Un’anziana di 70 anni muore in casa, in pieno lockdown: con lei c’è solo la badante che, anziché avvisare i parenti, chiama un’agenzia di pompe funebri e fa cremare il suo corpo. Poi si stabilisce in pianta stabile a casa della donna con il figlio adolescente, cambiando anche la serratura, e chiede alla figlia della donna defunta 15mila euro altrimenti non lascerà la casa. È quanto successo a Leganés, città in provincia di Madrid, in Spagna: i fatti risalgono al 30 marzo scorso, quando Rosana, l’unica figlia dell’anziana, era ricoverata in ospedale con il coronavirus.
Ora ha denunciato tutto e ha deciso di raccontare quanto accaduto anche a Telemadrid, spiegando che una volta dimessa dall’ospedale, per lei è arrivata la peggiore delle sorprese possibili: sua madre era morta, il corpo era stato cremato senza la sua autorizzazione e l’appartamento in cui era cresciuta era occupato dalla badante con il figlio appena adolescente.
“Ci sono troppe cose che non tornano: i vicini mi hanno detto di aver visto mia madre il 29 marzo e sembrava in perfetta forma, ora che il corpo è stato cremato non potrò mai sapere come è morta. Inoltre, già dieci giorni prima Rosa aveva fatto il cambio di intestatario di tutte le bollette e, stando a quanto raccontato dai vicini, aveva le chiavi di casa – ha detto la figlia dell’anziana -. Abbiamo sbagliato a fidarci di quella donna che aiutava mia madre solo poche ore al giorno e da appena un mese e mezzo. Mia madre, però, era una persona molto diffidente e non aveva mai dato le chiavi di casa a Rosa, che quando veniva doveva sempre citofonare”.
Intervistata insieme al marito Juan José da un inviato dell’emittente televisiva madrilena, Rosana ha concluso: “Si è giustificata dicendo che nel suo paese è molto comune che, alla morte di persone anziane, la casa vada a chi si occupa di loro. Lei ci ha detto che è pronta a lasciare la casa solo se le versiamo 15mila euro, è senza vergogna“.
