“Coronabond? Certamente gli errori di comunicazione della presidente Von der Leyen sono gravi e ripetuti. L’ho criticata duramente perché non è possibile che faccia un passo avanti e un altro indietro. E’ inaccettabile che quando parla da Bruxelles metta i coronabond tra le opzioni e quando parla all’agenzia di stampa tedesca, faccia un passo indietro, solo perché i consiglieri della Merkel sono irritati. E’ un gravissimo errore”. E’ la dura critica pronunciata ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, dall’europarlamentare di En Marche, Sandro Gozi, che non risparmia neppure il commissario europeo per gli Affari Economici, Paolo Gentiloni.
“Ho letto l’intervista piuttosto prudente che ha rilasciato Gentiloni – continua – Mi sarei aspettato di più da Paolo Gentiloni sulla questione dei bond, ci vogliono più coraggio e messaggi più forti. Si ricordi del grande federalismo degli europei che l’hanno preceduto e faccia il lavoro che è necessario per l’Italia e per l’Europa. La commissione europea ha il dovere di presentare nei prossimi giorni una proposta molto importante sul piano di rilancio economico e sociale. Questo è il ruolo della commissione, da cui ci aspettiamo coraggio e proposte innovative. Alla Von Der Leyen, invece, dico: ‘Basta con questi scivoloni comunicativi che fanno un male enorme all’Europa’. E si dimentichi che viene da Berlino”.
Gozi spiega: “L’Europa oggi è partita lentamente, perché tutti i governi sono partiti lentamente. Questo è virus che ha preso tutti alla sprovvista e le reazioni iniziali sono state tutte non all’altezza della gravità dell’emergenza. Però poi l’Europa ha preso decisioni epocali: ha sospeso il patto di stabilità, ha permesso agli Stati di spendere per contrastare questa minaccia enorme alla nostra salute e alla nostra economia, oltre a prendere altre misure. Noi europarlamentari abbiamo votato lo stanziamento di 37 miliardi di euro che devono sostenere i grandissimi sforzi che le regioni stanno facendo. Sono misure impensabili fino a qualche mese fa, ma che non sono ancora sufficienti. Serve aggiungere uno zero a queste cifre, moltiplicare per 10. In questi giorni il dibattito è attorno a questo e noi la stiamo facendo”.
E aggiunge: “Finora è mancato lo spirito europeo solidale di vari governi e vari leader, ma questo lo vogliamo attribuire alle istituzioni europee o a dei governi che sono miopi? Le opinioni pubbliche in Germania e in Olanda sono convinte che questo virus non colpirà l’intero continente, ma solo alcuni Paesi. Oggi però c’è una maggioranza di Stati che sostiene la linea di Macron, Conte e Sanchez, siamo già maggioranza e dobbiamo sostenere questa battaglia. Oggi il miglior alleato dell’Italia in questa battaglia è il presidente Macron. Secondo me, è questione di settimane perchè il virus colpisca tutto il continente europeo e ci saranno condizioni migliori per costruire l’Europa che non c’è, quella degli investimenti pubblici. Se siamo in guerra occorre un’economia di guerra, quindi fare grandi investimenti a livello nazionale ed europeo”.
Stoccata al ministro degli Esteri: “Per settimane Di Maio e la Farnesina hanno parlato per mesi solo degli aiuti cinesi e russi, ma Germania e Francia hanno dato all’Italia molto di più all’Italia rispetto a quanto fatto da cinesi e russi. Spero sia un errore di comunicazione e non una scelta politica. I cinesi ci stanno ridando una parte di quello che noi europei in termini di aiuti e di assistenza gli abbiamo dato all’inizio di questa crisi. Questa propaganda fa male perchè manipola l’opinione pubblica e non aiuta il ruolo internazionale dell’Italia. La comunicazione del governo deve essere più oggettiva“.