“Insisto, è la protezione più sicura che ho a disposizione e mi rifiuto di indossare altro”. Così ha detto il 74enne John McAfee agli agenti di polizia che l’hanno fermato al suo arrivo in aeroporto in Norvegia, appena sceso dal suo jet privato con indosso un tanga come mascherina. È stato lo stesso fondatore del noto antivirus per computer McAfee a raccontare su Twitter quanto accaduto: “Ho visitato la Catalogna prima che l’Europa proibisse i viaggi ai catalani. Ho provato a tornare in Germania e mi è stato vietato l’ingresso”, ha scritto pubblicando una sua foto con un tanga da donna in pizzo nero a coprirgli naso e bocca.

“Mi hanno chiesto di sostituirlo — ha spiegato — e mi sono rifiutato“. E così è scattato l’arresto per il guru dell’informatica, che è stato poi rilasciato qualche ora dopo. Anche la moglie, Janice, che appare anche in una delle foto che testimoniano la storia, ha confermato tutto: “Gestirò il suo profilo fino a quando non scapperà (metodo abituale), corromperà qualcuno (molto velocemente, potrebbe essere fuori in poche ore), troverà il giusto avvocato (ci vorranno pochi giorni) o diventerà direttore del carcere, nel qual caso dovranno costringerlo a uscire con la forza”, ha scritto ironizzando sul carattere stravagante del marito.

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