I numeri del coronavirus continuano a crescere (secondo l’Afp sono 7mila i morti dall’inizio dell’epidemia) e costringono i governi mondiali a misure ancora più stringenti. La Commissione europea prova ad arginare il contagio e, allo stesso tempo, la tentazione di diversi Stati membri all’isolamento proponendo la chiusura dei suoi confini esterni. Dall’altra parte dell’Oceano, Donald Trump ammette per la prima volta che “la situazione non è sotto controllo” e che l’economia statunitense potrebbe anche andare in recessione. Spagna, Germania e Francia continuano a veder crescere i contagi, così anche Parigi e Berlino annunciano misure più restrittive per evitare di mettere in ginocchio il Paese.

La Svizzera dichiara lo stato di emergenza fino al 19 aprile e potranno restare aperti solo gli esercizi commerciali di prima necessità. Stessa cosa fa la Finlandia. Zurigo ha deciso anche di chiudere altri cinque valichi al confine con l’Italia, si tratta di Arogno, Brusino, Pizzamiglio, Camedo e Fornasette.

L’Ue si isola: “Chiudere lo spazio Schengen”
È la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in seguito anche alle azioni unilaterali dei singoli Stati, a proporre la chiusura dei confini esterni dell’Ue. “Ho informato i leader del G7 che ho proposto di introdurre una restrizione temporanea per tutti i viaggi non essenziali verso l’Ue. La restrizione è prevista per trenta giorni, da prolungare se necessario”, ha dichiarato la presidente della Commissione. Proposta che, però, dovrà essere approvata dai singoli Stati membri che formano il Consiglio europeo. Visto che fino al 31 dicembre è in corso la fase di transizione per la Brexit, la presidente della Commissione ha specificato che “i cittadini del Regno Unito sono cittadini dell’Ue e quindi non ci saranno restrizioni per loro per viaggiare verso il continente”.

Bruxelles precisa però che il Covid-19 “è già in tutti gli Stati membri, perciò chiudere le frontiere (interne) non è necessariamente il modo migliore di garantire” un ulteriore contenimento dell’epidemia. Secondo i trattati, comunque, i controlli possono essere ripristinati, ma gli Stati “devono notificarlo come previsto dal Codice delle frontiere Schengen”.

Ma nonostante le sue parole, sono otto gli Stati Ue, ai quali si aggiunge la Svizzera, che hanno notificato la loro decisione di chiudere le frontiere interne: Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, Germania e Spagna.

La giravolta di Trump: da “nessuna emergenza” a “situazione non è sotto controllo”
Alla fine anche Donald Trump ha dovuto assumere un atteggiamento più prudente nei confronti della pandemia. Mentre nel paese sono stati superati i 4mila contagi e le vittime sono almeno 70, il presidente ha ipotizzato che l’economia americana potrebbe andare verso una recessione. Il tycoon ha poi aggiunto che “la situazione non è sotto controllo” e che la pandemia può finire negli Stati Uniti “a luglio o agosto, ma dobbiamo fare un ottimo lavoro”: “Se gli americani saranno uniti nel seguire le linee guida contro l’epidemia sconfiggeremo il virus tutti insieme e festeggeremo”, ha aggiunto.

Secondo Politico, la Casa Bianca è pronta a varare un piano di aiuti economici da 800 miliardi di dollari per combattere la battaglia contro il coronavirus. Tra le priorità il rinvio del pagamento delle tasse, prestiti agevolati o pagamenti diretti alle compagnie aeree, all’industria dell’ospitalità e alle piccole e medie imprese colpite dall’emergenza.

Anche Jerome Adams, il chirurgo generale Usa, ossia il capo esecutivo dello United States Public Health Service Commissioned Corps e il portavoce delle questioni di salute pubblica all’interno del governo federale, non ha parlato di un quadro positivo nel paese: “Siamo ad un punto di flessione critico, siamo dove l’Italia era due settimane fa in termini di numeri. Se si guarda alle proiezioni, ci sono tutte le possibilità di diventare come l’Italia”, ha detto a Fox News.

Intanto i singoli Stati corrono ai ripari. La città di San Francisco ha ordinato ai residenti di gran parte della regione della Baia di restare a casa per le prossime tre settimane e il più possibile lontano dalle altre persone. In New Jersey è scattato il coprifuoco: il governatore Phil Murphy ha annunciato che in tutto lo Stato non sarà permesso girare dalle 8 di sera alle 5 del mattino. Nello Stato di New York, invece, sono vietati gli assembramenti con oltre 50 persone.

Merkel: “Chiusi i luoghi di ritrovo, sconsigliati gli spostamenti”
Angela Merkel
ha dichiarato che “il numero dei contagiati dal coronavirus in Germania sale” e che per questo il Bund e i Laender hanno varato “misure più dure”. Si tratta di “provvedimenti straordinari” per ridurre i contatti sociali, che vengono presi per la prima volta e che sono “necessari”. Per il rispetto delle nuove regole “ci saranno dei controlli” che spettano alle amministrazioni, ha continuato: “Le misure cambieranno la nostra quotidianità. Speriamo di tornare presto alla normalità ma i parametri sono quelli suggeriti dagli scienziati. E dai numeri dei casi di contagio”.

La Cancelliera ha poi elencato tutte le novità in materia di commercio, turismo, tempo libero, esortando i connazionali a non recarsi in viaggio all’estero o anche all’interno del paese, ha descritto restrizioni e chiusure per una serie di luoghi di ritrovo, dai bar, alle discoteche, ai musei, ai teatri, ai parchi, alle palestre.

Merkel ha poi parlato della gestione dell’emergenza a livello europeo, dicendo che le misure di coordinamento tra gli Stati membri non funzionano ancora come ci si sarebbe augurato. La cancelliera si augura che dopo la crisi del coronavirus l’Europa possa tornare ad avere una Schengen senza controlli.

Francia Emmanuel Macron annuncia serrata come in Italia: “Per almeno 15 giorni si potrà uscire solo per lavoro o fare la spesa. Siamo in guerra”.

Spagna – Mille contagi in più in 24 ore. In tutto 309 morti e 9.191 infettati. La metà dei casi si registra a Madrid, dove il 40% degli ammalati è stato ricoverato. La letalità si mantiene ad un tasso del 3%, ha detto Fernando Simon, direttore del Centro di coordinamento delle emergenze sanitarie, dopo aver partecipato al comitato sulla gestione della pandemia che si è svolto nella sede del governo spagnolo. Simon prevede una crescita dell’epidemia nei prossimi dieci giorni. Il capo del governo locale dei Paesi Baschi, Inigo Urkullu, ha deciso, d’accordo con tutti gli altri partiti, di rinviare le elezioni amministrative previste il 5 aprile in questa regione.

Germania – La Baviera ha dichiarato lo stato di calamità, “e questo vale da subito” ha detto il presidente Markus Soeder a Monaco. Il Land ha sospeso il vincolo del freno al debito, per contrastare al meglio l’impatto del coronavirus sull’economia e mette a disposizione 10 miliardi di fondi, per contrastare l’impatto: “Non lasciamo nessuno da solo”.

Gran BretagnaLa svolta di Johnson: “Evitate pub e altri luoghi di ritrovo. Stop a tutti i viaggi non necessari”.

Cina – L’onda dell’emergenza coronavirus si allarga sempre più, ma non in Cina: sono “solo” 14 le nuove vittime nel Paese, tutte decedute nella provincia di Hubei, dove si trova Wuhan – la prima città focolaio – in cui però sono stati “solo” sedici i nuovi casi di infezione confermati.

Dopo aver offerto sostegno, tra gli altri, a Italia e Stati Uniti, il governo di Pechino si è reso disponibile anche a dare rifornimenti medico-sanitari in Spagna ed aprire canali commerciali che consentano il trasferimento urgente di strumenti e materiale utili alla lotta contro la diffusione del coronavirus.

Paesi Bassi – Quattro decessi e 278 nuovi contagi. Questi i numeri del nuovo bollettino quotidiano sull’epidemia di coronavirus nei Paesi Bassi pubblicato dalle autorità sanitarie. Il numero totale dei casi positivi sale così a 1.413, mentre i morti sono 24.

Croazia – Da ieri sera sono stati confermati altri sette contagi con il totale che sale a 56. Poco più di quattromila persone sono sotto osservazione sanitaria, la maggior parte perché hanno avuto contatti con persone risultate positive. Finora non ci sono stati decessi, con la maggior parte dei malati che presenta sintomi lievi. Da oggi sono chiuse le scuole di ogni ordine e grado e le università.

Canada – Il Canada ha deciso la chiusura delle frontiere per i non canadesi ad eccezione che per i cittadini Usa “per il momento”. Lo ha comunicato il primo ministro Justin Trudeau.

Russia – Dal 21 marzo al 12 aprile tutte le scuole di Mosca saranno chiuse. Lo ha detto il sindaco della capitale Sergey Sobyanin sul suo sito.

Iran – È morto l’ayatollah Hashem Bathaei, 78 anni, membro dell’Assemblea degli Esperti, l’organo della Repubblica islamica che elegge la Guida Suprema. Per Teheran sono 14mila i casi confermati di coronavirus ed oltre 700 morti.

Turchia – Il ministero dell’Interno ha annunciato che a partire da mezzanotte saranno sbarrati gli ingressi di cinema, teatri, sale concerti, centri espositivi, bar, piscine e hamam e gli altri luoghi chiusi destinati ad attività ricreative e sportive per bambini. Restano per il momento aperti ma con alcune limitazioni ristoranti e centri commerciali. Le nuove misure si aggiungono alle restrizioni già annunciate, tra cui la sospensione delle preghiere collettive nelle 90 mila moschee del Paese.

Malesia – La Malesia ha annunciato due settimane di blocco del Paese. Il primo ministro Muhyiddini Yassin ha spiegato che saranno chiusi sino al 31 marzo scuole, imprese, uffici governativi, istituzioni religiose. Vietati i viaggi dentro e fuori il Paese. Solo i servizi essenziali, come supermercati, banche, stazioni di rifornimento di carburante, farmacie, resteranno aperti.

Filippine – Il presidente Rodrigo Duterte ha ordinato ai circa 60 milioni di abitanti di Luzon, la principale isola del Paese, dove si trova la città metropolitana di Manila, di rimanere chiusi nelle proprie abitazioni per un mese, dopo che qualche giorno fa era stato ordinato il lockdown della capitale. I trasporti pubblici vengono sospesi, così come le attività lavorative nel settore pubblico e privato, con l’eccezione dei servizi essenziali. “Tutti rimarranno a casa e lasceranno le proprie abitazioni solo per acquistare cibo, medicinali e latri generi di prima necessità per la sopravvivenza”, ha affermato Duterte in un messaggio televisivo.

Brasile – Il numero di contagiati è salito a 200, tra sabato e domenica, una crescita di oltre il 70%, soprattutto a San Paolo e Rio de Janeiro. I casi sospetti sono invece 1.913. E sono 11 i positivi al test del coronavirus tra i membri della delegazione che ha accompagnato il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, nel suo viaggio della scorsa settimana in Florida: lo rendono noto i media brasiliani. Secondo il Gabinetto per la sicurezza istituzionale della Presidenza della Repubblica (Gsi), l’intero gruppo di contagiati – che include addetti alla sicurezza, alla comunicazione e al cerimoniale – aveva già “optato per un regime di auto-isolamento” da quando erano rientrati in Brasile. Tutti sono ancora asintomatici, viene precisato, “e rispetteranno l’isolamento raccomandato di 14 giorni nelle loro case”, ha affermato il Gsi in una nota.

Cile – Il presidente cileno Sebastian Piñera ha annunciato che le frontiere del Paese saranno chiuse a partire da mercoledì a fronte dei crescenti casi di coronavirus nel paese, raddoppiati nelle ultime 24 ore, da 75 a 155. La chiusura riguarda solo le persone e non l’ingresso e l’uscita delle merci, ha precisato il capo dello stato.

Australia occidentale – Ha deciso di congelare il pagamento delle bollette, dei trasporti e delle assicurazioni su auto e moto “almeno fino a luglio 2021”. Per le autorità locali si tratta di una spesa di 402 milioni di dollari. Saranno stanziati inoltre 114 milioni di dollari per aiutare le piccole e medie imprese.

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