In piedi, fermi per le vie del centro non si potrà stare, o meglio, sostare, pena una multa da 400 a 1000 euro. Questa è la nuova disposizione del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che firma l’ordinanza con le misure anti-covid poco prima del nuovo aggiornamento sul numero dei contagiati. Dopo un lieve decremento, il capoluogo siciliano torna in cima alla classifica nell’Isola. Sono 796 i nuovi contagiati in Sicilia, contro i 562 del giorno prima, numeri che classificano l’isola come l’ottava regione per incremento di contagi in tutto il Paese.

Di questi, il numero maggiore si conta nel capoluogo, con 351 nuovi contagi, contro i 191 del giorno prima e i 211 di Catania, a fronte di 7732 tamponi, cioè 320 test in più in tutta l’isola rispetto a ieri. Numeri che potrebbero fare scattare ulteriori misure restrittive, adesso al vaglio del Comitato tecnico scientifico regionale convocato dal governo regionale già questo pomeriggio: “Siamo ancora in una fase di equilibrio tra dimessi e nuovi ricoverati, ma monitoriamo la situazione con attenzione”, riferisce Renato Costa, commissario per la gestione Covid a Palermo e membro del Cts regionale. Che plaude alla nuova ordinanza di Orlando: “Il Covid-19 certamente sta circolando sulle gambe delle persone, gli assembramenti li abbiamo visti tutti”.

Il cuore della movida palermitana sarà dunque limitato dal nuovo divieto che entrerà in vigore dal venerdì alla domenica e dalle 21 alle 5 del giorno successivo, che non riguarderà gli orari di apertura di ristoranti e pub. Una decisione presa al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato dalla Prefettura per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, con la partecipazione anche dell’Asp. “Si tratta di un provvedimento certamente eccezionale, ma necessario – ha detto il primo cittadino di Palermo – anche se non è certamente drastico come quelli adottati in queste ore in altre zone del paese. La nostra speranza, quella di tutte le istituzioni che in queste ore hanno lavorato in grande sintonia per coordinare e valutare attentamente ogni scelta, è che non sia necessario nei prossimi giorni ricorrere ad ulteriori restrizioni per contrastare la diffusione del virus”.

Intanto la seconda ondata sta colpendo la prima città siciliana più di quanto non fosse successo la scorsa primavera: “Stiamo provvedendo ad allestire 700-800 posti Covid, di questi 250 in pochissimo tempo”, assicura Costa, che tra le tante emergenze si trova a fronteggiare anche un focolaio scoppiato all’interno dell’Ospedale Civico. Ma a preoccupare è anche la carenza di personale: “Potremo attingere alla graduatoria formata per la chiamata allo screening di massa – spiega il commissario per l’emergenza -. Soffriamo invece di una mancanza cronica di anestesisti che riguarda non solo noi ma tutto il Paese. Al momento, siamo in condizioni che definirei di normale emergenza ma il picco non è ancora arrivato”.

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