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Coronavirus, a Mauritius vietato lo sbarco a passeggeri lombardi e veneti: rimpatriano in 40

Erano a bordo del volo Alitalia AZ 772, decollato da Fiumicino alle 21.40 di domenica 23 febbraio e atterrato alle 10:45 locali (le 7:45 in Italia). Soltanto una volta arrivati, le autorità locali hanno comunicato che poteva scendere dal velivolo soltanto chi non proveniva dalle aree del contagio. L'alternativa era la quarantena
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Sono arrivati all’aeroporto di Mauritius da Roma sul volo Alitalia AZ 772: ma i 212 passeggeri a bordo – e i 12 membri dell’equipaggio – sono stati bloccati subito dopo lo sbarco. E le autorità locali hanno stabilito che gli unici italiani che potevano sbarcare non dovevano provenire da Lombardia e Veneto, regioni in cui si sono verificati contagi da coronavirus. Per loro quindi, 40 persone, è stato disposto il rimpatrio. L’alternativa era infatti quella di essere messi in quarantena.

“In base a disposizioni delle autorità di Mauritius, non trasmesse alla compagnia prima dell’arrivo del volo, lo sbarco di 40 persone originanti da Lombardia e Veneto sarebbe stato condizionato a una messa in quarantena locale – ha fatto sapere Alitalia in una nota -. Su richiesta degli stessi, ed in costante coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, Alitalia ne sta predisponendo il rientro immediato, nonostante nessuno di loro abbia dichiarato sintomi di qualsivoglia malessere”. Il volo era decollato da Fiumicino alle ore 21:40 di domenica 23 febbraio ed è regolarmente atterrato all’aeroporto di Mauritius alle ore 10:45 locali (le 7:45 in Italia). Alitalia ha immediatamente coinvolto le Autorità competenti al fine di chiarire l’eventuale sussistenza di limitazioni alla mobilità dei cittadini italiani non sottoposti ad alcuna delle restrizioni vigenti.

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