Si può avere accesso fino a 800 euro al mese per due mensilità, che salgono a 840 euro nel caso in cui in famiglia ci siano due adulti, due minorenni e un componente sia in una situazione di disabilità o non sia autosufficiente. È quando si legge nella circolare emanata dall’Inps con tutti i chiarimenti sul Reddito di Emergenza, la misura prevista dal decreto Rilancio come aiuto per le famiglie in difficoltà a causa della crisi economica generata dall’emergenza coronavirus, che non hanno diritto ad altri sussidi, nemmeno la cassa integrazione.

La misura è già attiva e si può richiedere facendo domanda entro il 30 giugno sul sito dell’Inps: Se è stata fatta entro il 31 maggio i mesi pagati saranno quelli di maggio e giugno, se invece è fatta nel mese di giugno saranno pagati i mesi di giugno e luglio. Il Rem può essere richiesto all’Inps, esclusivamente on line presentando domanda sul sito (con il Pin, lo Spid, la Cns e o la carta di identità elettronica) o attraverso i patronati. La domanda è presentata da uno dei componenti del nucleo familiare e i dati relativi ai requisiti e alle incompatibilità, autodichiarati in domanda, saranno oggetto di verifica, anche a campione. Si considerano idonee, ai fini della verifica dei requisiti, le attestazioni Isee con indicatori ordinario e corrente. Non è valida per la richiesta l’attestazione Isee riferita al nucleo ristretto.

Hanno diritto al Rem i nuclei con un Isee sotto i 15mila euro e patrimonio mobiliare 2019 (esclusa dunque la prima casa) entro i 10mila euro se si tratta di un single. La cifra è accresciuta di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo fino ad un massimo di 20.000 e il massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. Si può fare richiesta se il reddito familiare ad aprile non ha superato il limite previsto per il sussidio, quindi, ad esempio, 800 euro per una famiglia di quattro persone senza disabili o 560 euro per un nucleo di soli due adulti.

Per chiedere il beneficio all‘Inps – le domande vanno presentate entro fine giugno – occorre anche avere residenza in Italia e non essere in stato detentivo né ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di un’altra amministrazione pubblica. Escluse anche le famiglie in cui ci sia un beneficiario di pensione o di indennità previste dal cura Italia, un lavoratore dipendente con redditi superiori al valore del Rem stesso, un percettore di reddito di cittadinanza.

Il reddito di emergenza sarà variabile tra i 400 e gli 800 euro ciascuna in base alla composizione del nucleo: 400 euro per i single, mentre per i nuclei più numerosi la cifra sarà calcolata usando la scala di equivalenza utilizzata per il calcolo del reddito di cittadinanza che attribuisce un “peso” di 0,4 per ogni componente maggiorenne dopo il primo e di 0,2 per ogni minore. Così una coppia avrà diritto a 560 euro, due maggiorenni con un figlio a 640 euro, un genitore single con un bambino a 480 euro, una coppia con due figli a 720 euro.

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