Televisione

Canale 5 prova a cambiare rotta con Cesare Bocci e ‘Viaggio nella Grande Bellezza’. Scheri: “Torniamo alla divulgazione culturale in prima serata”

La rete Ammiraglia Mediaset decide di aggiustare il tiro a fine anno, lanciando il format “Viaggio nella grande bellezza” con Cesare Bocci. Come già hanno fatto Rai e Sky, sembra che Canale 5 voglia tornare alla divulgazione culturale, non solo nell'ottica di arricchire il palinsesto, oltre all'intrattenimento, ma anche per “educare” il pubblico alla bellezza e per evitare che fugga altrove

di Andrea Conti

Sorpresa di Natale. Canale 5 cambia rotta, dopo aver lanciato la prima serata evento culturale in prima serata il 18 dicembre con il primo capitolo di “Viaggio nella Grande Bellezza”. Un format che prevede la narrazione delle grandi opere italiane e dei posti più affascinanti del nostro Paese. Il filo narrativo viene raccontato dall’attore Cesare Bocci. Il primo appuntamento ruotava al centro dei segreti del Vaticano, ma non è escluso che si stia già mettendo in moto la macchina produttiva per il secondo capitolo e il direttore di Rete, Giancarlo Scheri, lancia l’ipotesi di un viaggio nel genio di Leonardo per i 500 anni dalla sua morte.

Abbiamo ripreso il processo si divulgazione culturale su Canale 5 e continueremo”, promette Scheri a FqMagazine. Una dichiarazione di intenti importante se si considera il fatto che il pubblico della Rete sembra disorientato, ogni qualvolta viene proposto un prodotto che esuli dall’intrattenimento (alto o basso che sia), basti pensare ai flop immeritati delle fiction “Oltre la soglia” e “Il processo”. Quindi cosa accade nel percorso dell’offerta generalista di Canale 5? “È fuori di dubbio che una tv generalista abbia bisogno dell’intrattenimento, del racconto, dell’informazione e ora anche della divulgazione. Per noi è fondamentale il mix dei generi. Questi sono prodotti che produciamo noi, vorrei evidenziare questo dato fondamentale perché ha un impatto sui costi generali e non indifferenti”, spiega Scheri. E non è tutto. “La scorsa estate abbiamo mandato in onda, in seconda serata, un ciclo di documentari evento – specifica Scheri – da ‘Hitler contro Picasso e gli altri’, dopo ‘Van Gogh – Tra il grano e il cielo’ e ‘Klimt & Schiele – Eros e Psiche’. Per le strenne natalizie, non solo il sabato mattina o la domenica, abbiamo spalmato oltre duecento documentari”.

Quindi, a quanto pare, si sta delineando una nuova missione: “Coniugare l’alto e il basso – continua il direttore -. Con un linguaggio semplice e accessibile a tutta la famiglia, si può fare anche divulgazione culturale, ma in realtà in passato è stato fatto. Basti pensare a ‘La macchina del tempo‘. Oggi stiamo iniziando a riprendere quel filone, ma con i mezzi tecnici che si sono evoluti moltissimo dal punto di vista qualitativo”. Basterà per rieducare il pubblico ad apprezzare i prodotti ben fatti, senza andare a cercare altrove, verso altri canali? Difficile dirlo. Di certo c’è da sottolineare il fatto che Mediaset si riallaccia al filone della narrazione culturale già affrontato dalla Rai con Alberto Angela e Sky Arte che hanno già dedicato speciali dedicati ai segreti del Vaticano, riscuotendo tra l’altro un buon riscontro da parte del pubblico.

“Viaggio nella Grande Bellezza” è stato realizzato da RTI, in collaborazione con RealLife Television e Vatican Media, e la regia di Roberto Burchielli. Al centro dello speciale c’erano Piazza San Pietro, con il perimetro delineato dalle 284 colonne del Bernini, la Cupola, i Palazzi Vaticani, la Cappella Sistina con i suoi 2500 mq di affreschi, tra cui il “Giudizio Universale” di Michelangelo e “La creazione di Adamo” del Buonarroti. C’è stato spazio per scoprire la Necropoli con le sue tombe pagane e cristiane, e i Giardini Vaticani. Tra i dettagli curiosi il volante della Ferrari di Michael Schumacher custodito in Vaticano, donato al Papa nel 2005, con la dedica: “Il volante della F1 Campione del Mondo a Sua Santità Benedetto XVI, pilota della cristianità”.

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