“Una Los Angeles che diventa ogni giorno più bella, perché non guidiamo e non la inquiniamo”. Dalla sua città, precisamente da Beverly Hills, Sharon Stone, esempio perfetto di come si possa invecchiare con immensa classe e con stile da vendere senza abusare di ‘punturine’ e chirurgia, racconta ai suoi follower il suo isolamento. “Le mie rose stanno sbocciando e così pure i miei figli. Stanno bene e con la scuola a casa i loro voti migliorano e vanno d’accordo fra loro, è una bella esperienza di famiglia“, dice l’attrice. E poi racconta un modo bizzarro e, c’è da scommetterci, liberatorio che ha scelto per sfogarsi durante l’isolamento: “Mi sono data il permesso di uscire sul balcone e di mettermi a urlare come se fossi stata assassinata. Esco e urlo un sacco e la cosa fantastica è che i vicini sembrano capirlo, nessuno pensa che tutto questo sia strano e così urlo, urlo e urlo. Poi rientro batto i pugni o la testa sul cuscino e poi torno al lavoro. In un momento come questo ho bisogno di sentire più compassione, umorismo e tenerezza. Ho bisogno di sentire più comprensione di questa crisi globale”. Insomma, una scena molto cinematografica che serve a Sharon per sfogarsi anche se, spiega, la sua vita “normale” non è molto diversa da questa: “Questa è la mia vita normale. Non posso uscire di casa senza paparazzi o persone che m’inseguono. Vivo da eremita da vent’anni! Passo più tempo coi figli. La cosa che mi fa soffrire è l’orrore e la morte, la situazione nel mondo. Penso che lavoreremo molto più di casa e che il comportamento delle persone cambierà”.

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