di Monica Valendino

Mentre l’Europa è presa dalla seconda ondata di Covid-19 che sta avanzando nel Vecchio Continente, il mondo riserva altre importanti questioni. A qualche distratto lettore non sarà sfuggita la notizia che gli Emirati Arabi Uniti hanno intercesso con Israele per trovare l’accordo storico sul Medioriente, tagliando fuori di fatto i palestinesi. A qualche altro curioso di geopolitica non sarà nemmeno sfuggito il fatto che la Cina sta stringendo sempre più accordi con stati africani, tagliando di fatto fuori sia l’Europa sia gli Stati Uniti.

Ai lettori più attenti, altresì, non sarà di certo sfuggita la risposta di Donald Trump alla “bomba” del suo omologo Vladimir Putin che ha annunciato in pompa magna che la Russia ha registrato il primo vaccino anti Covid (usando come cavia umana la figlia, che tra una febbre e una vodka pare per ora non avere particolari effetti collaterali).

Qual è allora questa notizia di valenza internazionale che “Big Mac” ha tenuto come asso nella manica per i suoi cittadini sempre più oppressi tra disoccupazione galoppante, un virus devastante e un governo impotente? Ebbene, alla fine il presidente ha tuonato: “Nella doccia per avere capelli perfetti mi serve più acqua! Arrivate in una nuova casa, aprite il rubinetto e non viene acqua. Aprite la doccia e se siete come me, non potete lavare per bene i vostri bei capelli”, si è lamentato Trump.”Bisogna sciacquarsi 10 o 15 volte invece di una volta sola. Non so voi, ma i miei capelli “devono essere perfetti”.

Eh già: come fare senz’acqua, quella che è stata parsimoniosamente distribuita visto che molti stati dell’Unione vedono da decenni una siccità che sta devastando agricolture e, di conseguenza, economie? Il serio problema sollevato da Trump probabilmente verrà preso a prestito anche da molti partiti italiani invischiati in queste ore col fastidioso caso dei bonus presi ad arte da qualche intrepido deputato e politico locale.

Già immaginiamo la versione italica. Salvini che chiede un bonus “rubinetteria”, perché quello per l’edilizia da solo non basta. La Meloni potrebbe aggiungere che le italiche docce, da tempo immemore abbinate anche ai bidet, sono un segno distintivo della nostra Patria, messo in discussione dall’arrivo di molti immigrati dalle abitudini decisamente poco ortodosse in termini di igiene. Per cui bando alle chiacchiere e largo alla registrazione delle nostre rubinetterie come prodotto tipico da esportare. Magari proprio negli States potrebbe concludere Tajani che già vede opportunità economiche in questo senso.

Insomma, Trump ha lanciato non un sasso ma un macigno in un mare di banalità che circolano sui giornali. Che il governo non si faccia quindi sopraffare dalle possibili iniziative dell’opposizione, abbandoni le polemiche di questo periodo e le iniziative per arginare l’epidemia e prenda la doccia per il manico dicendo finalmente qualcosa di veramente populista. Perché il tema è più che mai attuale e se non si pone un rimedio ci sarà davvero da mettersi le mani nei capelli.

Ps: Pare che Joe Biden abbia disdetto tutti i prossimi comizi e che i Dem si stiano interrogando sul perché investire tanto denaro nella prossima campagna elettorale quando bastava mettersi in testa un’idea meravigliosa.

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