Gli azionisti di Air Italy, Akfed e Qatar Airways, hanno deciso all’unanimità di mettere la società in liquidazione in bonis. Lo comunica la stessa compagnia in una nota, aggiungendo che i voli fino al 25 febbraio saranno operati agli orari e nei giorni previsti da altri vettori, mentre i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente. Si chiude così in qualche anno l’era del rilancio della ex Meridiana tramite l’intervento qatariota: una operazione di cui Matteo Renzi fu a suo tempo garante e che ora si può definire fallita. “Qatar Airways era pronta, ancora una volta, a fare la propria parte nel sostenere il rilancio e la crescita della compagnia aerea, ma ciò sarebbe stato possibile esclusivamente solo con l’impegno di tutti gli azionisti“, sostiene in una nota la compagnia del Golfo che in Air Italy detiene il 49%. Il principe ismaelita Aga Kahn con Akfed detiene il 51% del pacchetto azionario.

Enrico Laghi e Franco Lagro sono stati nominati liquidatori e hanno assunto pieni poteri con efficacia immediata: ora dovranno definire in tempi brevi il piano di liquidazione. La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha convocato per domani, 12 febbraio 2020, alle ore 9.30 presso gli uffici di Porta Pia i commissari liquidatori. All’incontro saranno presenti anche la sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde, e il Presidente di Enac, Nicola Zaccheo. “La decisione della compagnia Air Italy di liquidare la società – afferma la ministra De Micheli in una nota – è gravissima e comporta ripercussioni sui viaggiatori e sul traffico aereo nel nostro Paese. Il Ministero adotterà tutte le misure possibili per garantire i diritti dei passeggeri e i collegamenti fino ad oggi coperti dalla compagnia. Vigileremo inoltre con la massima attenzione sugli impegni presi dalla società dopo l’assemblea dei soci”. Quello di Laghi, romano di 51 anni, è un nome che ritorna spesso quando si parla di situazioni complesse: già commissario straordinario di Alitalia e Ilva, si è occupato anche dal caso di Seat Pagine Gialle. Il nome di Lagro rimanda invece sopratutto al crac Parmalat, quando da partner dello studio milanese del revisore dei conti Price Waterhouse Coopers ricostruì l’assetto aziendale della società del latte per conto del commissario straordinario Enrico Bondi.

“Assistiamo alla messa in liquidazione nel totale silenzio e nell’indifferenza del ministero della Sviluppo Economico e del ministero dei Trasporti”, afferma il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito, sostenendo che i ministeri “erano stati informati da settimane attraverso le nostre denunce”. “Non permetteremo che 1.500 lavoratori vengano messi per strada nell’indifferenza di tutte le istituzioni”, aggiunge Cuscito, parlando di un “ennesimo atto predatorio da parte di imprese straniere” e augurandosi che la “giustizia italiana faccia chiarezza sulla gestione delle risorse di Air Italy”. I sindacati del settore hanno annunciato uno sciopero nazionale di 24 ore per il prossimo 25 febbraio: “Ne seguiranno altri se la situazione non dovesse migliorare”, promette Cuscito. L’Anpav chiede l’intervento del Governo: “Dovrà chiedere il conto alla proprietà” per “una crisi aziendale che è soprattutto frutto di ripetute scelte manageriali errate” e dovrà adottare “misure straordinarie a sostegno degli oltre mille dipendenti”, scrive l’associazione professionale degli assistenti di volo. Anche l’Associazione nazionale Piloti chiede al governo di attuare un piano concreto di rilancio“.

Rimasta sotto traccia per alcune settimane ed esplosa all’improvviso lunedì sera, in seguito alle denunce pubbliche delle organizzazioni sindacali di categoria, la crisi di Air Italy è stata dunque ufficializzata tra Milano e Doha in un’assemblea dei soci dall’esito drammatico: chiuso il 2019 con una perdita di 200 milioni di euro, la società è stata messa in liquidazione. Per il sistema italiano del trasporto aereo significa la perdita di circa 1500 posti di lavoro tra Olbia, dove la compagnia ha sede dal 1963 pur con vari riassetti, e Milano Malpensa, base operativa strategica per le mire internazionali della società. La compagnia fu fondata dall’Aga Kahn 57 anni fa, nel marzo 1963, con il nome di Alisarda. Nel 1991 divenne Meridiana. Poi l’intervento da Doha di Qatar Airways per rilanciare la società, con un progetto industriale che prevedeva una flotta da 50 velivoli, 1.500 assunzioni, 10 milioni di passeggeri e pure profitti entro cinque anni. Promesse diventate presto miraggio.

La lettera ai dipendenti: “Da oggi fermo tecnico dei voli”
“Per motivi di sicurezza e a tutela sia degli equipaggi che di tutti i passeggeri, a partire da oggi è in atto il fermo tecnico dei voli. È in corso di attuazione un piano volto alla riprotezione dei passeggeri. È stata senza dubbio una scelta difficile presa congiuntamente dagli azionisti”, scrive il presidente di Air Italy, Roberto Spada, in una lettera indirizzata ai dipendenti della compagnia aerea. “A causa del perdurare delle difficili e strutturali condizioni di mercato nelle quali la compagnia sta operando – aggiunge Spada – non sussistono più le condizioni per il prosieguo delle attività dell’azienda”. I liquidatori Laghi e Lagro, spiega il presidente di Air Italy, “avranno il mandato di far fronte a tutte le passività sin qui maturate e fra queste, ovviamente, quelle maturate e che matureranno verso i dipendenti”. “Dal momento dell’insediamento sarà loro cura aggiornarvi su quanto decideranno di definire nel piano di liquidazione”, conclude Spada.

I sindacati proclamano uno sciopero di 24 ore per il 25 febbraio
I sindacati rispondono proclamando una terza azione di sciopero nazionale di 24 ore per il 25 febbraio, dalle ore 00.01 alle ore 24.00 per tutto il personale dipendente delle società-compagnie del settore trasporto aereo. Ad annunciarlo in una nota congiunta sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo. “Da ormai troppo tempo le organizzazioni sindacali – si legge nella nota- richiedono inascoltate un tavolo di lavoro ministeriale ed una cabina di regia che abbia la finalità di riscrivere le regole del Settore. Riteniamo infatti e lo abbiamo più volte sostenuto in ogni momento istituzionale di confronto che l’obiettivo principale ed ineludibile sia quello di porre fine alle cause ed agli effetti delle azioni di dumping industriale e contrattuale che hanno generato inaccettabili asimmetrie competitive”. Una prima azione di sciopero nazionale di quattro ore era stata proclamata lo scorso 26 luglio e una seconda il 25 novembre 2019.

Annullato il tavolo di crisi al Mise
Il governo ha provato a intervenire in extremis, con la ministra dei Trasporti Paola De Micheli che ha chiesto un incontro urgente con Air Italy invitando la società a sospendere ogni decisione in merito alla possibile liquidazione. “Non è accettabile la decisione di liquidare un’azienda di tali dimensioni senza informare prima il Governo e senza valutare seriamente eventuali alternative, pertanto – ha dichiaratola ministra – mi aspetto che Air Italy sospenda la deliberazione fino all’incontro che possiamo già calendarizzare a partire dalle prossime ore”. La notizia ufficiale della messa in liquidazione di Air Italy ha provocato però l’annullamento del tavolo previsto domani al Mise sulla crisi della compagnia.

La nota di Qatar Airways: “Pronti a fare nostra parte, ma serviva ok di tutti i soci”
Fin dall’acquisizione effettuata il 28 settembre 2017 di una quota di minoranza in Air Italy, abbiamo “creduto fortemente – è scritto nella nota di Qatar Airways – nella compagnia e nel suo potenziale, supportando il business plan proposto dal management che avesse l’obiettivo di incrementare la crescita di Air Italy e la creazione di posti di lavoro, con l’aggiunta di nuove rotte di lungo raggio e un forte miglioramento dei servizi in volo”. Qatar Airways ha “costantemente fornito ad Air Italy tutto il supporto possibile, dall’apporto di aeromobili – prosegue – provenienti dalla propria flotta all’ordine di ulteriori aeromobili per Air Italy, supportando le decisioni del management e iniettando capitali e investimenti così come richiesto e consentito. Alla luce del mutevole contesto competitivo e delle condizioni di mercato sempre più difficili che incidono gravemente sul settore del trasporto aereo, abbiamo sempre ribadito l’impegno, come azionista di minoranza, nel continuare a investire nell’azienda per creare valore per l’Italia e i viaggiatori e supportare Air Italy e i suoi dipendenti – perché per Qatar Airways l’attenzione per i dipendenti è la priorità nella sua ricerca dell’eccellenza -, così come per le comunità locali e le altre parti interessate”.

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