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Camionista investe e uccide la moglie: lui fa 30 chilometri aggrappato al portellone del tir per non farlo scappare

I protagonisti, loro malgrado, sono Anderson Antonio Pereira e sua moglie Sandra. I due erano usciti sulla nuova moto per un giro all’aria aperta ma sono stati travolti da un enorme autoarticolato

di Davide Turrini

Si aggrappa per 30 chilometri al portellone di un tir per non lasciare scappare il camionista che ha investito e ucciso la moglie. La tragica e mirabolante vicenda è accaduta sull’autostrada Br-101 nel sud del Brasile. I protagonisti, loro malgrado, sono Anderson Antonio Pereira e sua moglie Sandra. I due erano usciti sulla nuova moto per un giro all’aria aperta ma sono stati travolti da un enorme autoarticolato che, nonostante l’incidente che ha distrutto la moto e lasciato la donna per terra senza in condizioni critiche, ha continuato la sua corsa a razzo sull’autostrada.

Il camionista non aveva però fatto i conti con la rabbia di Pereira che dopo qualche centinaio di metri è riuscito a raggiungere il tir in fuga e ad aggrapparsi al portellone del guidatore. Come testimoniato da diversi guidatori presenti in quei minuti in autostrada, l’uomo sarebbe rimasto aggrappato per quasi 30 chilometri, fino a quando l’autista omicida si è fermato. Il conducente del tir, secondo diversi testimoni in stato di ubriachezza, è stato accerchiato da diverse persone tra cui Pereira ed infine arrestato. La moglie di Pereira purtroppo è spirata all’ospedale per le gravi lesioni provocate dell’incidente con il tir.

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