Jair Bolsonaro come Boris Johnson. Entrambi per mesi hanno minimizzato gli effetti della pandemia, entrambi sono risultati positivi al Covid-19. L’esito del test lo ha dato lo stesso presidente del Brasile in diretta tv a un gruppo di giornalisti al termine di una lunga giornata di attesa. La notizia dei primi sintomi era circolata in mattinata, poi una nota ufficiale del ministero delle Comunicazioni aveva chiarito che il capo dello Stato, dopo una radiografia ai polmoni, si era sottoposto al tampone.

“Mi sento molto meglio, anche la febbre è scesa”, aveva dichiarato Bolsonaro poche ore fa. Solo ieri il termometro segnava 38 gradi e la saturazione di ossigeno nel sangue era pari al 96 per cento. In realtà l’ipotesi di aver contratto la malattia risale a settimana scorsa, ma ancora non si era manifestato alcun sintomo. Di fronte al peggioramento delle sue condizioni, gli impegni previsti per il resto della settimana sono stati annullati, ma lui stesso ha ripetuto ai sostenitori accalcati sotto la residenza di Brasilia di “sentirsi bene”. “Torno ora dall’ospedale, ho fatto un controllo polmonare. Il polmone è pulito”, ha aggiunto, confermando di star prendendo idrossiclorochina.

Non è la prima volta che Bolsonaro si sottopone al test: era già accaduto per due volte a marzo, subito dopo il suo incontro in Florida con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: oltre 20 membri del suo staff avevano contratto il virus, ma finora lui era sempre risultato negativo. Di fronte al nuovo esito, ora toccherà all’ambasciatore degli Usa in Brasile Todd Chapman sottoporsi al tampone. I due hanno pranzato insieme il 4 luglio scorso in presenza anche del ministro degli Esteri brasiliano Ernesto Araujo per commemorare la Festa d’indipendenza americana. Nelle foto pubblicate dalla stampa locale nessuno appare munito di mascherina.

Intanto nel corso della giornata è subito diventato virale sul web l’hashtag “forca Covid” (forza Covid). Migliaia di utenti hanno riversato il loro odio contro il presidente verde oro, augurandogli la morte. La stessa cosa era successa a Johnson in Regno Unito subito dopo il suo ricovero. Da mesi Bolsonaro è accusato dai suoi antagonisti di aver minimizzato l’impatto della pandemia, nonostante il Brasile sia uno dei Paesi che sta pagando il prezzo più alto con oltre 1,6 milioni di casi confermati. Proprio ieri aveva firmato un decreto che pone il veto all’uso obbligatorio delle mascherine nelle carceri, attirandosi addosso le critiche dei rappresentanti sindacali delle guardie penitenziarie.

La prima reazione alla notizia arriva dall’Organizzazione mondiale della sanità. “Auguriamo una pronta guarigione al presidente del Brasile Jair Bolsonaro. Anche altri leader hanno avuto la sua stessa esperienza, nessuno è speciale in questo caso. Potenzialmente siamo tutti esposti”, ha dichiarato il capo delle emergenze sanitarie Mike Ryan, augurandosi che il Paese continui “con la sua risposta all’epidemia con un approccio globale così come diciamo da tempo”.

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