“Le cose che dirò al pm, le dirò al pm e dunque non posso anticiparle: riferirò doverosamente tutti i fatti di mia conoscenza“. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha risposto domande dei cronisti sulla convocazione, come persona informata dei fatti, sull’inchiesta della Procura di Bergamo, che indaga sulla mancata zona rossa in Valseriana. Sulle affermazioni rilasciate dal procuratore Rota, secondo cui la decisione dell’istituzione della zona rossa tra i comuni di Alzano Lombardo e Membro era ‘di competenza del governo’ il presidente Conte ha assicurato di “non essere preoccupato”. “Non è arroganza – ha detto rispondendo al Fatto.it – non è sicumera. Non commento le parole del procuratore: ci confronteremo venerdì, in piena serenità”. Mentre per quanto riguarda la creazione di una commissione d’inchiesta parlamentare sul Covid19, Conte ha sottolineato come i cittadini abbiano ” il diritto di conoscere” e “noi che abbiamo responsabilità di rispondere” . Se c’è la richiesta di istituire un’indagine parlamentare “non sta a me commentarla ma al Parlamento decidere, ed è giusto che ci si renda subito disponibili. Per quanto riguarda l’emergenza affrontata sin qui, in tutti questi mesi abbiamo – ha concluso -sempre comunicato in modo molto trasparente, sono tranquillo ma non lo dico con arroganza, ma con la consapevolezza di chi ha agito in scienza e coscienza. Tutte le inchieste e le indagini ben vengano, i cittadini hanno il diritto di conoscere”

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