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Il volto di un uomo del ‘500 ricostruito dal suo scheletro: grazie alla tecnologia 3D ora sappiamo com’era

I tabloid inglesi si stanno scatenando in queste ore nel mostrare il ritrovamento di reperti storici vicino al villaggio di Niedźwiedziny nella regione di Wielkopolska, in Polonia occidentale

di Davide Turrini

Trovano i resti di un abitante sconosciuto in un villaggio medioevale perduto e grazie alla tecnologia in 3D ne ricostruiscono il volto. I tabloid inglesi si stanno scatenando in queste ore nel mostrare il ritrovamento di reperti storici vicino al villaggio di Niedźwiedziny nella regione di Wielkopolska, in Polonia occidentale. Si tratta di oltre 100 scheletri sepolti su più strati nonché numerosi manufatti risalenti al XVI secolo. Uno di questi scheletri, un uomo tra i 30 e i 45 anni. ha attirato l’attenzione degli archeologi ed è diventato così oggetto dell’esperimento che ha consentito una ricostruzione completa del suo viso in 3D.

I ricercatori hanno scannerizzato il cranio dell’uomo rilevandone la grande fronte, il naso appuntito e il mancato allineamento tra arcata dentale superiore e inferiore della bocca. Durante la prima settimana di scavi, oramai risalente a sei anni fa, gli archeologi esaminarono 21 tombe e si scoprì che uno degli scheletri aveva in bocca una moneta con l’iscrizione “Sigismund III Vasa”, dettaglio che ha permesso agli scienziati di datare il momento della sepoltura alla prima metà del diciassettesimo secolo. Il luogo originario del ritrovamento si chiamava Dzwonowo, il cui cimitero era collegato alla chiesa di San Michele che un tempo sorgeva in città, ma che era stata demolita circa 250 anni fa. Il cranio è stato inizialmente scansionato per creare un modello 3D in modo da stamparne una replica. Modellino che è stato poi coperto di argilla e scolpito per rivelare i lineamenti del viso.

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