Scendendo a Napoli arriviamo al Natale in casa Cupiello di Edoardo De Angelis. Verrebbe da dire, Eduardo o Edoardo? Sarebbe questo il dilemma. Ma Eduardo De Filippo è un mostro sacro come Shakespeare, e in quanto tale viene sottoposto alle più disparate manipolazioni mediatiche e narrative. Insomma, la dura legge del Pop.

De Angelis resta piuttosto fedele al testo, già “profanato” sul palcoscenico dai Giuffrè con calorosi successi lunghi decenni. Invece Sergio Castellitto come protagonista porta verve e retropensieri più romaneschi che partenopei, anche se il suo napoletano è sì impeccabile, ma forse più tendenzialmente nobile come quello di Vittorio De Sica che popolare, sanguigno e dolente come la lingua di Eduardo. Cast meraviglioso, diverso da ogni precedente, televisivo ma di finezza estetica cinematografica, su Rai Uno ha fatto 5,6 milioni di telespettatori e il 23,9% di share. Ottimo risultato ma pubblico e critica spaccati nel giudizio. Intanto, per chi lo avesse perso, è disponibile su RaiPlay.

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Uno sguardo ai film di fine 2020: dalla Marvel a Casa Cupiello, passando per il sequestro di B.

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