Il senso di rivalsa l’ho immagazzinato dentro di me, come spesso accade a milioni di altre persone che fanno il mio mestiere, quando ero un bambino, quando alla prima domanda su cosa vuoi fare da grande detta dalla tua mamma e dal tuo papà rispondi che vuoi fare il cantante e loro giustamente ti danno una sberla dietro al coppino. Lì nasce il senso, anche un po’ giocoso, della rivalsa nei confronti del mondo, quando non ti viene data la pappa pronta e per diventare quello che sogni devi usare le armi che hai a disposizione. Il tuo talento e quello che sai inventare”. Cesare Cremonini si racconta su Sky TG24 in Buon viaggio – 20 anni di Cesare Cremonini, un colloquio tra il cantautore bolognese e il vicedirettore della testata all-news Omar Schillaci, in onda mercoledì 18 dicembre alle 21.15. Aneddoti di vita e di carriera, una confessione a tutto tondo dopo venti anni dalla pubblicazione del primo singolo. Il racconto delle grandi gioie ma anche dei momenti più difficili, quelli in cui il pubblico lo seguiva meno, superati grazie alla passione per la scrittura: “Riguardando tutta la mia storia, il momento cruciale, il più importante, quello che mi permette di essere qua sono stati proprio quei 10 anni tra il 2000 e il 2010 in cui io mi sono messo giù e ho scritto canzoni: se il pubblico non mi premia saranno le canzoni a promuovere me e non io loro”.

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