Sei facilitatori nazionali scelti da Luigi Di Maio e da confermare; sette squadre tematiche da votare e cinque da ratificare per il team del Futuro. La tanto annunciata riorganizzazione del Movimento 5 stelle è arrivata al voto sulla piattaforma Rousseau: gli iscritti hanno tempo da oggi fino a sabato per esprimere la loro opinione sui nomi scelti e in alcuni casi decidere quale gruppo sostenere. Il capo politico, come già annunciato nei mesi scorsi, ha selezionato personalmente i sei referenti nazionali e nella lista non mancano le sorprese. Oltre ad esempio alla fedelissima e già socia di Rousseau Enrica Sabatini, ci sono: l’eurodeputato Ignazio Corrao, che solo pochi giorni fa a Bruxelles ha votato contro la commissione Von der Leyen in dissenso con il gruppo e che ora va a ricoprire l’incarico che nel vecchio direttorio era gestito proprio dallo stesso Di Maio; ma pure l’ex ministro Danilo Toninelli che negli ultimi tempi ha avuto più di uno scontro con i vertici. Il voto per la nuova struttura arriva in un momento molto delicato per i 5 stelle tra malumori e polemiche contro il capo politico.

E non manca chi critica la decisione di presentare un listino bloccato. “Credo”, ha scritto su Facebook il vicepresidente M5s del Parlamento Ue Fabio Massimo Castaldo, “che non sia affatto corretto presentare un listino bloccato e dare la possibilità di votare solamente Sì o No all’intera lista: si sarebbe dovuto dare a tutti noi la possibilità di votare individualmente ogni componente di quella squadra. Mi sembra non solo incoerente, ma anche limitante”. Le parole di Castaldo sono condivise da molti nei gruppi parlamentari. Che proprio oggi hanno avuto la prima defezione verso la Lega con Ugo Grassi che ha lasciato i grillini a Palazzo Madama per il Carroccio. L’altro 5 stelle ad aver fatto il salto per aderire al partito di Matteo Salvini era stato, nel 2017, l’eurodeputato Marco Zanni. Ieri, durante le votazioni per il fondo salva-Stati, si ipotizzava che sarebbero stati di più i parlamentari pronti a lasciare il Movimento. Due senatori, Stefano Lucidi e Francesco Urraro, si sono espressi in dissenso con il gruppo e hanno detto di essere pronti ad andarsene. Ma per il momento non sono passati dalle parole ai fatti.

Tra chi protesta c’è anche la ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta, che però è finita al centro delle polemiche perché si è scoperto che non aveva lasciato la casa di servizio nonostante le dimissioni. Anche lei aveva presentato la candidatura per una delle squadre, ma è stata esclusa d’imperio: “Ritengo di essere vittima di una trama agita da alcuni poteri forti, ma non intendo mollare la presa”, ha detto. “Ribadisco il mio convincimento nei valori fondanti il Movimento delle origini, ed intendo continuare la mia battaglia civile e politica, forte anche del sostegno di migliaia di attivisti e sostenitori. Non mollerò”.

I referenti nazionali: dalla Sabatini a Corrato a Paola Taverna
Di Maio ha oggi ufficializzato la squadra che vorrebbe al suo fianco per affrontare i prossimi mesi e cercare di rinforzare la sua leadership in un momento di grande difficoltà. Il capo politico ha scelto sei persone. Si tratta di: Barbara Floridia, senatrice al primo mandato e assegnata a “formazione e personale”; Emilio Carelli, deputato ed ex direttore di SkyTg24, per la comunicazione; Paola Taverna, vicepresidente del Senato, per l’attivismo locale; Danilo Toninelli, ex ministro ai Trasporti e senatore, alle campagne elettorali; Ignazio Corrao, eurodeputato, per il supporto agli Enti locali amministrati; Enrica Sabatini per il coordinamento e affari interni.

Interessante notare la logica usata da Di Maio per la selezione. Consapevole della situazione molto critica, il capo politico ha deciso di inserire anche alcuni esponenti del Movimento che negli ultimi tempi lo hanno contestato apertamente. Intanto Corrao, che per Di Maio è una garanzia per il contatto con il territorio e la capacità di mobilitare consenso nel Sud Italia; ma anche l’ex ministro Toninelli, che è stato tra i più contestati del passato governo, ma anche ritenuto una pedina “sacrificata” in una situazione di grande difficoltà nel gestire un dicastero tutt’altro che semplice. Taverna e Sabatini sono due fedelissime e grandi conoscitrici del Movimento; Carelli è uomo di grande esperienza per quanto riguarda il giornalismo e potrebbe dare una mano in un campo difficile per i 5 stelle come la comunicazione.

Le squadre del team del futuro: le sette da ratificare e le cinque da selezionare
Oltre ai nomi proposti da Di Maio, ci sono poi gli autocandidati come “facilitatori” che propongono anche una loro squadra: il Blog avverte tuttavia che per ogni area è pervenuta una sola proposta di squadra e che pertanto i “team proponenti entrano a far parte automaticamente del Team del Futuro”.

Le squadra da scegliere da parte degli iscritti, dopo aver valutato le singole proposte sono sette. Per Trasporti e infrastrutture si sfidano Cioffi, Santillo; per le Imprese: Saiello, Gubitosa, Currò; per Istruzione, ricerca e cultura: Granato, Melicchio, Dino Giarrusso; per Giustizia e Affari Costituzionali: Corneli, Manduchi, Baldino, Barbatelli, D’Orso; per Sanità: Ciarambino, Lippi, Ianaro; per Economia: Raduzzi, Frati, Presutto; per Lavoro e Famiglia: Pallini, Cominardi.

La rete deve quindi ratificare la squadra per i seguenti team. Il progetto “Agricoltura e pesca sostenibili: tradizione e innovazione, alla luce della globalizzazione” vede come componenti del team Luciano Cadeddu (facilitatore); Dedalo Pignatone, Piergiorgio Fabbri; Roberto Caiazzo; Michele Di Tursi; Paolo Maria Mosca; Raffaele Nalli; Daniela Rondinelli. Per gli ‘Esteri e Unione Europea” il progetto si chiama “Il futuro del mondo: dall’artico alle stelle” i componenti del team sono Iolanda Di Stasio (facilitatore); Simona Suriano; Erika Baldin; Erika Alessandrini; Patrizia Milazzo; Giorgio Magistrelli; Andrea Boffi; Marco Simoncelli e Francesco Manta.

Per l’Innovazione, il progetto si chiama “Verso il 5.0” i componenti del team sono: Luca Carabetta (facilitatore); Niccolò Invidia, Maria Degli Angeli, Alessio Marsili, Maria Laura Mantovani, Anna Amati, Gianmarco Carnovale; Mauro Poggio e Vincenzo Di Nicola. Per la Sicurezza e Difesa, il progetto si chiama “Una rete per la Sicurezza e la Difesa” i componenti del team sono: Luca Frusone (facilitatore); Emanuela Corda; Luigi Piccirillo; Marcello La Rosa; Aniello Prisco; Andrea Grigoletto; Antonio Teti; Umberto Saccone; Vincenzo Siani. Infine per l’Ambiente, il progetto si chiama “Green Team” i componenti del team sono: Giampiero Trizzino (facilitatore); Federica Daga; Giovanni Perrino; Carmela Auriemma; Alberto Zolezzi; Massimo Felice De Rosa; Antonio Salvatore Trevisi; Vincenzo Viglione; Annalisa Gussoni.

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