A Napoli commercianti, imprenditori, orafi e agenti di commercio hanno sfilato in piazza dei Martiri vestiti da fantasmi. “Ci sentiamo invisibili – ci racconta un’imprenditrice – i negozi sono vuoti e noi siamo le luci accese in una città morta”. Nel sit-in organizzato da Confcommercio sono diversi i manifesti esposti che raccontano una crisi estesa a diverse attività, dai negozi di abbigliamento agli orafi fino agli agenti di commercio. “Che senso ha restare aperti in queste condizioni? – si chiedono gli imprenditori – chiediamo gli stessi ristori delle attività che sono state chiuse nelle zone rosse e arancioni, perché noi di fatto è come se fossimo in lockdown”. Credito d’imposta, estensione della cassa integrazione per tutto il 2021, tasse sospese per il 2021 e contributi a fondo perduto, sono queste le richieste dei commercianti. In Via Toledo, la via dello shopping partenopeo spunta anche un negozio che al posto dei manichini ha esposto degli scheletri. “Noi abbiamo merce già acquistata che giace nei magazzini, ordinata mesi fa perché così funziona nel nostro settore, ci siamo indebitati con le banche ma io da stamattina ho incassato zero euro – ci spiega l’imprenditore Lello Colella – è una situazione che va aventi da mesi, per questo abbiamo abbiamo esposto gli scheletri, perché di questo passo muore il commercio”

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