Niente licenziamenti, rinnovo dei congedi parentali e del bonus babysitter. Il decreto Cura Italia di aprile si prepara a prorogare di due mesi le misure già previste nel precedente provvedimento per tamponare la crisi generata dall’emergenza coronavirus.

Il governo, secondo quanto si apprende, dovrebbe inserire nel prossimo pacchetto di misure l’estensione della sospensione dei licenziamenti collettivi e dei licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo – ad esempio ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro – già inserita nel Cura Italia di marzo. La misura completerebbe il pacchetto di protezione del lavoro, che dovrebbe vedere uno stanziamento di circa 24 miliardi per il rinnovo di tutti gli ammortizzatori.

Nello stesso provvedimento, come annunciato dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, è previsto il rinnovo dei congedi speciali e del bonus babysitter da 600 euro per aiutare i genitori con i figli a casa a causa della chiusura delle scuole. Il congedo speciale dovrebbe essere di altri 15 giorni retribuiti al 50% di cui i genitori – uno solo o dividendoli tra entrambi – potranno usufruire fino a settembre.

“Le famiglie sono il cuore della rete sociale e necessitano di politiche forti e stabili, di sostegno per le cure, per l’educazione dei figli, per una liquidità che manca. Per questo ho messo sul tavolo del governo una proposta per il prossimo decreto. Abbiamo detto più volte che le priorità sono le famiglie, adesso è il momento di dimostrarlo agli italiani”, aveva spiegato, in una intervista al Corriere della Sera, la ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti.

Secondo il progetto della ministra di Italia Viva, l’assegno verrebbe parametrato al reddito: “160 euro per redditi fino a 7 mila euro di Isee, 120 fino a 40mila e 80euro oltre i 40mila euro di reddito”. E riguarderebbe i figli “almeno fino a 14 anni” e “la proposta è attivare l’assegno fino alla fine dell’anno”.

Inoltre, Bonetti ha spiegato che “vogliamo chiedere la riapertura degli spazi aperti per l’attività ludica e motoria” dei bambini. “Il comitato tecnico scientifico sta valutando questa nostra proposta, e anche un’altra: la riapertura da giugno delle attività di sostegno alle famiglie, come i centri estivi e i centri della cura dei bambini da 0 a 6 anni in accordo con i Comuni”.

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