Forse non lo sapevate, ma esistono metodi “innovativi” per diminuire le disuguaglianze di salute. È inutile combatterle attraverso azioni sui fattori sociali, economici e politici alla radice di tali iniquità, oltre a spingere per politiche pubbliche, come ad esempio l’assistenza sanitaria universale.

Al Festival della Salute Globale qui a Padova, la lotta contro la salute diseguale la insegna Sanofi, casa farmaceutica francese che, oltre ad aver sponsorizzato l’evento assieme a Abbvie, Fidia Farmaceutici, Fondazione Msd, Gilead e Roche (ma “si ringraziano anche Astrazeneca, Bayer, Bristol Meyers Squibb”), giovedì 12 novembre ha coordinato una sessione intitolata “Malattie Rare e Salute Diseguale”.

Ricordo che Sanofi si occuperà pure della formazione dei medici di base in prevenzione in Italia. Un altro accordo “innovativo”. Come spiega Marcello Cattani, Country Lead e Direttore Generale di Sanofi in Italia, “siamo felici di poter annunciare la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa che ci vedrà coinvolti in un’inedita alleanza a tre (con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie e Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), nel fronteggiare le trasformazioni necessarie e le sfide che il nostro Sistema Sanitario dovrà affrontare già nell’immediato futuro”.

Quali esperienze e qualifiche avrà potuto vantare Sanofi per meritare così tanta fiducia nel guidare la formazione in prevenzione dei medici di base e contribuire al dibattito sulle disuguaglianze di salute in Italia al Festival della Salute Globale?

Spiegatelo voi agli ingenui ricercatori e attivisti. Pochi mesi fa, secondo l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti, la società farmaceutica Sanofi-Aventis Us, Llc (“Sanofi”), ha accettato di pagare 11,85 milioni di dollari per risolvere le accuse di violazione del False Claims Act pagando tangenti ai pazienti Medicare (un servizio del governo americano che fornisce assistenza medica a persone sopra i 65 anni) attraverso una fondazione di beneficenza presumibilmente indipendente, Il Fondo di assistenza (“Taf”).

Come spiegato in questa nota direttamente dal sito del Department of Justice U.S. Attorney’s Office District of Massachusetts “Sanofi ha cercato di minare il programma Medicare attraverso tangenti camuffate da donazioni di beneficenza volte ad aiutare i pazienti che combattono la sclerosi multipla e che stavano affrontando costosi co-payments – ha detto Joseph R. Bonavolonta, agente speciale responsabile della divisione di Boston dell’Fbi – Hanno truccato il sistema in modo che coloro che assumevano il farmaco Lemtrada ottenessero un vantaggio ingiusto rispetto a pazienti che usavano altri farmaci”.

Un altro tassello importante nel cv di Sanofi finalizzato a guadagnare reputazione nel campo della salute diseguale arriva ancora una volta dal Department of Justice – Office of Public Affairs che, nel 2017, ha condannato Sanofi Pasteur (una sezione di Sanofi che si occupa di vaccini) a pagare una multa di 19,9 milioni di dollari per risolvere una disputa legata al sovrapprezzo del costo dei farmaci al Dipartimento degli Affari dei Veterani (programma governativo americano che si occupa degli ex-combattenti delle forze armate). Come affermato dal Direttore della Divisione Risorse Sanitarie degli Affari dei Veterani, Mark Myers, “il sovrapprezzo dei farmaci esaurisce i fondi disponibili per prendersi cura dei nostri veterani”.

Sanofi era già finita in una bufera di proteste per aver aumentato in modo arbitrario il prezzo dei farmaci anche nel caso delle medicine per diabetici. A fine 2018, un gruppo di madri in lutto ha organizzato una manifestazione di protesta fuori dall’ufficio di Cambridge della Sanofi portando con sé le prove inconfutabili degli effetti degli incrementi di prezzi dei farmaci per diabetici: le ceneri dei loro cari deceduti perché non potevano permettersi l’alto costo dell’insulina (circa mille dollari al mese).

Come suggerito da Scott Gottlieb, commissario della Food and Drug Administration degli Stati Uniti, la “concorrenza limitata” (oligopolio) nel mercato dell’insulina mantiene i prezzi dei farmaci “artificialmente alti” e, di conseguenza, alcuni pazienti devono razionare i farmaci mentre altri muoiono perché non possono permettersi il costo delle iniezioni.

Analizzare (sulla base di evidenza scientifica) i determinanti sociali della salute e le loro cause politiche ed economiche (oltre a sostenere strategie per ridurne l’impatto come ad esempio un forte sostegno allo stato sociale, l’universalità di accesso alle cure e politiche fiscali progressive per combattere la povertà) non è abbastanza innovativo. C’è un nuovo modo per promuovere l’equità in salute: minare programmi di assicurazione medica universale e aumentare il prezzo dei farmaci così da esaurire i fondi pubblici per le cure.

Se non vi bolle il sangue è perché non ne è rimasto più nelle vostre vene.

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Cara Trenitalia, dopo il mio ultimo viaggio ho solo una cosa da dirti: vergogna!

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