E’ assolutamente fondamentale stare a casa, perché l’unico modo per fermare il contagio è evitare che questo virus si diffonda. Rimanere isolati da altre persone ed evitare i contatti è il primo modo per evitare la diffusione del coronavirus“. Sono le parole pronunciate a “Non è l’arena” (La7) da Nicola Sgarbi, il medico dell’Ospedale Civile di Modena reso celebre da un selfie che lo ritrae col volto segnato da 13 ore di lavoro in terapia intensiva.

“Ho appena finito il mio turno durato 12 ore – spiega il medico – La mascherina sulla faccia lascia un po’ di segni. La paura? E’ un sentimento che è normale in queste situazioni. Lavorare in terapia intensiva genera tante emozioni, ma, nel momento in cui lavori, puoi dare spazio a queste emozioni. Queste, in realtà, ti assalgono prima e dopo. La paura di fronte ad un nemico nuovo per tutti ovviamente c’è, ma è un sentimento che per forza deve esserci”.

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