Ron Jeremy, uno dei pionieri del cinema porno, è finito alla sbarra per il presunto stupro di quattro donne e rischia l’ergastolo. La foto che ritrae il 67enne protagonista di oltre 2200 titoli hard, tra cui film come Concetta Licata, in tribunale con mascherina antiSars-cov-2 ha fatto il giro del mondo. Jeremy è accusato di aver stuprato tre donne e averne costretta un’altra ad avere un rapporto orale, dal 2014 ad oggi. Secondo l’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Los Angeles tre di questi casi (una donna di 30 anni, una di 33 e una di 46) sarebbero avvenuti nello stesso bar di West Hollywood, una città vicina a Los Angeles, tra il 2017 e il 2019. Mentre il quarto caso riconducibile al 2014 si sarebbe verificato in una casa privata sempre della stessa area. Il suo avvocato, Stuart Goldfarb, ha dichiarato che il suo cliente “è totalmente innocente” e che non ci sono prove della sua colpevolezza nemmeno raccolte dai detective dell’accusa: “non c’è mai stata ragione per lui di essere aggressivo, grazie alla sua carriera di pornostar ha avuto più donne di quante uno possa immaginare”. Jeremy è il terzo accusato da una task force organizzata dal procuratore distrettuale di Los Angeles, Jackie Lacey, che dal 2017 indaga sui crimini sessuali e che ha finora coinvolto Harvey Weinstein e il produttore David Guillod. Jeremy rischia 90 anni di carcere, ovvero l’ergastolo. Mentre la classica cauzione all’americana è addirittura di oltre 6 milioni di dollari.

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