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Paolo Borsellino, il ricordo di Salvo Sottile: “Una delle dirette più difficili della mia vita”

Così il giornalista Salvo Sottile ricorda, nel giorno dell'anniversario della strage di via d'Amelio in cui morì il giudice Paolo Borsellino con cinque agenti della sua scorta, quei momenti drammatici in cui si trovò a dare gli aggiornamenti in diretta durante il Tg5

di F. Q.

“Una delle dirette più difficili della mia vita”. Così il giornalista Salvo Sottile ricorda, nel giorno dell’anniversario della strage di via d’Amelio in cui morì il giudice Paolo Borsellino con cinque agenti della sua scorta, quei momenti drammatici in cui si trovò a dare gli aggiornamenti in diretta durante il Tg5. Era il 19 luglio del 1992 e lui era in collegamento da Palermo.

In studio c’era Enrico Mentana: la bomba era esplosa da pochi minuti e lui era giunto sul posto assieme ai soccorritori, trovandosi così a dare la notizia peggiore: “La conferma è avvenuta, il cadavere che c’è davanti alla portineria è proprio quello di Paolo Borsellino, il magistrato è stato investito violentemente dall’esplosione – diceva Sottile durante il collegamento -. Il suo corpo, quello che resta del suo corpo, è stato trovato adesso dai carabinieri davanti il suo portone”.

28 anni fa la strage di via d’Amelio, una delle dirette più difficili della mia vita #pernondimenticare #PaoloBorsellino”, ha scritto ora su Twitter Salvo Sottile pubblicando la foto delle auto in fiamme e aggiungendo poi il filmato di quella diretta del Tg5.

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