Il diritto di opporsi

Escono tutti e cinque il 30 gennaio questi nuovi titoli, due italiani e tre dagli Usa. Cominciamo con un legal thriller dall’anima biopic: Il diritto di opporsi (Just mercy). Ben strutturato nella ricostruzione storica, ma non abbastanza empatico nello sguardo della macchina da presa sulla messa in scena, è costato la mancata candidatura a Jamie Foxx come Miglior attore non protagonista agli Oscar del 9 febbraio.

La sua interpretazione di Walter McMillian, innocente processato per omicidio di fronte alla sedia elettrica esclusivamente per il colore della sua pelle, sintetizza uno degli episodi di cronaca giudiziaria che dovrebbero entrare nei programmi scolastici di storia e educazione civica del nostro paese.

L’avvocato difensore, Bryan Stevenson, protagonista e autore dell’omonimo libro di memorie da cui è tratto il film – in Italia pubblicato da Fazi Editore – ha il volto del bravo Michael B. Jordan. Con Just Mercy si tratta un argomento spinoso e ancora concretamente vivo anche in un grande paese che appare così aperto e tollerante.

Brillante esempio di cinema civile americano, nella sostanza – anche se non perfetto nella forma di entertainer – il lavoro del regista Destiny Daniel Cratton, uscito significativamente a Natale in Usa e con 30 milioni di dollari incassati nel mondo, è destinato a rimanere utile compendio cinematografico alla storia americana del nuovo millennio.

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