“Riforma essenziale e lo sarebbe stata anche in assenza degli scandali dell’ultimo anno. Ma è importante ricostruire la credibilità della giustizia agli occhi dei cittadini”, così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che annunciava il via libera al decreto Agosto. Il guardasigilli afferma che “l’obiettivo che ci siamo posti è scardinare il sistema che si è venuto a creare a causa delle degenerazioni del correntismo – e nello specifico spiega Bonafede – per evitare logiche spartitori tra le correnti le Commissioni verranno formate tramite sorteggio“. I Membri del Consiglio Superiore della Magistratura sarà composto da 20 membri togati e 10 laici. Su quest’ultimi ecco la novità: “Non è possibile eleggere tra i membri laici chi sta ricoprendo o ha ricoperto negli ultimi due anni ruoli di governo nazionale o al livello regionale”. Inoltre annuncia il Ministro della Giustizia: “Finalmente si scrive nero su bianco una norma di cui si parla da almeno vent’anni, il magistrato eletto in politica non potrà più rientrare in magistratura a vita“. Previsti anche altri criteri per i magistrati che vogliono candidarsi in politica o Magistrato che, candidatosi in politica, non venga poi eletto. Introdotto inoltre il tetto massimo emolumenti e “criteri meritocratici nelle nomine” e su quest’ultime “per evitare logiche spartitoria c’è lo stop alle nomine a pacchetto” conclude Bonafede.

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