Tutti i virologi sono d’accordo: guardando la curva dei contagi – che rallenta, ma di poco – è prematuro revocare le misure di contenimento il 3 aprile, data in cui scade la validità dei decreti restrittivi varati nelle scorse settimane dal governo per cercare di arginare la diffusione del coronavirus nel nostro Paese. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte anticipa l’ormai inevitabile proroga della chiusura totale e dei divieti di spostamento. “Ridurremo le restrizioni fino alla loro completa eliminazione, ma lo faremo gradualmente, per evitare che gli sforzi sin qui compiuti siano vani” ha detto in un’intervista al Corriere della Sera. Anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese considera quel termine prematuro, allo stato attuale dei fatti: gli ultimi dati della Protezione Civile parlano infatti di un totale di 92mila contagiati. “Se andiamo a vedere i dati di ieri, mi viene da pensare che sia una data troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto”.

In serata il premier Conte ha parlato, insieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in una conferenza stampa congiunta durante la quale sono state annunciate nuove misure di soccorso alimentare: buoni spesa, aiuti alimentari, congedi parentali più rapidi. Stanziati 400 milioni per i comuni, col vincolo di destinarlo alle persone “che non hanno i soldi per non fare la spesa”. Da qui, aggiunge Conte, nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari: “C’è una sofferenza sofferenza materiale di chi ha difficoltà ad acquistare genere alimentari e medicine. Per questo abbiamo preparato un provvedimento di grande urgenza”, aggiunge.”Nessuno verrà lasciato solo“, ripetono, assicurando che il governo “sta facendo l’impossibile”. Ha poi sottolineato la ministra Catalfo e l’Inps stanno lavorando “senza sosta” per permettere a tutti i beneficiari della Cassa integrazione di accedervi subito, “entro il 15 aprile e se possibile anche prima”. Infine il presidente è tornato sulla questione riaperture, confermando che non si tornerà a scuola il 4 aprile, come già anticipato dalla ministra Azzolina.

Nell’ottica di contenere i contagi, inoltre, i Ministeri della Salute e dei Trasporti aumentano i controlli sugli arrivi nel territorio italiano: chiunque viaggi in aereo, nave, treno o altri veicoli “è tenuto a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco una dichiarazione in cui, specificati i motivi del viaggio, si fornisce l’indirizzo completo dell’abitazione dove sarà svolto l’isolamento fiduciario“. Vettori e armatori – stabilisce l’ordinanza in vigore da oggi – dovranno anche misurare la temperatura dei passeggeri e dotarli di mascherine.

Intanto l’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha autorizzato tre nuove sperimentazioni cliniche di farmaci anti-Covid: In particolare, sono stati approvati lo studio dell’emapalumab e la anakinra per ridurre l’iper-infiammazione e il distress respiratorio, oltre a quello dello Sarilumab, già autorizzato in Italia per il trattamento dell’artrite reumatoide.

I dati di oggi – In Italia sono state superate le diecimila vittime per il coronavirus. Secondo i dati forniti nella quotidiana conferenza stampa della Protezione Civile (dove è tornato Borrelli dopo l’assenza per malattia) sono 10.023 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 889, un aumento leggermente inferiore di quello della giornata precedente (969). Attualmente sono 70.065 i malati di Covid-19, 3.651 più di ieri: anche qui, la crescita rallenta, venerdì l’incremento era stato di 4.401. Di questi, 3.856 sono ricoverati in terapia intensiva, 124 in più rispetto a ieri. Oggi si è anche registrato l’incremento di persone guarite più alto dall’inizio dell’epidemia: 1.434, portando il totale a 12.384.

Lombardia, Gallera: “No tamponi a tappeto, ma a tutti gli operatori sanitari” – Nel quotidiano briefing con la stampa, l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera è tornato sulla questione tamponi: “In Lombardia non abbiamo mai pensato di fare tamponi a tappeto perché dobbiamo attenerci a quanto dicono gli scienziati deputati”. Ma rispetto alle iniziali indicazioni del consiglio superiore della sanità e dell’Oms si è deciso di allargare i tamponi anche ai medici di medicina generale e agli operatori sanitari, chiedendo rinforzi anche ai laboratori privati, in modo da passare da una media di cinquemila tamponi a sette-ottomila al giorno. Nella Regione si contano quasi 40mila contagiati: stabile il numero dei deceduti: 542, uno cioè più di ieri (per un totale di 5944), mentre continuano a diminuire i nuovi ricoveri. In terapia intensiva ci sono 1319 pazienti, ovvero 27 più di ieri, mentre i pazienti ospedalizzati non in terapia intensiva sono 11152, 15 in più. A Milano i casi sono 7783 con un aumento di 314 positivi, quindi in diminuzione rispetto ai 547 di ieri.

Sei contagiati in Vaticano – Ieri aveva molto colpito l’immagine della preghiera solitaria di Papa Francesco, in una san Pietro deserta: i contagi confermati in Vaticano al momento sono sei, ma nessuno nella cerchia di collaboratori del Papa. “Sono stati adottati opportuni provvedimenti di sanificazione e sono stati effettuati nuovi test – annunciano dalla sala stampa vaticana – in totale con i precedenti oltre 170, sui dipendenti della Santa Sede e i residenti della Domus. Questi ultimi test hanno dato tutti esito negativo”.

Indennizzo di 600 per professionisti e autonomi iscritti alle casseIntanto, si lavora sul fronte degli aiuti ai lavoratori: la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha firmato il decreto interministeriale che fissa le modalità di attribuzione del fondo per il reddito di ultima istanza: anche professionisti e autonomi iscritti alle casse di previdenza private avranno un indennizzo di 600 euro per il mese di marzo. “Si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza”, spiega Catalfo, ribadendo che “siamo già al lavoro sulle nuove misure per il decreto aprile”.

Zaia: “Sperimentazione dei Farmaci a domicilio” – Il Veneto, su autorizzazione dell’Aifa, inizierà la somministrazione in via precoce ai malati sintomatici dei farmaci sperimentali contro il Covid-19 (come clorochina, idrossiclorochina, e anti-reumatoidi) direttamente a casa. Lo scopo è quello di “rallentare la malattia ed evitare i ricoveri in ospedale”. Il governatore Luca Zaia ha confermato anche l’avvio della sperimentazione del farmaco giapponese Avigan. “Siamo riusciti, tramite Aifa, a far passare il protocollo della sperimentazione dei farmaci precoci già a domicilio – ha aggiunto il governatore – Stiamo approntando le linee guida con i nostri ospedali. Immagino che inizieremo la prossima settimana”. Inoltre ieri sera l’Istituto Superiore di Sanità ha autorizzato l’ospedale di Padova all’utilizzo del plasma trattato degli infetti sui ricoverati nella terapia intensiva. Quanto ai test per intercettare gli asintomatici, Zaia ha confermato che il Veneto “punta ai 20mila tamponi al giorno. Per questo – ha spiegato – ci è arrivata dall’Olanda una nuova macchina da 40mila euro per farne di più ed accelerare i tempi”.

Verso un prolungamento delle misure – La curva dei nuovi casi “dal 19-20 marzo sembra attenuarsi leggermente nella sua ascesa” e proprio per questo nelle prossime settimane sarà decisivo restare a casa, come avverte anche Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, che venerdì ha lanciato un monito: “Il picco non è ancora stato raggiunto” ma “per ora abbiamo segnali di rallentamento. Non illudiamoci di poter allentare le misure di contenimento“. Stesso concetto evidenziato anche dal presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli: “Dovessimo decidere con i dati di oggi, ritengo inevitabile prolungare le misure” oltre il 3 aprile. Anche il virologo Pregliasco crede che sia ancora presto per pensare di ripartire: “Realisticamente bisognerà aspettare almeno fine aprile“.

Il “decreto aprile” – Entro il prossimo venerdì è atteso quindi un nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che confermerà le misure attualmente in vigore fino al 18 aprile, accompagnato poi dal cosiddetto “decreto aprile” con ulteriori misure economiche per dare ossigeno a imprese e lavoratori rimasti a casa: “Potenzieremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per proteggere gli asset strategici del paese, alla luce di un’ampia serie di rischi epidemiologici, ambientali, sismici, informatici e geopolitici – ha spiegato ancora Conte -. Tutelare le nostre aziende strategiche è una priorità per il governo e siamo disponibili a introdurre anche nuovi e più sofisticati strumenti. Ritengo che il nuovo decreto di aprile debba portare il nostro sforzo complessivo di bilancio a una soglia ben superiore ai 50 miliardi – prosegue poi Conte – Le misure e le garanzie pubbliche che abbiamo messo e stiamo mettendo in campo forniranno un sostegno senza precedenti ai finanziamenti per la nostra economia, pari a quello offerto dai pacchetti di politiche più ambiziosi approvati in questi giorni in Europa”.

CRONACA ORA PER ORA

21.00 – Morto l’ex vicario della Questura di Bergamo
Nel pomeriggio di oggi, dopo solo 24 ore dal ricovero per i tipici sintomi di Covid-19, è morto all’ospedale di Treviglio l’ex vicario della questura di Bergamo, Tommaso Conti. Aveva 73 anni ed era nato nel Frosinate. Laureato in Giurisprudenza, aveva intrapreso la carriera di avvocato per alcuni anni. Era stato assegnato a Milano e successivamente alla questura di Terni e poi a Bergamo dal 1988. A Bergamo aveva diretto la Sezione volanti e la Divisione polizia amministrativa, fino a diventare Capo di gabinetto e infine vicario del questore.

20.20 – Mattarella telefona a un sindaco della Bergamasca
Esasperato perché rimasto senza i due medici di base, il sindaco di Ponte Nossa, in provincia di Bergamo, ha deciso di provare a telefonare direttamente al Quirinale. E il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha richiamato. “Ero esasperato, siamo una comunità che lavora sempre e ha rispetto delle istituzioni, e in una simile epidemia ci siamo trovati senza medici di base”, racconta Mazzoleni. “Nel mio ufficio c’è la foto del presidente della Repubblica e così ho chiamato il Quirinale: pensavo di parlare con qualche ufficio e invece…”. Il sindaco di Ponte Nossa è stato richiamato da Sergio Mattarella in persona: “Mai mi sarei aspettato una simile attenzione, è stato come un padre”.

20.17 – Napoli, morto un autista di ambulanze del 118
E’ morto nell’ospedale di Pozzuoli, a 46 anni, un autista del servizio 118 della Asl Napoli 2 Nord per conto di una associazione di volontariato, colpito dal coronavirus. Secondo la Asl era giunto in ospedale in condizioni molto gravi anche a causa di patologie pregresse. La sua morte riaccende il dibattito sulla sicurezza degli operatori: i sindacati di categoria tornano a chiedere misure di protezione più rigorose per chi opera in prima linea.

19.35 – Conferenza stampa di Giuseppe Conte (guarda)
Il premier ha annunciato nuovi aiuti ai comuni e alle famiglie in difficoltà: 400 milioni che costituiscono “un ulteriore anticipo che destiniamo ai comuni col vincolo di destinarlo alle persone che non hanno i soldi per non fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari”.

19.20 – Morto un dipendente degli Spedali Civili di Brescia
Si tratta di un educatore del Centro diurno Luzzago. Sergio Arcisio Orizio, 60 anni, ed era “in malattia dal 11 marzo 2020, quando aveva accusato malessere e febbre. Era ricoverato a Manerbio” hanno spiegato in una nota i vertici degli Spedali civili. “È il primo dipendente di ASST Spedali Civili a morire per Covid-19” fa presente la direzione.

19.10 – Morti due carabinieri
Il coronavirus uccide ancora tra le forze dell’ordine. Sono due i carabinieri morti nelle ultime ore a causa dell’epidemia: il luogotenente Mario D’Orfeo, comandante della stazione di Villanova d’Asti, e il maresciallo maggiore Fabrizio Gelmini, addetto alla Stazione di Pisogne (Brescia). Due vite dedicate “al dovere, alle istituzioni e soprattutto ai cittadini e alle comunità su cui erano chiamati a vigilare”, ricorda l’Arma, mentre il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, si dice “vicino a tutti gli italiani che stanno soffrendo per la perdita di un proprio caro”.

19.00 – Chieti, dimesso paziente trattato con Tocilizumab
L’uso sperimentale del Tocilizumab nell’ospedale di Chieti sui pazienti con Covid-19, in corso da circa venti giorni, sembra dare buoni risultati: è stato dimesso dalla Clinica di Malattie infettive un trentenne trattato con il farmaco che contiene molecole già impiegate nella cura dell’artrite reumatoide e in grado di ridurre l’infiammazione che causa danni agli organi. Sempre oggi sono stati dimessi una donna di 81 anni, proveniente dall’Ortopedia di Lanciano (Chieti), e un uomo di 44 anni.

18.45 – Bonetti: “Assegno mensile da 100 euro per ogni figlio”
“La priorità che voglio mettere adesso in campo per aiutare le famiglie ad affrontare questo momento difficile è la presentazione, nella prossima misura del governo, di un provvedimento straordinario: un assegno mensile di almeno 100 euro per ogni figlio. Avevamo proposto il Family Act che è pronto ma sarà da applicarsi nella fase della ripartenza. Le famiglie oggi hanno bisogno di liquidità”. Lo ha annunciato la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ospitata da Italia Sì, su Rai Uno

18.30 – “Chiese aperte, ma andate a pregare solo durante uscite programmate”
Una nota del Viminale inviata alla Cei precisa che le persone che vogliono andare in chiesa possono farlo perché “non è prevista la chiusura delle chiese” ma “al fine di limitare gli spostamenti dalla propria abitazione” è “necessario che l’accesso alla chiesa avvenga solo in occasione di spostamenti determinati da comprovate esigenze lavorative, ovvero per situazioni di necessità”. In altri termini, si può andare in chiesa solo sulla strada che conduce al lavoro o al supermercato o farmacia.

18.15 – Conferenza stampa Protezione Civile

17.40 – Patuanelli: “Necessario reddito di emergenza”
Ai microfoni di RaiNews il ministro dello Sviluppo economico ha detto: “Certamente un reddito di emergenza è necessario proprio per evitare di vedere quelle scene dei supermercati”.

17.30 – “Nella Bergamasca 600 morti nelle Rsa”
Viene definita “drammatica” in Provincia di Bergamo la situazione delle Rsa – le residenze per anziani – e dei centri diurni che “in soli venti giorni hanno visto oltre 600 decessi su 6.400 posti letto”: così hanno scritto i responsabili delle strutture in una lettera di richiesta di sostegno indirizzata all’Ats e alla Regione.

16.45 – Vaticano, 6 positivi: effettuati 170 tamponi
“Le persone affette da Covid-19 tra dipendenti della Santa Sede e cittadini dello Stato della Città del Vaticano sono attualmente sei”, riferisce il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni. “Posso confermare che non sono coinvolti né il Santo Padre, né i suoi più stretti collaboratori”.

16.30 – Savona, non sono ancora sbarcati i passeggeri della nave Costa Luminosa
Non si sono conclusi gli sbarchi protetti dalla Costa Luminosa previsti per questa mattina. I 49 componenti dell’equipaggio positivi al coronavirus che avrebbero dovuto essere trasferiti in una struttura alberghiera nei pressi di Milano, sono ancora a bordo della nave, in porto a Savona da una settimana. “Torneremo a riunirci in videoconferenza con il tavolo emergenziale nazionale”, spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone. Il dipartimento ha infatti detto che la soluzione lombarda individuata da Costa non va bene, perché la Lombardia è la regione più colpita dall’emergenza Covid19. Servirà quindi un altro piano di distribuzione dei 49 membri dell’equipaggio, per lasciare a bordo solo i circa 120 marittimi negativi al coronavirus, necessari alla gestione della nave, per poter procedere alla prevista sanificazione. Nei giorni scorsi due ospiti della nave che erano risultati positivi al covid-19 sono morti all’ospedale di Savona

16.15 – Bergamo, si fermano le onoranze funebri
“È arrivato il momento di fermarsi e tutelare così la vita e la salute dei cittadini”, ha annunciato Antonio Ricciardi, presidente della categoria onoranze funebri di Bergamo. Dal 30 marzo si interromperanno quindi le attività. “Nonostante gli appelli (inascoltati) dei giorni scorsi, l’assenza di un monitoraggio sanitario sugli operatori da parte delle autorità, e la difficoltà nell’approvvigionamento di dispositivi di protezione, continuano ad esporre la collettività, soprattutto anziani, malati e disabili, ad un enorme rischio di contagio”.

16.12 – Lamorgese: “Gran parte degli italiani responsabili”
Nel corso della stessa intervista, la ministra ha detto che “la maggior parte degli italiani hanno dimostrato grande senso di responsabilità. Lo dimostrano i numeri che si sono ridotti rispetto ai dati relativi ai primi giorni dei controlli”. Ha poi annunciato di essersi sottoposta lei stessa a tampone, risultato negativo.

16.10 – Lamorgese: “3 aprile? Troppo presto per dire di riaprire tutto”
“Se andiamo a vedere i dati di ieri, mi viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a ‘L’intervista’ di Maria Latellà su SkyTg24. “La situazione – ha aggiunto – è seguita a vista e quindi le decisioni verranno prese man mano che la situazione sarà più tranquilla come numeri di decessi e contagi”

16.00 – Lopalco: “Bisogna abbassare l’indice contagio, difficile dire quando”
II Paese sarà “effettivamente al sicuro solo quando l’indice di contagio, il cosiddetto R con zero, sarà inferiore a uno, cioè quando una persona positiva avrà la potenzialità di infettare meno di una persona, ma è difficile dire ora quando ciò accadrà”. Lo spiega l’epidemiologo Pierluigi Lopalco. “Ci sono ancora troppe incognite – sottolinea – e sarà necessaria ancora qualche settimana si sorveglianza stretta dei casi”

15.50 – Foggia, morto operatore del 118
Un operatore del 118 della Sanitaservice di Foggia, positivo al coronavirus, è morto stamattina. Aveva 48 anni e, a quanto si apprende, non aveva patologie pregresse. L’uomo era di Rodi Garganico ed è morto nel Policlinico Riuniti di Foggia dove era ricoverato dal 4 marzo: avrebbe contratto il virus dopo aver soccorso un paziente Covid-19 lo scorso 2 marzo. Dopo questo stesso intervento, altri nove operatori del 118 erano stati messi in quarantena e ora sono tutti rientrati in servizio.

15.30 – Banco Alimentare: “Richieste di cibo aumentano del 20-40%”
L’emergenza sanitaria sta facendo sentire le sue conseguenze nelle famiglie più povere: il Banco Alimentare stima a livello nazionale un aumento del 20% delle richieste di cibo con punte fino al 40%, come in Campania. “Ci arrivano nuove domande di aiuto, per esempio anche dai sindaci, soprattutto dai Comuni del Sud. Ci aspettiamo una esplosione del bisogno”. Per questo è in arrivo una ordinanza di Protezione civile, messa a punto insieme ai vari ministeri coinvolti, per dare più risorse ai Comuni per finanziare le iniziative di solidarietà alimentare.

15.20 – Stretta Mit-Salute per chi arriva dall’estero
Chiunque arrivi in Italia su aerei, navi, treni o veicoli “è tenuto a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco una dichiarazione che, specificati i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione dove sarà svolto l’isolamento fiduciario”. È una delle disposizioni che entrano in vigore oggi per chiunque faccia ingresso nel nostro Paese per contrastare il diffondersi del coronavirus. Vettori e armatori dovranno anche misurare la temperatura dei passeggeri e dotarli di mascherine. A stabilirlo un’ordinanza del Mit e del ministero della Salute.

15.10 – Napoli, positiva bimba di due mesi
Ha due mesi ma è nata prematura e pesa tre chili la bambina ricoverata con il covid19 nel reparto pediatrico del II Policlinico di Napoli dedicato alla malattia. La piccola è arrivata stanotte inviata dal Santobono che le aveva fatto il tampone e ha saputo dell’esito positivo. “La bimba – spiega Alfredo Guarino, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive Pediatriche dell’azienda – ha la tosse e qualche difficoltà respiratoria ma al momento non ha bisogno di ventilazione, ha una saturazione di ossigeno sufficiente”.

15.00 – Pregliasco: “Isolamento almeno fino a fine aprile”
Per la fine delle misure di isolamento sociale e per una riapertura di aziende e scuole “è ancora presto, realisticamente bisognerà aspettare almeno fine aprile”. Il virologo Fabrizio Pregliasco, dell’Università di Milano, afferma che “non ci sarà un unico picco di casi ma ci saranno presumibilmente vari picchi sul territorio, in tempi diversi. Dunque l’arma più efficace per ora restano l’isolamento e le misure restrittive”.

14.50 – Burioni: “Irrealistico riaprire a breve”
In questo momento la situazione è “ancora talmente grave da rendere irrealistico qualunque progetto di riapertura a breve. Al momento bisogna stare tappati in casa, altrimenti si vanificano i sacrifici che abbiamo fatto fino ad ora, punto e basta”. Lo afferma su Fb il virologo Roberto Burioni, dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, in merito alle ipotesi sulla tempistica per la riapertura di aziende e scuole.

14.30 – Zaia: “Protocollo della sperimentazione dei farmaci a domicilio”
Il Veneto, su autorizzazione dell’Aifa, inizierà la somministrazione in via precoce ai malati sintomatici dei farmaci sperimentali contro il Covid-19 (come clorochina, idrossiclorochina, e anti-reumatoidi) direttamente a casa. Lo ha annunciato il governatore Luca Zaia. Lo scopo è quello di “rallentare la malattia ed evitare i ricoveri in ospedale”. Zaia ha confermato anche l’avvio della sperimentazione del farmaco giapponese Avigan. “Siamo riusciti, tramite Aifa, a far passare il protocollo della sperimentazione dei farmaci precoci già a domicilio – ha aggiunto il governatore – Stiamo approntando le linee guida con i nostri ospedali. Immagino che inizieremo la prossima settimana”. Inoltre ieri sera l’Istituto Superiore di Sanità ha autorizzato l’ospedale di Padova all’utilizzo del plasma trattato degli infetti sui ricoverati nella terapia intensiva.

14.20 – Lamorgese: “Una app per denunciare violenze domestiche”
In queste settimane di emergenza dovuta al coronavirus, dice il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, “dobbiamo rimanere a casa, ma le istituzioni continuano ad essere al fianco delle donne – specialmente quelle violenze domestiche compiute dai partner o da altri membri della famiglia dunque non esitate a chiamare i numeri di emergenza”. Se, però, “non si può chiamare perché testimoni o perché vittime di abusi” aggiunge il ministro, si può scaricare un’app, YouPol, nata per far denunciare ai più giovani episodi di bullismo e droga, e che da oggi potrà essere utilizzata anche per denunciare violenze domestiche. “Le forze di polizia sono sempre vicini a voi – conclude il ministro – non abbiate timore”

14.15 – Catalfo firma decreto: 600 euro a professionisti e autonomi iscritti alle casse
Anche professionisti e autonomi iscritti alle casse di previdenza private avranno un indennizzo di 600 euro per il mese di marzo. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto interministeriale che fissa le modalità di attribuzione del fondo per il reddito di ultima istanza. Il bonus andrà chiesto alla propria cassa e sarà erogato a chi ha avuto redditi fino a 35mila euro o, tra 35 e 50mila, abbia subito cali di attività di almeno il 33% nei primi 3 mesi 2020.

14.10 – Consip, 370 ventilatori in arrivo entro il 31 marzo
Sono atterrati stamattina a Malpensa da Hong Kong, i 370 ventilatori polmonari per terapia intensiva e sub-intensiva e i 5.000 monitor multiparametrici contrattualizzati da Consip con Althea Italia. Lo annuncia la società spiegando che sono complessivamente 722 i ventilatori polmonari resi disponibili per le strutture sanitarie (352 già consegnati e le 370 unità odierne in consegna entro il 31 marzo). Sono, invece, 5.414 i monitor.

14.00 – Lecce, i carabinieri gli chiedono l’autocertificazione, lui fugge e investe un uomo
I carabinieri lo hanno fermato chiedendo di mostrare loro l’autocertificazione, lui li ha minacciati di morte ed è fuggito a bordo della sua moto. Nella fuga però il motociclista ha notato che un anziano usciva dalla sua abitazione con l’intento di aiutare i militari, e dopo averlo offeso, ha provato a investirlo, cadendo lui stesso dalla moto. Un uomo di 34 anni in provincia di Lecce è stato arrestato con l’ accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Fausto De Matteis, di Montesano Salentino, è stato inoltre denunciato per minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti per il contenimento del Covid-19, e porto di armi e oggetti atti a offendere. Il 34enne aveva infatti un tirapugni con lama. De Matteis è ora ai domiciliari e multato per guida senza patente.

13.45 – Piemonte, 617 decessi e 7671 contagi in totale
Sono 19 i decessi di persone positive comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. Supera quindi quota 600 il numero complessivo delle vittime dall’inizio dell’emergenza: sono 617. I contagi sono 7.671, 439 le persone ricoverate in terapia intensiva. Sale il numero dei guariti: sono 41. Altri 162 sono “in via di guarigione”: risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.

13.40 – Zaia: “Terapie intensive sotto controllo”
“Lo stato delle terapie intensive è al momento sotto controllo”. Lo ha detto il Governatore del Veneto Luca Zaia nel consueto punto stampa sull’emergenza. “Siamo tranquilli per qualche giorno – ha aggiunto – Per il resto siamo attrezzati con il recupero degli ospedali dismessi e con i Covid center che abbiamo attrezzato”.

13.35 – Crimi: “La patrimoniale non è in agenda”
“La tassa patrimoniale non è sul tavolo, ma dobbiamo ragionare in termini solidaristici. Ma non credo sia nell’agenda”. Così il capo politico dei M5s Vito Crimi ai microfoni di Skytg24.

13.30 – A Bergamo un altro albergo per la quarantena
Dopo il Winter Garden Hotel di Grassobbio, anche lo Starhotels Cristallo Palace si trasforma in struttura per ospitare i malati di Covid meno gravi, quelli cioè o dimessi dall’ospedale ma non ancora negativi e quelli che non possono stare in isolamento a casa. Sono altri 100 posti letto – ceduti in comodato d’uso a titolo gratuito – che si aggiungono ai 14 del Winter Garden.

13.25 – Ravenna, speculazioni sulle mascherine: rincari del 1700%
Mascherine vendute in provincia di Ravenna con rincari che arrivavano fino al 1.700%. Si tratta di una speculazione scoperta dalla Guardia di finanza nel corso di mirati controlli scattati nell’ambito di servizi per la repressione di pratiche anticoncorrenziali o ingannevoli.

13.10 – Zaia: “Misure funzionano, ma rinnoverò ordinanza che scade il 3 aprile”
“Le restrizioni che abbiamo deciso, con la chiusura dei supermercati la domenica, ma soprattutto quella di restare a casa, che devo dire i veneti hanno accolto e accettato, portano risultati: siamo in ritardo di quattro giorni sul modello matematico. La cura contro il Coronavirus siamo noi veneti: stiamo a casa”. Lo ha ribadito il presidente del Veneto, Luca Zaia oggi nel punto stampa, spiegando che “la prossima settimana sarà determinante, ci darà una direzione precisa su come andrà. Dopo di che la mia ordinanza scade il 3 aprile, cercherò di rinnovarla ancora”.

13.00 – Viminale: “Ieri 210mila persone controllate, 2783 denunce”
Le forze di polizia proseguono l’attività di controllo sul territorio con il nuovo regime sanzionatorio, per verificare l’applicazione delle disposizioni per il contenimento della diffusione del Covid-19. Nella giornata di ieri, 27 marzo, sono state controllate 210.365 persone e 98.653 esercizi commerciali. Salgono così, dall’11 al 27 marzo 2020, a 2.866.868 le persone controllate e a 1.334.928 gli esercizi commerciali. Lo si legge nei dati resi noti dal Viminale. Le persone sanzionate in via amministrativa per i divieti sugli spostamenti sono state ieri 2.783 le persone denunciate per false attestazioni nell’autodichiarazione, 50 le persone denunciate per violazione della quarantena. Gli esercizi commerciali sanzionati sono stati 72. I provvedimenti di chiusura delle attività sono stati 31.

12.50 – 9 carabinieri positivi a Rogliano, il comune del Cosentino “blindato” dalla Regione
Dopo il test risultato positivo effettuato nei giorni scorsi su un carabiniere della compagnia di Rogliano (Cs), che ha portato il militare alla quarantena domiciliare, altri 8 appartenenti all’Arma della stessa compagnia sono risultati positivi al tampone e attualmente 7 di loro, asintomatici, si trovano in isolamento domiciliare, solo 1 ricoverato in ospedale. L’ipotesi è che i militari siano stati contagiati dopo essere entrati in contatto con gli amministratori comunali di Rogliano, poi risultati positivi (il sindaco, Giovanni Altomare, è ricoverato all’ospedale di Cosenza, e contagiati sono anche il vicesindaco e altri due membri della giunta). Rogliano è uno dei paesi che nei giorni scorsi la governatrice della Calabria, Jole Santelli, ha dichiarato “zona rossa”.

12.40 – Terzo decesso in una casa di riposo per anziani nel Salerninato
Terzo decesso quest’oggi all’interno della casa di cura per anziani di Sala Consilina, uno dei cinque comuni in quarantena nel Vallo di Diano (Salerno). La vittima e’ una donna di 88 anni, risultata positiva nei giorni scorsi. La situazione si aggrava con il passare delle ore. Salgono a 40 le persone positive tra ospiti e dipendenti della stessa casa di cura. Al momento i pazienti vengono trattati con terapie specifiche tramite un medico infettivologo interno, in continuo contatto con il reparto Covid 19 del vicino ospedale di Polla.

12.15 – A2a avvia produzione di valvole per respiratori
A2A Ambiente ha avviato nell’impianto di selezione delle plastiche di Cavaglià, in provincia di Biella, la produzione di valvole per le maschere d’emergenza utilizzate per fronteggiare il Covid-19. La valvola ‘Charlotte’, creata dall’impresa bresciana Isinnova, consente di realizzare una maschera respiratoria d’emergenza modificando quella da snorkeling attualmente in commercio. Una volta modificate, le maschere saranno distribuite agli ospedali con il coordinamento della Protezione Civile di Brescia. A2A Ambiente, si spiega dal gruppo, si è resa disponibile a collaborare per la produzione delle valvole e ha prontamente attivato le due stampanti 3D installate nell’impianto di Cavaglià. Dopo 48 ore, le prime 30 Charlotte stampate da A2A sono state consegnate a Brescia: da qui Isinnova, di concerto con la Protezione Civile, distribuirà le valvole e le maschere alle strutture ospedaliere di Brescia e ad altre realtà. Gli ospedali del Bresciano hanno richiesto la fornitura di 500 maschere di emergenza. L’impianto di Cavaglia, realizzato da A2A Ambiente, è in grado selezionare e dividere 13 tipi di plastiche differenti, per una capacità complessiva di 45mila tonnellate all’anno trattate.

12.10 – Oms: “Da Mattarella parole straordinarie”
“Il presidente Mattarella ha parlato alla nazione con parole straordinarie, indicando all’Italia e all’Europa come procedere. Siamo a fianco dell’Italia che sta dando segnali positivi nella traiettoria dell’epidemia. E’ una lezione per il mondo intero”. Così su Twitter il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in un messaggio in italiano e inglese in cui elogia il discorso del capo dello stato.

12.00 – Appello esperti sanità pubblica all’Ue: “Serve sforzo comune”
Uno sforzo comune a livello europeo per affrontare la pandemia da Covid-19, a partire dalla condivisione dei letti di terapia intensiva: e’ quanto chiedono i 23 esperti di sanita’ pubblica ed economica sanitaria che hanno firmato l’appello pubblicato online sul British Medical Journal, fra i quali gli italiani Walter Ricciardi, dell’Universita’ Cattolica di Roma e consulente del ministro della Salute per l’emergenza Coronavirus, e Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. “La condivisione internazionale dei letti di terapia intensiva e’ solo una delle opportunita’ esistenti per uno sforzo veramente europeo per affrontare le sfide poste dalla Covid-19”, si legge nella lettera.

11.50 – Spallanzani: “210 pazienti positivi, 25 con supporto respiratorio”
“I pazienti Covid-19 positivi sono in totale 210 di questi 25 necessitano di supporto respiratorio”. Lo sottolinea il bollettino odierno dell’Inmi Spallanzani di Roma

11.40 – Coppia di anziani trovata morta in casa a Reggio Emilia
Dopo una vita trascorsa insieme, la pandemia potrebbe averli portati via a poche ore l’uno dall’altra: due anziani coniugi sono morti nella loro abitazione a Casa Morelli, un borgo di Carpineti, nell’Appennino in provincia di Reggio Emilia. Entrambi casi sospetti di Covid-19. Lo riporta la stampa locale. L’allarme e’ arrivato dai vicini di casa, che da tempo non riuscivano a mettersi in contatto con la coppia, lei 82 e lui 89 anni. Sul posto si sono precipitati un’ambulanza e una pattuglia di carabinieri, ma ormai era troppo tardi: la donna, Maria Pia Bergamaschi, era già deceduta forse da un giorno, mentre il marito, Osvaldo Magnavacchi, e’ morto poco dopo l’intervento dei soccorsi. L’uomo era stato visitato dal proprio medico di base per una febbre alta, invitato poi a recarsi all’ambulatorio Covid predisposto a Castelnovo Monti per effettuare il tampone. Sono in corso ulteriori accertamenti per confermare le ipotesi, mentre i funerali si sono già tenuti ieri pomeriggio in linea con le normative vigenti del Dpcm.

11.30 – Calcio, convocata venerdì 3 aprile assemblea club Lega Pro
La Lega Pro ha convocato per giovedì 3 aprile alle 11, l’Assemblea dei club, in call conference, seguendo le modalità dettate dai decreti del Governo. “Alla luce della situazione emergenziale che stiamo vivendo – spiega Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro- abbiamo ritenuto necessario una riunione assembleare per confrontarsi. Tra i temi all’ordine del giorno ci saranno le considerazioni sullo stato dell’emergenza COVID-19, sulla stagione in corso e le azioni da intraprendere, su cosa fare del campionato 2019-2020 e il problema dei sacrifici e quindi i contratti dei calciatori”.

11.26 – Aereo militare tedesco trasferirà 6 pazienti italiani a Colonia
Un aereo militare tedesco è atterro a Bergamo dopo essere partito questa mattina da Colonia per trasferire sei pazienti affetti da Covid-19 nel Land della Nordreno Westfalia, dove verranno curati. Lo ha reso noto l’Aeronautica militare tedesca su Twitter. L’Airbus A310 MedEvac è attrezzato per l’evacuazione di feriti gravi e dispone di sei postazioni di terapia intensiva. Il ministro della Difesa tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer, citata dalla Deutsche Welle, ha affermato che “siamo dalla parte dei nostri amici in un momento di grave emergenza, per questo prendiamo malati dall’Italia per curarli in Germania. E’ un importante segno di solidarietà, l’Europa deve restare unita”. Il ritorno a Colonia dell’aereo militare tedesco è previsto per la tarda mattinata. I sei pazienti italiani trasferiti in Germania verranno ricoverati nei reparti di terapia intensiva degli ospedali di Bonn, Bochum e Colonia. Nei prossimi giorni altri quattro pazienti italiani e quattro cittadini francesi verranno portati in Germania per essere curati negli ospedali del Nordreno Westfalia. In totale, il ministero della Difesa tedesco ha per ora disposto il trasferimento in Germania di 14 pazienti stranieri affetti da Covid-19.

11.24 – Sala: “Riapertura di Milano sarà per step”
Secondo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il ritorno alla normalità dopo l’emergenza dovuta al Coronavirus sarà possibile in modo graduale. “Capisco che è prematuro adesso immaginare, non sappiamo quando riusciremo a riaprire. Ma io non voglio che Milano sia impreparata quando si potrà, probabilmente saranno riaperture a tempi, a step. – ha spiegato nel video che ogni giorno posta sulle pagine social -. Sto lavorando su alcuni capitoli e ne cito tre”. Il primo è “come rimodulare le infrastrutture, da quelle di mobilità come le metropolitane, a quelle digitali per esempio la disponibilità di banda larga. Il secondo capitolo, come usufruire degli spazi pubblici, da San Siro, ad un cinema e un teatro. – ha aggiunto -. Come si entra, come si esce, come si gestisce il momento in cui si è vicini. Non è semplice bisogna pensarci prima”. Infine come far ripartire l’economia? “Io presumo che alle grandi aziende penserà il governo, – ha concluso – ma io mi devo occupare di quel piccolo tessuto economico e culturale che è in gran parte la vita di una città come Milano”

11.20 – Gentiloni: “Stime su -1% del Pil 2020 zona Euro sembrano troppo ottimiste”
“Il nostro scenario economico più recente, dodici giorni fa, si riferiva ad un impatto” dell’emergenza coronavirus “del 2,5% sulla crescita economica nella zona euro” e questo “avrebbe portato il pil a -1%” nel 2020. Ma ora questo scenario “mi sembra ottimista”. “L’impatto dipenderà dalla durata dalla crisi. La durata aumenterà i problemi delle aziende, non solo di quelle medie o piccole, e colpirà anche le grandi. E questo avrà delle conseguenze sull’occupazione”. Così in un’intervista a Efe il Commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni.

11.18 – Ats Brescia: “Ogni giorno 30-50 morti in più rispetto ai dati ufficiali”
“Oltre ai decessi ufficiali a Brescia riteniamo ce ne siano tra i 30 e i 50 in più al giorno di persone che alle quali non è stato fatto il tampone ma che riteniamo essere morte per Covid”. Lo ha detto il direttore generale di Ats Brescia Claudio Sileo nel corso di una trasmissione dell’emittente bresciana Teletutto. “Stando ai dati degli uffici della nostra anagrafe in città paragonando marzo dello scorso anno con marzo 2020 i morti sono raddoppiati” ha aggiunto il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Ad oggi, considerando solo i dati di Ats Brescia, i deceduti per Covid sono 1063 che diventano 1114 calcolando i dati forniti da Ats della Montagna.

11.16 – Torino, trasformare le Ogr in presidio sanitario
Trasformare le Ogr, a Torino, in presidio sanitario per far fronte al coronavirus. È il progetto che, secondo quanto appreso, sta maturando nella sanità regionale. A interessarsi all’iniziativa sono l’Unità di Crisi e la Protezione civile. I primi accertamenti sono già cominciati. L’ex complesso delle Ogr-officine grandi riparazioni è stato riconvertito, alcuni anni fa, in polo culturale. Uno spazio considerato particolarmente interessante, secondo le prime notizie, è la cosiddetta “Sala grande Fucine”, che si presta a ospitare centinaia di posti letto

11.15 – Gentiloni: “Divergenze in Europa su Mes e Coronabond ma abbiamo altre opzioni”
“C’è un dibattito in corso” in Europa sull’utilizzo o meno del Meccanismo europeo di stabilità (Mes). “Ci sono Stati membri che ritengono che possa essere lo strumento giusto e altri che ritengono che, in questo contesto, non ne valga la pena. Penso che continueremo questa discussione notando queste divergenze”. Come il Mes anche i cosiddetti ‘coronabond’ sono strumenti che si trovano “nella cassetta degli attrezzi”: “l’Eurogruppo lavorerà su queste diverse opzioni senza escluderne nessuna. Ovviamente sappiamo che sull’uso del Mes e sui bond ci sono differenze tra gli Stati e se queste differenze non vengono superate, questi strumenti non saranno utilizzabili”. Ad affermarlo, in un’intervista alla spagnola Efe, è il Commissario Ue per l’Economia, Paol Gentiloni sottolineando che “abbiamo anche altre opzioni, tra cui il ruolo della Bce per gli investimenti che potrebbe essere rafforzato e il bilancio dell’Ue”.

11.10 – Gori: “Ospedale da campo di Bergamo pronto mercoledì”
“Ho notizia che per mercoledì sarà completato ma voglio vedere a che punto siamo”: per questo il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ha spiegato lui stesso a Rtl 102.5, ha deciso di fare una ricognizione all’ospedale da campo in allestimento in fiera. “Ci sarà un raccordo operativo con l’Ospedale Papa Giovanni ma – ha aggiunto – ci sarà anche una squadra di Emergency specializzata in cure intensive, sono arrivati trentadue operatori sanitari militari russi, sono medici e infermieri divisi in otto squadre da quattro e sono loro che completeranno lo staff di questo luogo fondamentale per noi che serve a dare sollievo alle strutture ospedaliere che sono al limite delle loro possibilità”.

11.05 – Inpgi: “42 milioni a sostegno dei giornalisti autonomi”
Un “quadro di tutele quanto più ampio possibile”, con “un impegno quantificabile in circa 42 milioni di euro” per fronteggiare le ripercussioni dell’emergenza da Covid-19 su chi svolge la professione giornalistica in forma autonoma. Lo annuncia l’Inpgi, l’Istituto previdenziale dei giornalisti. Agli iscritti alla gestione separata la Cassa fa sapere d’aver “previsto l’erogazione di un assegno ‘una tantum’, dell’importo pari a 500 euro” per coloro che, “nell’ultimo triennio, abbiano conseguito un reddito compreso tra 2.100 euro e 30.000 euro e che abbiano registrato, nel trimestre marzo-maggio 2020, un calo dei compensi di almeno il 33%, rispetto a quelli dell’ultimo trimestre (ottobre – dicembre) del 2019”. La misura, coperta con “i residui dello stanziamento per l’attuazione del programma di assistenza sanitaria integrativa avviato con la Casagit”, può esser richiesta usando il modulo online su www.inpginotizie.it.

11.00 – Intera famiglia stroncata dal coronavirus a Voghera
Una intera famiglia è stata falcidiata dal Coronavirus a Voghera. Lo riporta la Provincia Pavese. Prima sono morti i due figli di 54 e 46 anni, Daniele e Claudio Bertucci, che per il Coronavirus erano stati ricoverati all’ospedale di Voghera. Ieri è toccato al papà Alfredo Bertucci, 86 anni, storico fabbro della cittadina in provincia di Pavia, mentre la moglie è ricoverata in gravi condizioni.

10.50 – Evade da quarantena, bloccata in aeroporto a Fiumicino
Era soggetta a quarantena, poiché entrata in contatto con una o più persone positive al coronavirus, e si è allontanata dalla zona di Rieti. E’ stata bloccata dalla polizia, che nel frattempo aveva ricevuto la segnalazione del suo allontanamento dalla Questura di Rieti, questa mattina, all’aeroporto di Fiumicino, prima di effettuare il check-in e dove era intenzionata a partire per gli Stati Uniti, dopo aver regolarmente acquistato un biglietto per il volo Az 608 diretto a New York. Protagonista dell’episodio una cittadina straniera, probabilmente a quanto si è appreso di origine statunitense. Allo scalo romano, al Terminal 3, la donna è stata subito isolata in un’area resa non accessibile, per le verifiche e gli accertamenti da protocollo. E’ intervenuta la Sanità Aerea. Nel frattempo, da parte di Adr, è scattata subito la procedura di sanificazione dei luoghi dove è scattato l’isolamento. Si è in attesa dei provvedimenti da parte delle Autorità preposte.

10.45 – Conte: “Scuole chiuse oltre il 3 aprile”
“Possiamo già dire che, come anticipato dal ministro Azzolina, la sospensione delle attività scolastiche proseguirà anche dopo il 3 aprile. Queste settimane di emergenza ci hanno mostrato quanto sia irrinunciabile l’impulso alla trasformazione digitale del paese. Con il decreto Cura Italia abbiamo stanziato 85 milioni per potenziare la didattica a distanza, soprattutto a beneficio degli studenti meno abbienti. Inoltre, abbiamo appena sbloccato 200 milioni di finanziamenti da parte del comitato per la diffusione della Banda ultra-larga”, ha spiegato ancora il premier a Il Sole 24 Ore.

10.30 – Conte: “Ridurremo le restrizioni fino alla loro completa eliminazione, ma al momento è prematuro fare previsioni”
“Al momento è prematuro fare previsioni. Ma ci auguriamo di poter tornare quanto prima alla normalità: ridurremo le restrizioni fino alla loro completa eliminazione ma lo faremo gradualmente per evitare che gli sforzi fin qui compiuti siano vani”. Così ha detto il premier Giuseppe Conte in un’intervista a Il Sole 24 Ore.

10.15 – Di Maio: “Eurobond occasione per Europa, serve fare debito per investimenti”
“Gli Eurobond sono una grande occasione per l’Europa di dimostrare che sa reagire a una crisi come questa. E’ vero che oggi tutti dobbiamo condividere dei rischi con gli Eurobond, ma potremo anche condividere delle grandi opportunità domani”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso di una intervista a Euronews sottolineando come “ora è importante vedere tutte le forze politiche, anche quelle che magari erano state tentate dall’uscita dall’Unione europea, chiedere oggi tutte insieme gli Eurobond”.”In momenti di guerra, perché l’Italia in questo momento si sente in guerra contro un nemico invisibile che è il virus, ai Paesi serve fare debito per fare investimenti”, ha aggiunto, precisando che “la creazione di quel debito deve essere sostenuta dalla Banca centrale europea. “La sospensione del Patto di stabilità deve necessariamente prevedere, allo stesso tempo, un sostegno della Banca centrale europea sui titoli di stato. Noi vogliamo che si segua anche quella ricetta che ha indicato in questi giorni Mario Draghi”, ha concluso.

10.05 – Altri due casi a Torre del Greco, 43 in totale
Sono due i nuovi casi di positività al coronavirus registrati nella giornata di ieri a Torre del Greco (Napoli). A darne notizia è il Centro operativo comunale presieduto dal sindaco Giovanni Palomba e riunito in seduta permanente per il ventiduesimo giorno consecutivo a Palazzo Baronale. Sale così a 43 il numero dei cittadini torresi positivi certificati dalla Asl Napoli 3 Sud, al netto dei decessi registrati negli ultimi giorni. Restano 20 le persone ospedalizzate mentre salgono a 23 i soggetti in isolamento presso la propria abitazione.

10.00 – Il viceministro Castelli: “Ora reddito di emergenza per tutti”
“Ora reddito di emergenza per tutti. Servono 100 miliardi per ricostruire”: lo dice, in una intervista alla Stampa, Laura Castelli, viceministro all’Economia.
“Garantire reddito a tutti – spiega sulle priorità Castelli -, con uno strumento facile da usare. Su questo c’è accordo con l’opposizione. Chiamiamolo reddito di emergenza, o reddito straordinario. Varrà finché non rientreremo alla normalità. Stiamo pensando di semplificare le procedure di accesso al reddito di cittadinanza, allargandolo a chi non ce l’ha, e senza le condizioni previste”. Su cifre e tempi, la ministra si tiene cauta: “Ne stiamo parlando, anche con l’opposizione: il prima possibile e la cifra sarà dignitosa”. “Forse è lui che è diventato un nostro fan – aggiunge alludendo a Mario Draghi -: è grazie al M5S che abbiamo un welfare e delle garanzie sociali che, mentre il Paese si ferma, aiutano a evitare pericolosi conflitti sociali”

09. 45 – Sequestrate a Gioia Tauro 19 tonnellate di materiale sanitario per consegnarle alla Protezione Civile
I funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Gioia Tauro (Reggio Calabria), insieme ai militari della guardia di finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria operanti nel porto, hanno intercettato due importanti carichi di materiale medico e sanitario, per un totale di 19 tonnellate, contenenti 364.200 paia di guanti sterili per uso chirurgico provenienti dalla Malesia e 9.720 dispositivi endotracheali, provenienti dalla Cina, utilizzati per l’intubazione di pazienti con difficoltà respiratorie. Tenuto conto di quanto disposto dal Commissario straordinario Covid-19, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha requisito la merce, per la consegna al Dipartimento della Protezione civile.

09.30 – Tra le vittime anche un maresciallo dei carabinieri di 56 anni
È morto questa mattina, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Asti, il maresciallo Mario D’Orfeo, comandante della stazione dei carabinieri di Villanova d’Asti. Era stato ricoverato pochi giorni fa, per alcune complicanze legate al coronavirus. Nella notte le sue condizioni si sono aggravate. Avrebbe compiuto 56 anni il primo maggio. Si era arruolato nel 1983 ed era in servizio alla Compagnia di Villanova dal 2015.

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