In questo inizio 2020 BMW presenta al pubblico la X6 completamente rinnovata. Il Sac, che per la casa tedesca è acronimo di “Sport Activity Coupé”, è stato riprogettato sulla nuova piattaforma modulare Clar condivisa già da X5 ed X7. Fin dalla sua introduzione sul mercato, nel 2007, non sono mancati gli scetticismi per questa vettura dal sapore off-road, che strizza l’occhio alla sportività, con una dinamica di guida e una linea fortemente caratterizzate. Le critiche, però, sono sempre state messe a tacere da un successo di mercato importante che, anche grazie alla X6, ha permesso alla gamma delle sport utility di BMW di conquistare, nel 2019, quasi il 50% delle vendite del marchio in Italia.

Sicuramente, parte del gradimento è dovuto al design, caratterizzato da un profilo estremamente affusolato che, in questa nuova versione, si presenta allungato di 2,6 cm (la lunghezza totale è di 493 cm), abbassato di 0,6 cm (1,7 m di altezza) e accompagnato da un allargamento complessivo di 1,5 cm (per una larghezza complessiva di 2 metri). Questa modifica ai volumi fa sembrare X6 ancora più “piantata a terra”. Tanto che i generosi cerchi da 21”, di serie negli allestimenti M delle versioni M50i ed M50d, sono perfettamente proporzionati alla carrozzeria.

Il rinnovamento estetico passa, inoltre, per la nuova calandra a doppio rene, ulteriormente ingrandita secondo il trend degli ultimi anni: addirittura può essere anche retroilluminata se il cliente lo desidera. Un dettaglio abbastanza vistoso a dire il vero, probabilmente, figlio del gusto Usa, dove vengono prodotte anche X3, X4, X5 ed X7.

Nuovi anche i gruppi ottici anteriori, per i quali sono ora disponibili gli abbaglianti con sistema laser, che permette di illuminare la strada fino a 500 metri di distanza. Anche la linea dei fanali posteriori è stata rivista e riprende la forma a L, tipica degli ultimi modelli BMW. Rimane ampia la possibilità di personalizzazione estetica, con cerchi di lega da 19 a 22 pollici ed allestimenti “MSport” e “xLine” . Al secondo, più focalizzato sull’utilizzo in fuoristrada leggero, vengono associate delle protezioni aggiuntive nella parte bassa di paraurti e minigonne.

Quanto agli accessori, sono disponibili due setup di sospensioni ben distinti, entrambi a pagamento: uno più votato alla dinamica (Adaptive M suspension Professional), che include il sistema a quattro ruote sterzanti e le barre antirollio attive; ed uno più indirizzato all’offroad ed al confort di marcia (incluso nell’xOffroad Package), con gruppo molla-ammortizzatore ad aria e regolazione dell’altezza (fino ad 8 cm di escursione). Di serie sono presenti le sospensioni a controllo elettronico dello smorzamento. Il tutto sempre associato alla trazione xDrive con ripartizione elettronica della coppia motrice tra anteriore e posteriore (fino al 100% al posteriore) e cambio automatico a 8 rapporti.

Le motorizzazioni disponibili al lancio sono due benzina, un sei cilindri in linea biturbo (40i) da 340 Cv di potenza e 450 Nm di coppia e un V8 turbo (M50i) da 530 Cv e 750 Nm, e due turbodiesel, un sei cilindri in linea (40d) da 265 Cv e 620 Nm, proposto in una più potente edizione quadriturbo (M50d) da 400 Cv e 760 Nm di coppia. Queste unità propulsive riescono a muovere i 2.200 kg della vettura con estrema scioltezza e con prestazioni di tutto riguardo che, nel caso della motorizzazione di punta a benzina, garantiscono uno 0-100 km/h in 4,3 secondi.

Per toccare con mano il prodotto, siamo andati a provarla a Livigno (Sondrio) in condizioni estremamente difficili: dalla strada innevata al ghiacciodromo, una pista completamente ricoperta di ghiaccio. Salendo a bordo, l’impostazione sportiva della seduta e il family feeling con le altre BMW non tradiscono: i due display da 12,3 pollici – uno per il sistema di intrattenimento e uno per la strumentazione di guida – sono ben posizionati e chiari da interpretare.

Gli interni in pelle, di serie, sono piacevoli e ben rifiniti. Come ci si aspetta da una vettura di questo livello, le personalizzazioni sono tante e di tutti i tipi, dal porta bevande con sistema di riscaldamento/raffreddamento al sistema Hi-Fi Bowers & Wilkins da 20 altoparlanti e 1500 watt di potenza. Ci si aspetterebbe, però, che fosse proposta di serie anche la ricarica wireless per dispositivi mobili, a pagamento, seppur le innumerevoli prese Usb siano in gradi di sopperire a questa mancanza.

Quando si spinge il pulsante d’accensione della versione M50d, il sistema di scarico dal sound sportivo (soprattutto nel caso si opti per quello M Sport) fa percepire che sotto il cofano si cela un gioiello della meccanica. La vettura risulta reattiva e i comandi sono immediati: il sei cilindri quadriturbo spinge con vigorosità e l’erogazione è piena sin dai bassissimi giri (la coppia massima di 760 Nm è disponibile già a 2.000 giri/min).

La generosa gommatura ed i pneumatici invernali permettono di spostarsi agilmente anche sui percorsi innevati e, pur spingendo a fondo sul gas, è difficile mettere in crisi la trazione xDrive: in rettilineo, addirittura, si fatica a innestare il pattinamento sul fondo innevato. Ci sono, poi, i sistemi elettronici che sorvegliano e garantiscono la sicurezza del conducente. Disattivando totalmente i controlli di stabilità e trazione, la sola ripartizione elettronica della coppia motrice riesce ad aiutare il guidatore e indirizzare quasi autonomamente la vettura fra le curve: è un sistema efficace e performante, anche se necessita di un breve tirocinio per essere interpretato al meglio. Questo perché permette anche ai guidatori meno esperti di mantenere un elevato controllo sulla direzionalità, mentre i più smaliziati potrebbero dover riadattare i propri parametri di guida per sfruttare al meglio la sua logica di funzionamento. Sorprendenti inoltre la fermezza e il contemporaneo confort garantito dalle sospensioni, persino in configurazione MSport.

Una nota da tener presente sull’abitabilità posteriore è che, a causa della silhouette, viene sacrificato leggermente lo spazio in altezza a disposizione dei passeggeri. D’altro canto, questo modello si sceglie per la sua linea e la sua unicità. Unicità che si ritrova anche nel listino, con l’allestimento base della versione Business, dedicata alle flotte aziendali, 30d proposta a 80.700€ per arrivare ai 107.300€ della più prestante M50i. I prezzi impiegano poco a lievitare grazie agli accessori più esclusivi come il tetto panoramico (2.900€), il sopracitato impianto Bowers & Wilkins (5.650€) o le sospensioni autolivellanti (2.150€).

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