Le favole di Adua. Non è il titolo della nuova fiction di Canale 5 ma l’ennesimo capitolo dell’Ares Gate, il caso mediatico scoppiato al Grande Fratello Vip e poi stoppato dopo la diffida del produttore Alberto Tarallo. L’ultimo colpo di scena è deflagrato però solo a metà e riguarda ancora la storia tra Adua Del Vesco e Massimiliano Morra. “Adua ha deciso di raccontare tutta la verità e di liberarsi di un peso”, anticipa Alfonso Signorini aprendo la puntata del lunedì sera del reality di Canale 5.
Peccato che quella verità fosse già sta abbondantemente sviscerata la sera prima praticamente in simul cast su Canale 5 e La 7. “La storia tra Adua e Morra? È finta. L’abbiamo inventata a tavolino io, Lucherini e Sandro Mayer“, ha svelato Tarallo durante una lunga intervista chez Giletti, a Non è l’Arena. “Credo che non si siano mai dati nemmeno un bacio sulla guancia”, ha aggiunto quasi in contemporanea Lucherini, in collegamento con la D’Urso a Live Non è la D’Urso. Così non ha spiazzato nessuno ieri sera la confessione fuori tempo massimo di Morra, che a bruciapelo ha detto a Signorini: “Non c’è mai stata una storia tra me e Adua”. Ma c’era comunque bisogno di un chiarimento definitivo dopo le parole della Del Vesco, che aveva bisbigliato all’orecchio la presunta omosessualità del suo finto ex Morra, un outing in piena regola smentito dal diretto interessato ma ribadito in confessionale da Tommaso Zorzi. “Adua in albergo mi ha detto che Massimiliano è gay”, ha confermato l’influencer innescando l’ennesimo scontro con la Del Vesco. Ed è toccato proprio a lei aprire il file dei ricordi e annunciare urbi et orbi la sua versione dei fatti: “La storia con Massimiliano è stata una favola e lui è quello che mi ha usato più di tutti gli altri”, ammette. Un amore a portata di paparazzo e nulla più. Poi rincara la dose: “Ho vissuto tante favole di cartone, sono stata usata e il prezzo che ho pagato è stata la mia non felicità. Ora ho diritto a vivere senza le maschere che mi hanno messo gli altri e che io ho accettato sbagliando. Vivevo una vita che non era la mia e sono caduta in anoressia”, aggiunge la Del Vesco. Il castello di carta dei finti gossip, dei segreti di Pulcinella – come li ha definiti Gabriel Garko – e delle fiabe di cartone è crollato miseramente e le vittime e i carnefici sono a tratti indistinguibili. “È un concorso di colpa in un metodo che somiglia molto ai teatrini che si facevano nella Hollywood degli anni ‘40”, chiosa Signorini. Ma ancora una volta nessuno risponde alla domanda delle domande: chi è il burattinaio di questa messa in scena? “Non posso dirlo, c’è una lettera dietro”, si lascia scappare la Del Vesco. “Ce l’ha ancora con Tarallo”, fanno notare alcuni utenti su Twitter. La verità, per ora, è ancora una mezza verità.
