I militari della Guardia di Finanza di Pavia, con i carabinieri Forestali e del Comando provinciale, hanno scoperto una maxi frode da 143 milioni di euro nel settore delle energie rinnovabili, praticata prendendo indebitamente contributi pubblici dal 2012 a oggi. L’operazione ha portato a 11 misure cautelari, sei arresti domiciliari e cinque obblighi di firma, e oltre cinquanta perquisizioni in sette regioni: Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Sardegna e Lazio.
Nel mirino della guardia di finanza è finita la società Biolevano nel pavese, che si occupava di lavorare gli scarti legnosi, e che è riuscita, appunto, a ottenere dal Gestore servizi energetici, contributi per 143 milioni di euro. Di fatto la società si impegnava, con un accordo siglato nel 2012 con il ministero delle Politiche Agricole e Forestali, e derivante dai protocolli di Kyoto con cui sono stati introdotti specifici incentivi economici per l’uso di energia da fonti rinnovabili, tra cui le biomasse legnose, a utilizzare esclusivamente legname tracciato, certificato e proveniente da zone limitrofe all’impianto, al massimo lontane 70 chilometri. In cambio, per ogni milione di euro di energia venduta percepiva dal gestore dei servizi elettrici oltre 3 milioni di contributi. Ma l’impegno rimaneva tale solo su carta: attraverso una fitta rete di complici, i vertici dell’azienda acquistavano legname di qualunque tipo e reperibile ovunque, purché al minor prezzo possibile. Come emerge dalle intercettazioni, per esempio, il legname veniva acquistato in svizzera e spesso “molti degli autisti di biomassa, viaggiavano persino con due documenti di trasporto” uno vero con provenienza non incentivabile che veniva distrutto non appena il carico arrivava nei pressi dell’impianto e uno falso redatto ad hoc che veniva conservato agli atti per dimostrare agli ispettori del ministero che tutto era regolare.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez