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Disney, il regno dei sogni oscurato e colpito dal Covid-19 tra licenziamenti e utili in rosso. Boccata d’ossigeno dallo streaming di Disney+

Il colosso americano in grave crisi a causa dei parchi chiusi, tour annullati, film fermi. Lo streaming Disney + salva un po’ la baracca con ricavi nei primi tre mesi di 4 miliardi di dollari. Intanto il cinema pensa già all'uscita di nuovi film destinati alla visione a casa e al cinema, quando finirà il lockdown

di Andrea Conti

Topolino piange per la profonda crisi che si è abbattuta sul suo regno, a causa del Covid-19. Il magico mondo della Disney, vero colosso dell’intrattenimento, deve far fronte a una crisi senza precedenti: gli utili netti – tra gennaio e marzo – sono fermi a 460 milioni di dollari, un crollo pesante di oltre il 90%, rispetto allo scorso anno. Oltre centomila licenziamenti sono stati mandati ad altrettanti lavoratori e riduzione fino al 50% dei compensi dei dirigenti. Si sono svuotati inevitabilmente tutti e 14 parchi divertimenti sparsi nel mondo, tranne quello di Shangai che dovrebbe riaprire l’11 maggio, ma con il pubblico ridotto al 30% per rispettare le misure di sicurezza. Poi si contano, tra le altre cose, quattro navi da crociera ferme al porto, nessuna prenotazione per l’isola privata nei Caraibi Castaway Cay. Chiusi naturalmente sia gli studi cinematografici che quelli televisivi.

Per il cinema nelle ultime ore si è aperto un piccolo spiraglio, dal momento che la Disney sta già pensando di uscire con nuove produzioni, quelle che aveva già pronte prima della pandemia, in home video appena finirà il lockdown. Le catene cinematografiche Odeon e Cineworld hanno minacciato di non proiettare più i loro film se violeranno il contratto di esclusiva. Ma i tempi sono cambiati. Ai piani alti parlano di “cambiamento di strategia”. Quindi in arrivo ci sono “Artemis Fowl”, diretto da Kenneth Branagh, dal 12 giugno disponibile già su Disney+, mentre “Mulan” in versione live action del 24 luglio, potrebbe essere uno dei primi nuovi film ad essere proiettato al cinema. Quando tutti auspicano che l’emergenza si sia attenuata e si possa ricorrere alle misure di sicurezza nei luoghi destinati al grande pubblico.

In uno scenario a tinte fosche, ci pensa lo streaming di Disney+ a salvare un po’ la baracca con ricavi nei primi tre mesi di ben 4 miliardi di dollari, con un totale di 54.5 milioni di abbonati al 4 maggio. Un dato davvero confortante e risultato anche di una coincidenza “fortuita” per certi versi, dal momento che la piattaforma è entrata in gioco in Europa e in Italia a pandemia appena iniziata.

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