“La magistratura farà il suo corso e accerterà le responsabilità sia sulla questione del Ponte Morandi che sugli altri filoni di inchiesta, come quello che è emerso ieri. Al mio arrivo, edotta sullo stato delle manutenzioni, da parte delle mie strutture tecniche ho modificato radicalmente il rapporto con i concessionari“. A rivendicarlo la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, rispondendo nel corso del question time in Senato a un’interrogazione sulla partecipazione di due investitori stranieri nell’acquisto di Autostrade per l’Italia, oltre che sull’inchiesta che ha portato all’arresto ai domiciliari dell’ex ad Giovanni Castellucci, indagato nella nuova inchiesta della procura di Genova per attentato alla sicurezza dei trasporti e frode sulle barriere fonoassorbenti difettose e potenzialmente pericolose.
“Sono stati introdotti controlli diretti da parte della direzione generale delle concessioni, sono stati vietati i controlli autonomi da parte dei concessionari ma imposti controlli effettuati da terzi, sono state introdotte linee guida uguali per tutti sulla sicurezza dei ponti e dei viadotti, e il quadruplicamento delle multe per tutti gli inadempimenti minori sul fronte delle manutenzioni”, ha sottolineato De Micheli, precisando come questo abbia “portato a centinaia di milioni di euro di cantieri da parte di tutti i concessionari, per me cantieri urgentissimi che hanno creato disagi e fiumi di polemiche ma alla luce dei fatti confermo la bontà di quella scelta”.
Sul fronte della trattativa tra Cassa depositi e prestiti e Aspi, invece, De Micheli ha spiegato di non aver competenza in merito, ma come questa “si muove su prezzi e valori di mercato in termini prospettici e questo non riguarda altre decisioni che il governo dovrà prendere a breve”.
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