Nicola Zingaretti contro Matteo Renzi. Che da giorni attacca il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e, solo ieri, ha minacciato di chiedere la sua sfiducia. “Se un partito presenta una mozione di sfiducia al governo di cui fa parte la risposta è nelle cose”, ha dichiarato oggi il segretario Pd. “Io credo che siano appunto parte di un insopportabile teatrino della cattiva politica di cui gli italiani non ne possono più”. Al centro della discussione la riforma della prescrizione entrata in vigore il primo gennaio scorso e per modificare la quale la maggioranza ha elaborato il lodo Conte bis. Ma proprio quella mediazione ora rischia di saltare: inizialmente pensata per essere un emendamento nel decreto Milleproroghe in discussione ora a Montecitorio, il governo ha fatto marcia indietro per problemi di ammissibilità.

La conferma è arrivata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Il piano condiviso della maggioranza era proprio quello di inserire la modifica (che prevede lo stop della prescrizione in primo grado solo in caso di condanna) e poi convocare il consiglio dei ministri per affrontare la riforma del processo penale. L’ipotesi è quella ora di presentare, sempre in cdm un ddl con il lodo Conte bis. La Lega intanto ha sottoscritto l’emendamento a firma della renziana Lucia Annibali che rinvia di un anno l’entrata in vigore della riforma sulla prescrizione. Sulla norma, inserita questa sì al Milleproroghe, il governo e i relatori hanno dato parere contrario al lodo Annibali. Il voto è atteso nel corso della seduta. “Sto lavorando senza fare la sponda a chi la vuole per alzare i toni. Vado avanti per la mia strada”, ha detto nel pomeriggio il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. “Non ho commenti da fare su queste dichiarazioni di minacce. Molestare quotidianamente i cittadini con minacce e risse e toni di un certo tipo è sbagliato. Rispetto chi lo fa ma non avrà mai in me una sponda”.

Il segretario Pd da domenica dice che l’accordo c’è e basta evitare di riaprire lo scontro ad ogni passaggio: “Nel merito della prescrizione, penso che la soluzione sia a portata di mano se c’è volontà politica. Dico basta con questo tormentone sulla prescrizione che sta facendo perdere all’Italia troppo tempo e basta perché se c’è la volontà politica la soluzione è a portata di mano. Le priorità per l’Italia sono altre, accendere l’economia, sbloccare gli investimenti, pensare alla scuola rilanciare politiche per il lavoro e la casa. La maggioranza ha molto da fare”. Contro Matteo Renzi anche il capo politico M5s Vito Crimi: “Questo è il momento di lavorare per dare processi più rapidi e giusti”, ha detto, “è questo ciò che interessa ai cittadini. Quindi basta polemiche. L’atteggiamento di Italia Viva non lo comprendiamo. Non comprendiamo se sta facendo l’opposizione al posto di Salvini, Meloni e Berlusconi. In ogni caso se vuol fare qualcosa di buono per gli italiani può mettersi a lavorare con noi per la riforma del processo penale“.

In mattinata Matteo Renzi, intervistato da Agorà su Rai3, ha ribadito la posizione di Italia viva: “Il lodo Conte è incostituzionale come spiegano gli esperti, e noi saremo conseguenti con l’impegno a non votare questa norma. Non si possono prendere in giro i cittadini e trasformarli in imputati a vita”, ha aggiunto nella convinzione che alla fine “tornerà il buon senso”. Ma ancora stamattina ha ribadito che la mozione di sfiducia a Bonafede, paventata nella giornata di ieri, non è una opzione scartata da Italia viva. “La verificheremo in base a quello che farà il ministro”.

Intanto a Montecitorio continuano i lavori delle commissioni congiunte Affari Costituzionali e Bilancio della Camera sul Milleproroghe. Da quello che si apprende dai parlamentari impegnati in commissione, il provvedimento dovrebbe approdare in Aula venerdì e non domani, come programmato in origine. I lavori dovrebbero infatti terminare giovedì pomeriggio. In mattinata non erano pervenuto alcun emendamento sulla prescrizione e sull’articolo in oggetto, l’8, si dovrebbe votare nel pomeriggio. Resta da capire dove sarà inserito il lodo Conte bis. Tra le ipotesi circolate nelle ultime ore c’è anche quella di presentare un emendamento alla proposta di legge del forzista Costa che vuole cancellare la riforma Bonafede e che approderà in Aula alla Camera il 24 febbraio prossimo. Una strada che però, fonti di governo, hanno definito “altamente improbabile” e che è stata esclusa anche da fonti di via Arenula.

In difesa di Bonafede e della sua riforma si è schierato naturalmente il Movimento 5 stelle. “Niente più giochi di Palazzo, niente più politica che difende i suoi privilegi e si guarda l’ombelico”, si legge in post sul Blog delle Stelle, “ma temi, interventi concreti e cose da realizzare oggi. Tra queste persone c’è sicuramente Alfonso Bonafede. Grazie alla sua determinazione e ostinazione da quando siamo al governo abbiamo dato al Paese la legge anti corruzione, il codice rosso, introdotto carcere per i grandi evasori e lo stop alla prescrizione. Adesso abbiamo alla portata un’altra riforma fondamentale per la giustizia: quella del sistema penale. I cittadini italiani hanno diritto a processi più brevi e alla certezza della pena. Noi andiamo avanti lungo questo percorso di civiltà, orgogliosi di quello che stiamo facendo nell’interesse della collettività. Indietro non si torna, non con noi“.

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Prescrizione, Zingaretti: “Salvini, Meloni e Berlusconi stanno zitti, perché qualcun altro sta facendo opposizione. Situazione insopportabile”

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