. Ottimo dialogare tra socialdemocratici, libdem e popolari. Noi ci siamo. Ma una linea andrà scelta. Confrontarsi con tutti va bene, ma 5S, LeU e Azione non hanno la stessa idea di società. E anche il PD dovrà scegliere la sua”. Lo scrive su Twitter Carlo Calenda.

13. 20 – Di Maio a Letta: “Insieme sulla transizione ecologica”
“Buon lavoro al nuovo segretario del Pd Enrico Letta. Superiamo questa fase così dura e guardiamo avanti, al 2050, puntando sulla Transizione Ecologica del Paese. Insieme possiamo raggiungere obiettivi importanti per l’Italia”. Lo scrive il ministro Luigi Di Maio su Twitter.

13.15 – Zingaretti su Twitter: “Bene Letta, ora lealtà e passione”
“Bene Enrico Letta. Forza Pd! Ora lealtà e passione per il bene dell’Italia”. Lo scrive su Twitter l’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti.

13.13 – Salvini: “Ius soli? Letta parte male”
“Letta e il PD vogliono rilanciare lo Ius Soli, la cittadinanza facile per gli immigrati? Se il nuovo segretario torna da Parigi e parte così, parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

13.09 – ENRICO LETTA ELETTO SEGRETARIO
Enrico Letta è eletto segretario del Partito democratico, con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti.

13.02 – Aperto il voto per l’elezione del nuovo segretario
La presidente del Pd Valentina Cuppi ha aperto il voto per l’elezione di Enrico Letta alla segreteria Pd. Sono arrivati alla presidenza cinque ordini del giorno tematici, a partire dal tema donne, e quattro documenti dei territori che saranno discussi dalla prossima assemblea.

12.56 – “Correnti non funzionano, a settembre lanceremo le Agorà dem”
“Io sono stato un uomo di corrente per tutta la mia vita, però un partito che lavora per correnti come qui da noi, non funziona. Io sono arrivato qui e ho studiato le correnti, ora mi candido a fare il segretario ebbene: ancora non ho capito qual è la geografia delle correnti. Non funziona. Dobbiamo superare insieme questa sclerotizzazione”. Lo dice Enrico Letta in assemblea. “Appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, attorno all’estate o in autunno, lanceremo le Agorà democratiche composte da esterni e da interni al partito. Oggi c’è il modello leaderistico in cui c’è un capo e quel partito è quel capo. Oppure c’è il modello totalmente orizzontale, Rousseau. Ma c’è un tema che riguarda tutta Europa. Nelle Agorà democratiche cercheremo di parlare a chi è all’esterno”.

12.53 – Letta: “Proporremo legge contro il trasformismo parlamentare”
“Il Pd si farà promotore di quattro proposte. Porterò ai presidenti Fico e Casellati, una nostra proposta che metteremo insieme per combattere il male del trasformismo parlamentare, credo sia nell’interesse di tutti e la scriveremo insieme agli altri. E poi: sfiducia costruttiva; nuovo metodo per l’elezione parlamentare e forte iniziativa per applicare articolo 49 della Costituzione”. Lo dice Enrico Letta durante l’intervento all’assemblea Pd. “Voglio portare avanti l’impegno con il senso del limite, del rispetto e del decoro. Sette governi in sette anni con sei primi ministri tutti con maggioranze diverse non si può che definire una democrazia malata”, osserva. “Dentro il palazzo non ci si rende conto bene dell’effetto che fa il trasformismo. In questa legislatura ci sono stati quasi duecento cambi di casacca. Come si può immaginare che il cittadino abbia fiducia”.

12.51 – “Pd vince in coalizione. Dialogo con il M5s di Conte”
“Dobbiamo pensare che abbiamo vinto e governato quando abbiamo fatto coalizione. Quando siamo andati per conto nostro abbiamo perso. 1996 e 2006, eravamo guidati da Prodi. La coalizione è fondamentale: io ci credo. Parlerò con tutti coloro che sono interessati a un dialogo: parlerò con Speranza, con Bonino, con Calenda, con Renzi, con Bonelli, Fratoianni, con tutti gli altri possibili interlocutori anche nella società. Questo nostro centrosinistra andrà all’incontro con il Movimento 5 stelle, che sarà guidato da Giuseppe conte, al quale va il mio saluto affettuoso”.

12.44 – “Battaglia per cittadinanza Ue a Patrick Zaki”
“Noi vogliamo che Patrick Zaki sia cittadino europeo e italiano. Su questo il Pd farà una battaglia fino in fondo” perché sarebbe un segnale “importante verso l’Egitto”, anche in ricordo di Giulio Regeni. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd.

12.37 – “La Lega deve spiegare perché appoggia Draghi, non noi”
“Il governo di Mario Draghi è il nostro governo. E’ la Lega che deve spiegare perché lo appoggia, non noi”, dice Letta in assemblea.

12.35 – “Durante il governo Draghi rilanciare lo ius soli”
Durante il governo Draghi “voglio rilanciare lo ius soli”, è una “norma di civiltà”. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd. “Io sarei molto felice se il governo di Mario Draghi, di tutti insieme, senza polemiche, fosse quello in cui dar vita alla normativa dello ius soli”, la legge sulla cittadinanza.

12.29 – “Battaglia per voto ai 16enni”
“Voglio fare una battaglia sul voto ai 16enni, anche se so una battaglia divisiva, complicata, ma dobbiamo allargare il peso dei giovani nella società”.

12.28 – Letta: “Giovani al centro, voglio una Università dem”
“Dobbiamo essere il partito dei giovani. Se non riusciremo a coinvolgere i giovani io avrò fallito il mio obiettivo. Voglio mettere in piedi una Università democratica, mettere insieme tutte le energie e le forze che dobbiamo avere”. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd. “Partecipazione per me è la parola chiave: ho intenzione di lavorare come segretario Pd con questo tema della partecipazione”. Un partito, spiega che dovrà “mettere insieme l’anima e il cacciavite” e che dovrà puntare sui giovani, “arrivo con i giovani nel cuore”.

12.20 – “Arrivo da persona libera, lascio tutti gli incarichi retribuiti”
“Arrivo da persona libera”, dopo aver lavorato fuori dalla politica ma “i talenti di qui valgono, chi ha fatto politica ha un talento da giocarsi fuori”. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd. “Lascio gli incarichi retribuiti ma tengo la presidenza dell’istituto Delors”.

12.19 – Letta cita Delors e Prodi come suoi riferimenti
Enrico Letta cita nel suo discorso due figure di spicco dell’Europa: Jacques Delors e Romano Prodi. Jacques Delors, “sempre ottimista, mi ha dato una lezione di vita straordinaria”. E di Romano Prodi afferma: “inutile dirvi quanto mi lega a lui”.

12.15 – “Pd non guardi ombelico, sia progressista e riformista”
“Progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicalità nei comportamenti tra di noi”. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd. E parlando dell’uscita dalla pandemia dice: “Noi come il Pd abbiamo il dovere di esserci, non con lo sguardo al nostro ombelico ma nella società”.

12.12 – “Non vi serve un nuovo segretario, ma un nuovo Pd”
“Mi candido a nuovo segretario ma so che non vi serve un nuovo segretario: vi serve un nuovo Pd”. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd.

12.07 – “Porrò il tema delle donne al centro. Abbiamo un problema”
“Lo stesso fatto che sia qui io e non una segretaria donna dimostra che esiste un problema” sulla parità di genere. “Io metterò al centro” il tema delle donne: è “assurdo” che sia un problema. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd.

12.05 – “Vademecum di idee, poi assemblea per sintesi”
“Vorrei che oggi la discussione non si chiudesse ma iniziasse. Domani presenterò un vademecum di idee da consegnare al dibattito dei circoli per due settimane. Ne discutiamo insieme e poi facciamo sintesi in una nuova assemblea”. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea

12.03 – Letta cita Papa Francesco
“Centomila morti, è scesa la speranza di vita, drammaticamente e per la prima volta nella storia recente del paese, la solitudine, lo smarrimento, le famiglie che hanno perduto i loro cari. Il mio pensiero va al personale sanitario, ai rappresentanti dello Stato, la loro dedizione è stata ed è fondamentale”. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd. “Penso al mezzo milione di italiani che hanno perso il lavoro, a loro noi guardiamo cercando le migliori soluzioni per il loro futuro. Mi viene in mente la frase di Papa Francesco che dice che vorrebbe un mondo che sia un abbraccio fra giovani e anziani”. E ancora: “Da solo nessuno si salva. Ce lo ha detto il Papa”.

11.56 – “Grazie a Zingaretti, faremo tante cose insieme”
“Sono stati giorni complessi e complicati. Ringrazio e saluto Nicola Zingaretti: a lui mi lega lunga e grande amicizia. Un rapporto importante di sintonia. Abbiamo fatto tante cose insieme e tante cose insieme faremo. Ti ringrazio di avermi cercato: lavoreremo insieme, è un onore succederti. Abbiamo un carattere abbastanza simile, ci capiamo al volo”. Lo dice Enrico Letta nel suo intervento in assemblea Pd.

11.54 – Letta unico candidato con 713 firme
Enrico Letta è l’unico candidato alla segreteria del Pd. Lo rende noto la presidente Valentina Cuppi. Sono pervenute, spiega 314 sottoscrizioni con firme autografe di membri dell’assemblea, più 97 mail di sottoscrizione e altri 302 nominativi: in tutto 713 sottoscrizioni.

10.40 – L’Assemblea ratifica Verini alla tesoreria del partito
L’assemblea nazionale del Pd ha votato Walter Verini tesoriere nazionale del Partito democratico con 775 voti favorevoli, 4 contrari, 23 astenuti. La nomina di Verini viene così ratificata dopo mesi, dal momento che a causa del Covid l’assemblea nazionale non si era più formalmente riunita.

10.22 – Bonaccini: “Oggi cominciamo una nuova storia”
“Abbiamo una grande opportunità: Enrico Letta è una figura autorevolissima. L’ho sentito nei giorni scorsi, ci siamo parlati” visto che “sono parte della classe dirigente di questo partito per il ruolo che svolgo, e perché sono un iscritto e un militante da sempre”. Lo ha detto, intervenendo su Radio 24, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Oggi – ha osservato – cominciamo una nuova storia per il Partito Democratico. Credo che sia l’ultima opportunità del Pd per dimostrare di essere meglio di quello che appariamo. Credo che Letta possa riuscire a scrivere una pagina di unità. E proviamo a ripartire da lì per costruire nuovo gruppo dirigente e rilanciare il Pd”.

10.04 – La presidente Cuppi: “Zingaretti ha dato scossa al partito, ora stop lotta tra correnti”
“Oggi do formalmente la comunicazione all’assemblea nazionale delle dimissioni da segretario di Nicola Zingaretti. Le sue dimissioni sono state un atto politico molto forte che ci spinge a un’analisi profonda del partito, che ci interroga sullo stare insieme, sul pluralismo. Era evidente che volesse dare una scossa al partito, fare in modo che emergessero in maniera chiara e trasparente i problemi che ci sono. Ora sta a noi cogliere l’opportunità. Dobbiamo affrontare le dinamiche di battaglie intestine tra aree che invece di arricchire il pluralismo rischiano di cristallizzarsi in lotta tra correnti”. Lo dice la presidente del Pd Valentina Cuppi, aprendo l’assemblea nazionale.

9.53 – Partiti i lavori dell’Assemblea
Si è da poco aperta l’Assemblea nazionale del Pd, in streaming, con l’intervento della presidente Valentina Cuppi.

9.53 – Guerini: “Buon lavoro a Letta, ho firmato la sua candidatura”
“Come previsto dalle nostre regole, ho sottoscritto questa mattina la candidatura di Enrico Letta a Segretario Nazionale del Partito democratico. A Enrico i migliori auguri di buon lavoro a servizio del Pd e del Paese”. Lo dichiara il ministro Lorenzo Guerini, che guida Base riformista.

9.52 – L’ex premier ai cronisti cita Manzoni
“Parlerò adesso, intanto ho dormito come il principe di Condè”, risponde citando Alessandro Manzoni ai cronisti che lo incalzano Enrico Letta al suo arrivo nella sede nazionale del Pd al Nazareno, da dove si collegherà con i delegati dell’assemblea nazionale che voteranno sulla sua candidatura alla segreteria.

9.51 – Letta twitta: “Al Nazareno 7 anni dopo, che emozione”
“Lo ammetto. L’emozione non manca a salire di nuovo al Nazareno, più di sette anni dopo. #iocisonoPD. Ci vediamo alle 11.45”. Lo scrive su Twitter Enrico Letta, pubblicando due selfie che lo ritraggono davanti alla sede e poi dentro l’ascensore del Nazareno, dove non metteva piede dal 2014, quando vi entrò per una riunione della direzione, prima che il partito decidesse di sostituirlo alla presidenza del Consiglio.

9.43 – Marcucci: “Letta garanzia di riformismo”
“La storia personale e la cultura politica di Enrico Letta danno garanzie sul profilo riformista del Pd. Ora lavoriamo insieme su identità del partito e futuro dell’Italia. Buona assemblea nazionale Pd”. Lo scrive su Twitter il capogruppo Dem al Senato Andrea Marcucci.

9.06 – Gentiloni: “Letta può fare del Pd un motore di innovazione”
“Zingaretti ha compiuto una scelta coraggiosa, coerente e non consueta. È uno stappo doloroso e credo che la comunità del Pd ne abbia capito il senso. Con Enrico Letta si può fare, anche perché lui garantisce una delle nostre grandi scelte identitarie, quella europeista, e può fare del Pd quel motore d’innovazione e, mi auguro, di ambientalismo che serve al Paese”. Ad affermarlo è il Commissario Ue per l’Economia ed ex premier, Paolo Gentiloni mentre oggi si svolge l’Assemblea nazionale del Pd che dovrebbe nominare Enrico Letta segretario.

7.27 – David Sassoli: “Letta è ciò che serve al Paese, al Pd e all’Europa”
“Enrico Letta non ha paura delle nuove idee, il che è esattamente ciò che serve al Paese, al Partito democratico e all’Europa”. Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, intervistato da La Repubblica, vede nell’arrivo di Letta alla segreteria del Pd “una risposta al massimo livello di autorevolezza alla grave crisi nella quale è entrato il partito”. “Che consigli darei a Enrico per rilanciare un Pd dilaniato? Dopo il Covid non torneremo al mondo di prima, molte cose cambieranno per sempre e questo vale anche per i partiti – sottolinea Sassoli -. Servono nuove forme di selezione, partecipazione e decisione. Soprattutto servono idee. La pandemia è il nostro deserto e per attraversarlo serve una grande tenda dove tutti si sentano bene”. Tenda, spiega il presidente del Parlamento europeo, “che accolga i progressisti, tutti coloro che vogliono rafforzare la democrazia, lottare contro le ingiustizie, difendere i nostri valori e aiutare l’Unione a costruire una sovranità europea. Servono pluralismo e laicità”.

6.48 – Letta su Twitter: “Ci vediamo oggi alle 11.45”
“Le ultime aggiunte, le ultime correzioni”. Così in un tweet l’ex premier Enrico Letta che da appuntamento all’Assemblea nazionale che dovrebbe nominarlo segretario del Pd. “Ci vediamo oggi alle 11.45 sulla pagina Facebook del Pd e di immaginaweb #iocisonoPd”, scrive.

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