Più della metà della popolazione italiana ha subito una contrazione del proprio reddito a causa del coronavirus e delle misure adottate per contenerlo. A rivelarlo è un’indagine straordinaria di Bankitalia sugli effetti del Covid sul nostro Paese condotta fra aprile e maggio. “L’impatto è stato particolarmente severo per i lavoratori indipendenti“, fa sapere Palazzo Koch. Quasi l’80 per cento degli autonomi, infatti, ha registrato un calo del fatturato. E nel futuro non si prevede niente di buono. “Circa la metà della popolazione si aspetta una riduzione del reddito familiare anche nell’arco dei prossimi 12 mesi, anche se di intensità inferiore a quella degli ultimi due mesi”. È nel caso di una nuova ondata di contagi, invece, che gli effetti potrebbero essere ancora più devastanti. Un terzo delle famiglie dichiara di avere da parte risorse per coprire solo 3 mesi di un eventuale lockdown. “Questa quota supera il 50 per cento per i disoccupati e per i lavoratori dipendenti con contratto a termine”. Per loro si fa concreto, quindi, il rischio povertà.
I tecnici della Banca d’Italia fanno sapere che i dati sono stati elaborati “anche tenendo conto degli eventuali strumenti di sostegno ricevuti” dai cittadini. Uno dei problemi più diffusi è il pagamento dei mutui: quasi il 40 per cento degli individui indebitati dichiara di avere difficoltà nel sostenere le rate a causa della crisi. Quota che aumenta al Centro e nel Sud Italia. Tuttavia – si legge nella ricerca – “solo un terzo di chi è in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo ha fatto ricorso o intende far ricorso alla moratoria“.
Quel che è certo è che nel 60 per cento dei casi le spese delle famiglie per viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatri non torneranno ai livelli pre-crisi. Un indicatore arriva proprio dalle vacanze estive: quasi un terzo delle famiglie intervistate dichiara di non potersi permettere un periodo di villeggiatura. La speranza è che le cose migliorino nel corso dei prossimi mesi. Come riportato da Bankitalia, solo il 7 per cento dei cittadini è convinto che “tra un anno il reddito della sua famiglia avrà subito un calo di oltre il 50 per cento rispetto a quello precedente l’emergenza sanitaria”. Il 15 per cento è più ottimista e crede di poter tornare rapidamente in carreggiata.
L’impatto del Covid, conclude il rapporto, si è fatto sentire pure sul mercato delle abitazioni. Nel primo trimestre è crollata la quota di agenzie che hanno venduto almeno un immobile e sono diminuiti in misura marcata sia i potenziali acquirenti sia i titolari di casa decisi a vendere. Gli operatori sostengono che in molti abbiano deciso di rinviare o rinunciare all’acquisto di una casa, anche quando era stato raggiunto un accordo tra le parti. Il tutto ha avuto un impatto negativo sui prezzi degli immobili. L’ipotesi è che il calo continui anche oltre il 2020.
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