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Turisti stranieri violano la quarantena: polizia li obbliga a scrivere 500 volte “mi dispiace” per punizione

"Non ho seguito le regole di blocco quindi mi dispiace tanto", è la frase esatta che ogni membro del gruppo ha dovuto scrivere su un foglio davanti allo sguardo attento degli agenti di polizia

di F. Q.

Non sono riusciti a resistere alla tentazione di uscire a fare un giro per ammirare le meraviglie di quel posto in cui stavano trascorrendo una vacanza ma sono stati subito sorpresi dalla polizia che li ha puntiti con una punizione esemplare. È quanto successo a un gruppo di dieci turisti stranieri rimasti bloccati in India che, nonostante il lockdown per il coronavirus, sono usciti per fare una passeggiata lungo la riva del Gange, a Rishikesh, città sacra indiana incastonata nell’Himalaya, capitale mondiale dello yoga, dove nel lontano 1968 anche i Beatles andarono a fare un ritiro spirituale.

I dieci, proveniente da Israele, Messico, Australia e Austria, sono stati fermati dagli agenti che, come punizione, non gli hanno dato una multa ma bensì li hanno costretti a scrivere 500 volte “i’m sorry”, “mi dispiace”. Un po’ come facevano un tempo le maestre a scuola. “Non ho seguito le regole di blocco quindi mi dispiace tanto“, è la frase esatta che ogni membro del gruppo ha dovuto scrivere su un foglio davanti allo sguardo attento degli agenti di polizia che hanno voluto dare “una lezione” agli oltre 700 turisti stranieri rimasti bloccati nella zona dopo lo stop ai voli dovuto all’emergenza coronavirus.

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