Circa 2,8 milioni di iscritti al programma e 3,1 milioni di strumenti di pagamento elettronici attivati dall’app IO o sugli altri canali attraverso cui è possibile ottenere il rimborso del 10% di quanto speso. Nel secondo giorno del cashback di Stato i numeri hanno confermato l’interesse per la misura, con la app dei servizi pubblici che ha totalizzato oltre 8,1 milioni di download. Un boom accompagnato però da rallentamenti e disservizi. Secondo la presidenza del Consiglio già da martedì sera i problemi risultavano “risolti“. Sui social alcuni utenti lamentano però come la sezione Portafoglio della app risulti “in manutenzione” o mostri il messaggio “non è stato possibile caricare i metodi di pagamento“. Chigi ammette che “è possibile che alcuni utenti riscontrino ancora qualche difficoltà nel caricamento delle carte di credito, poiché è in fase di smaltimento la coda dei rallentamenti accumulati negli ultimi due giorni su questa specifica funzione. Inoltre, per migliorare l’esperienza dell’utente nella fruizione del servizio che consente di aderire al Cashback, è stata rilasciata una versione aggiornata dell’app IO già disponibile sugli store”.

I rallentamenti delle scorse ore rischiavano di lasciar fuori dalla restituzione gli acquisti natalizi fatti nel giorno dell’Immacolata, tanto più che il cashback non scatta immediatamente dopo la registrazione: come spiega la app, vengono conteggiate ai fini del rimborso le spese fatte “a partire dalle ore 00:01 del giorno successivo all’attivazione dei propri metodi di pagamento”. Per aggirare il problema molti hanno optato per i canali alternativi. Per esempio in meno di una settimana le nuove iscrizioni a Satispay – che consente di partecipare senza iscriversi alla app Io – sono più che raddoppiate, superando le 5.000 al giorno. Tra gli 1,4 milioni di utenti che la utilizzano, già il 30% ha attivato dall’app la partecipazione al programma di rimborso che premia gli acquisti con mezzi elettronici. Anche i clienti di Poste Italiane titolari di una delle 29 milioni di carte BancoPosta o Postepay in circolazione possono iscriversi al piano cashback direttamente sulle App BancoPosta o Postepay.

Secondo il Corriere della Sera, visti i disagi iniziali il governo sta valutando se estendere dal 31 dicembre al 6 gennaio la fine del periodo entro il quale effettuare le dieci operazioni oltre le quali si otterrà il “cashback di Natale“, che prevede un rimborso massimo di 150 euro in un solo mese invece dei sei mesi previsti in seguito, quando l’operazione entrerà a regime.

Intanto, comunque, il primo tassello del piano cashless starebbe ottenendo i primi risultati. Secondo Coldiretti, sulla base dei dati Deloitte sulle tendenze del Natale 2020, un acquisto su tre è pagato con la moneta elettronica come effetto delle “preoccupazioni per il contagio da Covid e delle ultime misure varate per favorire l’uso di bancomat e carte di credito”.

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