Il mondo FQ

Assalto a portavalori sulla A1, barriere di auto bruciate e chiodi sull’asfalto: il furgone blindato si è rifugiato in un autogrill

Il commando, secondo le prime ricostruzioni, era composto da 15 persone a bordo di sei auto che sono state ritrovate incendiate vicino a Salerano sul Lambro, nel Lodigiano. Il colpo - al quale avrebbero partecipato 15 rapinatori - è fallito grazie alla prontezza dei vigilantes, che durante la prima fase dell'imboscata sono riusciti a infilarsi in un autogrill
Assalto a portavalori sulla A1, barriere di auto bruciate e chiodi sull’asfalto: il furgone blindato si è rifugiato in un autogrill
Icona dei commenti Commenti

Sei auto incendiate e chiodi sull’asfalto dell’autostrada A1 per sbarrare la strada, coperti dal buio della notte, a un portavalori che trasportava milioni di euro. Ma il colpo è fallito, grazie alla prontezza dei vigilantes che si trovavano a bordo del mezzo della ditta Battistolli. Avrebbe agito con una batteria numerosa, composta da almeno 15 rapinatori su 6 auto, il commando che attorno alle 23 di martedì, alle porte di Milano, ha tentato l’assalto al portavalori, che è però riuscito a rifugiarsi in un autogrill. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, che hanno spento gli incendi, e la scientifica della Polizia di Stato. Le sei automobili che sarebbero state utilizzate dagli assalitori sono state ritrovate incendiate su una stradina di campagna a ridosso di Salerano sul Lambro, nel Lodigiano. Nessuna delle guardie giurate è rimasta ferita.

Secondo una prima ricostruzione il mezzo di trasporto, che viaggiava in direzione Sud, verso Bologna, dopo la barriera di Melegnano si è trovato davanti un tir e un altro furgone appaiati, che gli hanno rallentato la corsa e lo hanno speronato. Nell’urto è esploso uno pneumatico del furgone portavalori, il cui conducente è riuscito a mantenere il controllo della guida, e a infilare la corsia di ingresso all’aera di servizio di San Zenone al Lambro. Lì i vigilantes sono scesi notando una pattuglia della Stradale in sosta, a cui si sono rivolti.

Fino a quel momento non era chiaro che fosse in atto un tentativo di rapina. La conferma è giunta poco dopo quando si è avuta notizia della barriera di auto in fiamme e di chiodi posta sulla carreggiata dalla banda qualche chilometro più avanti, all’altezza di Lodi Vecchio, per organizzare un’imboscata a cui il mezzo non è mai arrivato. A quel punto i rapinatori hanno capito che il colpo era ormai abortito e sono fuggiti, incendiando le sei auto con cui erano arrivati in una strada statale nei pressi dell’A1.

La tipologia del colpo non è una novità. Negli scorsi anni sono stati molti i tentativi – a volte falliti, altre volte andati a segno – di svaligiare portavalori lungo grandi arterie di viabilità. In diversi casi gli autori delle rapine, tentate o riuscite, sono stati identificati nei mesi successivi. Molte bande ‘specializzate’ in azioni spericolate hanno la loro base in Puglia, in particolare nel Foggiano e nell’alto Barese, come aveva raccontato Ilfattoquotidiano.it la scorsa estate.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione