Negli Stati Uniti l’epidemia di coronavirus è ancora fuori controllo e il numero dei decessi potrebbe raddoppiare nei prossimi due mesi rispetto all’attuale livello cumulativo. È quanto emerge da uno studio sulla diffusione del virus nel Paese realizzato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra. Nel documento pubblicato sul sito dell’ateneo si legge chiaramente che la pandemia “non è sotto controllo in gran parte degli Stati Uniti” motivo per cui i ricercatori si appellano alle autorità perché devono agire con “cautela” nell’allentare le restrizioni attuali “se efficaci misure addizionali non verranno prese”.

I dati aggiornati dell’università americana Johns Hopkins indicano che negli Usa sono morte finora 94.702 a causa del virus su un totale di 1.577.287 casi confermati: secondo lo studio questi dati corrispondono a solo il 4% degli americani che ha contratto finora il coronavirus, sottolineando come anche negli Stati più colpiti solo il 25% della popolazione si è ammalato di Covid-19. Ad esempio, nello Stato di New York circa il 16,6% della popolazione ha contratto il virus, rispetto a circa l’1% della California e meno dell’1% del Maine.

Secondo i ricercatori la situazione è sotto controllo solo in pochi Stati, vale a dire quelli che hanno un tasso di contagio inferiore a uno (il valore di uno indica che ogni persona malata trasmette il virus solo ad un’altra persona). Tra questi vi sono il Montana, le Hawaii, il Wyoming, l’Alaska, la West Virginia, il Vermont, l’Idaho, il North Dakota e il Maine. Gli Stati con il più alto tasso di contagio sono invece il Colorado, l’Arizona, il Texas, il Minnesota, l’Iowa, l’Illinois e l’Ohio.

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