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Ultimo aggiornamento: 8:41 del 29 Aprile 2020

Coronavirus, Travaglio su La7: “Il numero dei morti oggi è il doppio di quelli di inizio lockdown. Come si può chiedere di riaprire tutto?”

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“Le accuse di eccessiva prudenza contro Conte per il dpcm sulla fase 2? Vedo che tutti quelli che lo attaccano perché vogliono riaprire tutto, peraltro gli stessi che fino a 15 giorni fa lo accusavano di non aver chiuso abbastanza, stanno facendo la figura di Willy il Coyote con Beep Beep, quando prepara trappole della ditta Acme e poi puntualmente gli esplodono in faccia”. Così a “Otto e mezzo” (La7) il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, esordisce nel suo commento sulle recenti polemiche relative al dpcm del presidente del Consiglio per la fase 2.

“Ieri – continua – sembrava che ci fossela rivolta del mondo cattolico per le messe. Oggi il Papa ha sbugiardato la Cei, il cardinal Ruini e tutti gli altri in fila. Sembrava che tutto il mondo stesse riaprendo placidamente e serenamente tranne noi e poi abbiamo scoperto che la Germania, che ha riaperto, sarà costretta probabilmente a richiudere in fretta e furia, perché ha avuto un immediato picco nei nuovi contagi. La Francia, che ci doveva insegnare come riaprire le scuole domani mattina, adesso fa marcia indietro, perché Macron evidentemente si è reso conto che gli scienziati non erano pazzi scriteriati, ma avevano fatto delle stime attendibili”.

Travaglio aggiunge: “I morti che sembrano scomparsi dalle cronache dei giornali, perché ormai va di moda fare i dibattiti sul coronavirus senza parlare dei contagiati e dei morti, ieri sono saliti a 333 e oggi sono 382, cioè il doppio del numero dei decessi che si è registrato l’11 marzo, quando si è deciso il lockdown in tutta Italia. E noi serenamente possiamo dire che si può riaprire tutto? Ma ci rendiamo conto? Facciamo pure finta che l’Iss sbagli quando dice che, se riapriamo tutto adesso, tra 40 giorni avremo 150mila malati bisognosi di terapia intensiva – conclude – Facciamo finta che l’Iss sbagli di un decuplo e cioè che i posti di terapia intensiva necessari dovranno essere 15mila. Ma noi, dopo aver potenziato le terapie intensive, siamo arrivati a 9mila posti. Dove li mettiamo gli altri 6mila? Mi domando veramente se ci siano dei matti in giro”.

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