Il viceministro M5s della Salute Pierpaolo Sileri è finito sotto scorta dopo aver denunciato tentativi di corruzione e minacce rispetto alla sua attività politica e in particolare riguardo alla destinazione dei fondi pubblici per l’emergenza coronavirus. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti per “minacce gravi”: il viceministro è stato già sentito dai magistrati e da circa una settimana è accompagnato da un agente della pubblica sicurezza. Nessun commento ufficiale dall’esponente M5s e dal suo staff: “Ho sentito una volta una persona che ha detto più si sale in vetta e più tira forte il vento”, si è limitato a dire nel tardo pomeriggio, ospite di Radio 1 Rai. “Penso sia nostro dovere dare il massimo e aumentano i rischi”.

Secondo le indiscrezioni riportate dalle agenzie di stampa, tra le persone coinvolte nell’inchiesta c’è anche un alto dirigente nel campo sanitario, con ruoli dirigenziali tra Roma e la Calabria. Le minacce risalgono all’ultimo periodo dell’emergenza coronavirus e sono andate avanti per settimane. Il viceministro ha anche riferito ai magistrati di aver trovato un biglietto di minacce sul parabrezza e ha segnalato persone sospette nei pressi della sua abitazione. A metà aprile Sileri era stato messo accusa da due servizi del programma televisivo le Iene, nei quali si ipotizzava un conflitto di interessi tra il viceministro e la moglie (dipendente di un’azienda che fabbrica mascherine). Il viceministro aveva replicato mostrando come la gara d’appalto per la vendita risalisse al 2017 e smentendo che la moglie fosse, come affermato nel servizio, un’agente di vendita dell’azienda. Sileri candidato nei collegi uninominali nel 2018 con il M5s, era diventato noto anche per aver fatto ricorso (insieme al ricercatore Giuliano Gruner) contro il rettore di Tor Vergata Giuseppe Novelli in merito ad alcune nomine all’interno dell’università: il rettore è stato rinviato a giudizio a marzo 2019 per tentata concussione e istigazione alla corruzione.

Il primo a esprimere solidarietà a Sileri oggi stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Massima vicinanza al viceministro Sileri per le minacce ricevute”, ha scritto su Twitter. “Pierpaolo oltre a essere un grande professionista è anche una persona corretta, genuina, con la schiena dritta. Avanti così, siamo tutti con te, hai il nostro sostegno. Non ci facciamo intimidire da nessuno”. Poco dopo è intervenuto anche il presidente M5s della commissione Antimafia Nicola Morra: “Fare il proprio dovere”, ha detto, “spesso significa esporsi a rischi di ritorsione. Ma Sileri è uno che difficilmente si intimorisce”. Per i gruppi M5s di Camera e Senato hanno parlato i capigruppo Davide Crippa e Gianluca Perilli: “Siamo vicini al nostro viceministro. Si è speso come pochi per far fronte a questa emergenza e lo invitiamo a non demordere. Il suo lavoro è prezioso, per il Movimento 5 stelle, per il ministero della Salute e per tutti i cittadini”.

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