È morto all’età di 79 anni, nella notte fra il 6 e il 7 gennaio, il giornalista Giuseppe Turani. Era ricoverato all’ospedale Stradella di Pavia, a causa di una complicazione post operatoria. Ne danno notizia i familiari, facendo sapere che il funerale si svolgerà in forma privata. Pioniere del giornalismo economico italiano, Turani era nato a Voghera nel 1941. Si presentò nel 1974 al grande pubblico con il libro “Razza padrona. Storia della borghesia di stato”, scritto insieme Eugenio Scalfari. Due anni dopo lo stesso Scalfari fonda quotidiano La Repubblica e Turani è al suo fianco come responsabile della sezione economica. Negli anni ’80 diventa anche curatore ed editorialista di alcuni programmi televisivi della Rai dedicati a temi economico finanziari. Successivamente assunse la guida della redazione di Milano di Repubblica, che lasciò nel 1989 per far ritorno al giornale di Scalfari nel 1993, come direttore dell’inserto Affari & Finanza.

Nel 1994, Turani fu coinvolto nello scandalo “Penne Pulite”, con l’accusa di essere stato pagato dal gruppo Ferruzzi e dalla finanziaria milanese Ifm, ma tutte le accuse contro di lui vennero archiviate l’anno seguente con la motivazione, tra le altre, che l’accusa fosse basata su dichiarazioni “del tutto generiche e prive di ogni riscontro” e quindi infondata. Tornato a dirigere dal 2001 al 2007 Affari & Finanza, terminò la collaborazione con Repubblica solo nel 2011, per dedicarsi alla direzione della rivista economica Uomini Business.

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