Anche gli arbitri, nel loro piccolo, si incazzano. Talvolta troppo: parte da un direttore di gara che (pare) abbia deciso di farsi giustizia da solo picchiando un calciatore questo appuntamento con Domeniche Bestiali. Un caso eclatante, se si considera che solitamente e nel 99 per cento dei casi sono i “fischietti” ad essere bistrattati e tormentati sui campi di provincia. E infatti anche in questa rubrica, a parte “l’inversione iniziale” abbiamo un giocatore che tenta addirittura di derubare l’arbitro, un tifoso che ruba e basta e uno sputatore seriale.

CAPATE E FISCHIETTO: ARBITRO PERFETTO – Un daspo di un anno per aver tirato una testata in volto al portiere. Questa volta è l’arbitro a finire tra i cattivi: addirittura finendo “daspato” dal questore. È accaduto nelle Marche dopo un match di seconda categoria tra Borgo Mogliano e Montottone Grottese: dopo essere stato espulso il portiere 38enne ha raggiunto l’arbitro per chiedere spiegazioni. Il fischietto, un 31enne, gli ha tirato una testata in pieno volto costringendolo ad andare all’ospedale. Versione confermata dalla indagini avviate dal Questore ma smentita dall’arbitro attraverso il suo legale: impossibile che l’arbitro abbia tirato una testata al portiere perché tra i due c’è una differenza di altezza di almeno 20 centimetri…Per ora il fischietto è appiedato: dovesse tornare ad arbitrare, nel dubbio è meglio evitare di contestare i suoi cartellini, non si sa mai.

IL CRONOMETRO NO, NON L’AVEVO CONSIDERATO – Al giorno d’oggi, con stili di vita frenetici e stressanti, è noto che la merce più preziosa è il tempo. Ne sa qualcosa Marco Vertugno del Kl Petrusa, prima categoria piemontese, che è stato squalificato per sei gare. Perché? Voleva il cronometro dell’arbitro, Vertugno, e non trovando la disponibilità del direttore di gara di mostrarglielo si è molto arrabbiato: “Per condotta violenta e ingiuriosa consistente nell’aver rivolto minacce ed insulti all’arbitro e per essere venuto a contatto con lui urtandolo e cercando di guardare il cronometro con l’uso della forza”.

LADRI DI BANDIERINE – Se i cronometri diventano occasionalmente oggetto di bramosia, abbiamo avuto spesso modo di vedere come le bandierine nel calcio dilettantistico esercitano un fascino quasi perverso per i protagonisti: dai calciatori, agli allenatori, ai dirigenti, c’è chi le usa come arma, chi le lancia via, chi ne fa strumento di esultanza. Mai però erano arrivati i tentativi di furto, fino ad oggi: il Briga, società piemontese di Promozione è stato multato per 150 euro per “aver consentito ad un proprio sostenitore di raggiungere il terreno di gioco rimuovere una bandierina che delimita l’angolo poi entrarvi nel tentativo di far terminare la gara al 46º minuto del 2º tempo”.

NEL DUBBIO TI SPUTO – Uno sputatore seriale e compulsivo il tifoso del Mercogliano, squadra irpina di Prima categoria che ha fatto beccare 240 euro di multa alla società. Un tifoso che ha lo sputo come jolly in ogni situazione: l’allenatore avversario mi è antipatico? Via di saliva. Non mi fanno entrare negli spogliatoi? Si sputa a chi me lo impedisce. Questo il resoconto dell’arbitro: “Proprio sostenitore colpiva con uno sputo l’allenatore della squadra avversaria ed ancora avendo ricevuto un diniego per accedere verso gli spogliatoi, colpiva con uno sputo l’osservatore arbitrale; il tutto come da relazione del Commissario di Campo”. Pare che quando al bar lo hanno informato della cosa abbia sentenziato: “Io su questa multa ci sputo”.

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